L’assalto agli scaffali per fare razzie di pasta rischia solo di alimentare le speculazioni in un Paese come l’Italia che è leader mondiale nella produzione con ben 3,5 milioni di tonnellate delle quali ben 1,9 milioni destinate all’esportazione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la filiera del grano duro per la pasta conta su decine di migliaia di imprese agricole per una superficie dedicata pari a 1,2 milioni di ettari che copre il 62% del fabbisogno totale, ben oltre il quantitativo necessario a soddisfare il fabbisogno interno anche perche e facile immaginare un taglio ai 27 milioni di euro di pasta esportati in Russia nel 2021. Peraltro già a partire dalle prossime semine la Coldiretti ha offerto la propria disponibilità alle industria alimentare di lavorare da subito a contratti di filiera con impegni pluriennali per la coltivazione di grano e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti nel rispetto della nuova normativa sulle pratiche sleali, per consentire di recuperare i livelli produttivi necessari. Gli assalti ai supermercati con l’accumulo di scorte e accaparramenti rischiano di provocare solo inutili sprechi di prodotti alimentari dopo le rassicurazioni delle principali catene di distribuzione. La psicosi degli acquisti – sottolinea la Coldiretti – è pericolosa per se stessi e per gli altri in un Paese come l’Italia dove in media nella spazzatura degli finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari, per persona per una valore complessivo di quasi 7,4 miliardi euro, secondo l’analisi Coldiretti su dati Waste Watcher International. Il rischio – continua la Coldiretti – è anche quello di alimentare speculazioni sul cibo con aumenti di prezzi che rischiano di pagare soprattutto i 5,6 milioni di italiani che si trovano in condizioni di povertà assoluta e che hanno difficoltà anche a fare la spesa. Il consiglio della Coldiretti è di programmare e diversificare gli acquisti privilegiando prodotti freschi e di stagione Made in Italy la cui offerta è destinata a salire con l’arrivo della primavera, per sostenere l’economia ed il lavoro in Italia.
Commenti
Posta un commento