venerdì 19 gennaio 2024

Addio (per ora) al sogno piemontese di Intel. L’ad a Davos: “Nessun impianto in Italia”


 

Il sogno di Intel in Piemonte si è fermato a Davos, almeno per ora. Parola dell'amministratore delegato della multinazionale dei microchip Pat Gelsinger, che al Forum Economico Mondiale è stato chiaro: al momento nessuno stabilimento sarà aperto in Italia. In Europa Intel è concentrata sui nascenti impianti in Polonia e Germania.

Nessun investimento in Italia

Una doccia fredda per Piemonte e Veneto, le due regioni in trattativa dal 2022 per ospitare i siti di test e assemblaggio dei semiconduttori, necessari per smartphone, computer, ma anche per l'automotive. L'investimento in Italia, secondo quanto annunciato dalla stessa Intel, doveva valere 4 miliardi e mezzo di euro - a cui Palazzo Chigi era disposto ad aggiungerne altrettanti - e avrebbe creato 1.500 nuovi posti di lavoro diretti e altri 3.500 per l'indotto.

Le opzioni in regione

Nel dossier con cui il Piemonte si era candidato, era stata proposta l'area del Novarese con Galliate, vicino all'americana Memc, altra multinazionale statunitense specializzata nella produzione di wafer in silicio venduti anche alla stessa Intel. Ma in lizza c'erano anche Casale Monferrato, Cuneo, Vercelli, San Giorgio Canavese, Torino Mirafiori e Bairo. Si era parlato anche di Volpiano, dove già c'è la Spea che produce macchinari per il collaudo dei microchip. La Regione, dal canto suo, non vuole darsi per vinta. Dal Grattacielo fanno sapere di non aver ricevuto nessuno stop ufficiale della trattative. Il sogno però sembra sempre più lontano. Così come la speranza di portare in Italia una produzione dominata da Asia e Stati Uniti.

https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2024/01/intel-piemonte-addio-investimenti-forum-davos-e469eee4-a16a-49aa-aa34-0ca2e47a658f.html

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