domenica 21 novembre 2021

#Cuneo , incidente ieri a #Vernante, paura poer 4 alpini del secondo reggimento


 Paura per 4 militari del Secondo Reggimento Alpini. Ieri, a bordo di  una Mercedes uscita di strada sono finiti nel greto di un torrente.

L’incidente è avvenuto ieri sera alle 21 curva a Vernante, tra Cuneo e Limone. La vettura  è finita sul greto del torrente Vermenagna.

Quattro giovani militari del Secondo Reggimento Alpini di Cuneo hanno riportato fratture, fortunatamente non sono in gravi condizioni.

#Iveco sceglie #Torino per il maxi Polo logistico europeo

 


Iveco sceglie Torino per il nuovo maxi Polo logistico europeo, con un investimento da 20 milioni di euro. Torna autonomo il marchio Iveco, separandosi da CNH Industrial. E per continuare ad essere uno dei gruppi industriali leader del nostro paese.

Il colosso italiano di veicoli industriali punta ancora sul capoluogo piemontese con il suo maxi polo logistico europeo alle porte della città, nell’ex polo di escavatori a San Mauro Torinese.  20 milioni di dollari è la cifra che Iveco investirà nell’ex polo di escavatori a San Mauro.

Intanto, dal 1° Gennaio 2022 la scissione di Iveco Group da Cnh Industrial sarà effettiva.  Due giorni dopo, il 3 gennaio, ci sarà il debutto in Borsa.

“Dopo la scissione – spiega Lo Spiffero – “il Gruppo impiegherà circa 33.500 persone, con società manifatturiere, commerciali e di servizi finanziari in 36 Paesi. La scissione di Iveco Group da Cnh Industrial creerà un soggetto indipendente e interamente focalizzato sulle sue principali attività relative a veicoli commerciali e speciali, powertrain e financial services”.

“Davvero un’ottima notizia!” ha commentato con soddisfazione Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione Industriali di Torino – “Ho sempre creduto nell’importanza di Iveco come tassello strategico del sistema industriale e della mobilità del nostro Paese. La creazione di una società autonoma con il quartiere generale a Torino e il nuovo polo logistico europeo a San Mauro testimonia di come Iveco valorizzi le sue radici torinesi per affrontare il mercato globale. La logistica, infatti, è un elemento centrale in ogni piano di sviluppo. Saranno molto importanti anche le ricadute occupazionali con – spero – la creazione di nuove opportunità per i giovani”.

#Torino Spari contro un bus della GTT in corso Rosselli: nessun ferito

 


Spari contro il bus carico di passeggeri in corso Rosselli. E’ successo questa mattina, verso le 8, all’altezza di piazza Marmolada. Non ci sono stati feriti, ma il vetro del mezzo è stato ridotti in frantumi dai colpi probabilmente partiti da una pistola ad aria compressa. 

La dinamica

A scatenare la sparatoria, una lite con l’autista. Stando alle prime ricostruzioni, il bus della Gtt della linea 64 all’altezza di piazza Marmolada non sarebbe riuscito a passare per un’auto che si trovava in doppia fila. Il conducente del mezzo avrebbe suonato e ne sarebbe scaturita una lite con l’automobilista, uscito da un negozio in cui si trovava dopo aver parcheggiato l’auto in doppia fila. 

Dopo un’accesa discussione, il bus è ripartito. Da dentro il mezzo si è sentito un colpo forte e il vetro destro è andato in frantumi. L’autista ha a quel punto fatto uscire tutti i venti passeggeri a bordo che sono subito andati via senza riportare ferite. 

Foglio di via a Puzzer, Forciniti: "Lamorgese deve spiegare dove si vuole arrivare in questo Paese"


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Il Ministero della Salute Spagnolo, il 14/11/2021, ha dichiarato di non disporre ne della coltura del virus SARS-CoV-2 e probabilmdnte nemmeno della sequenza dello stesso.

VOCI DAL CIRCO MASSIMO

Pochi soldi e chissà quando: come saranno le pensioni dei più giovani

Alta tensione a #Rotterdam: polizia spara durante proteste contro lockdown #Covid, 2 ferit - VIDEO

#Torino Ospedale Regina Margherita, inaugurato nuovo reparto

SCRITTE NO VAX, RAFFICA DI PERQUISIZIONI

#Lockdown per i non vaccinati in Italia? cittadini divisi

Green Pass: cambiano i controlli sui treni

#Covid, ipotesi Green pass solo per vaccinati e guariti. Confindustria: serve obbligo vaccino

 

venerdì 19 novembre 2021

#Covid, #Germania guarda al lockdown, appello a rimanere a casa


  (askanews) - Con quasi 53.000 (giovedì erano oltre 65.000) contagi e 201 decessi nelle ultime 24 ore, il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn non esclude nessuna ipotesi, nemmeno un nuovo lockdown in Germania. A una domanda sulle restrizioni decise nella vicina Austria, Spahn ha risposto: "Siamo in una situazione in cui siamo di nuovo in prima pagina, ma non possiamo escludere nessuna ipotesi. La domanda è sapere se non dovremmo piuttosto evitare di ritrovarci in una simile situazione e di dover prendere simili decisioni", ha glissato Spahn. La situazione, come avvertito in conferenza stampa la sera prima dalla cancelliera uscente Angela Merkel e dal suo aspirante successore, Olaf Scholz, è "davvero drammatica" e le restrizioni decise per i soli cittadini tedeschi "non vaccinati" - che con il tampone negativo possono solo andare al lavoro, ma non frequentare i luoghi dello svago, come ristoranti, bar, teatri e palestre - non bastano per fermare la quarta devastante ondata di coronavirus. L'appello del presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler: "La regola del 2G (guarito o vaccinato) è importante, ma nell'attuale situazione, essa non basta più purtroppo. Dobbiamo ridurre in modo massiccio i contatti per rallentare la diffusione del virus. Ciò significa per esempio rimanere a casa il più possibile, annullare le grandi manifestazioni, ridurre il numero di persone nelle piccole manifestazioni, chiudere luoghi poco areati come bar e club". Intanto il governatore della Baviera Markus Soeder ha cancellato i mercatini di Natale nel suo Land e annunciato un lockdown di 3 settimane a partire dal 23 novembre, che prevede bar e discoteche chiusi, ristoranti con chiusura alle 22 ed eventi culturali e sportivi con capienza del pubblico ridotta al 25%. In Germania ha terminato il ciclo vaccinale il 67,9% della popolazione, secondo le cifre del RKI. Video su askanews.it Cuc/Ihr 20211119T173229Z

giovedì 18 novembre 2021

Articoli per auto falsi scoperti a #Torino, sequestrati due capannoni ad #Avigliana

 


Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo piemontese, ha concluso un’importante operazione a contrasto di una rilevante frode commerciale perpetrata nel settore delle auto ed a tutela della sicurezza sul lavoro.

Oltre 85.000 articoli, tra parti di ricambio e accessori, finiti o in fase di lavorazione e marchi con false indicazioni di origine e provenienza, erano prodotti all’interno di due capannoni siti nella zona industriale di Avigliana (TO): si tratta di marmitte da competizione su strada e da rally, tubi terminali in acciaio e tamponi turbina, tutto materiale destinato al c.d. mondo “Racing”, in buona parte marchiati con indicazioni di origine e provenienza mendaci ovvero pronti per ulteriori illecite punzonature al laser a fibra ottica.

Circa 1,5 km di tubi in acciaio, pronti per essere tagliati, fresati, piegati e montati sulle vetture appartenenti al comparto corse automobilistiche cc.dd. “Racing”, unitamente a oltre 15.000 parti di ricambio in acciaio e accessori per autoveicoli e 70.000 marchi sono stati cautelati dai Finanzieri.

I 2 responsabili dovranno rispondere davanti all’Autorità giudiziaria di vendita di prodotti recanti false indicazioni di origine e frode in commercio; inoltre, a causa delle gravi omissioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, i due capannoni e oltre 60 macchinari industriali per lavorazioni meccaniche, rinvenuti al loro interno, sono stati oggetto di sequestro preventivo, operato d’iniziativa dalle Fiamme Gialle e, successivamente, convalidato dall’A.G., per mancanza del certificato di conformità dell’impianto elettrico, delle uscite di emergenza, degli impianti estinguenti portatili o fissi, della cartellonistica di sicurezza, dei D.P.I. (guanti e occhiali protettivi), della cartellonistica delle vie di fuga, degli impianti di aspirazione nonché a causa della presenza di cavi elettrici nastrati ovvero involucri di protezione non integri.

Il valore complessivo dei beni mobili ed immobili sequestrati è pari a circa 2,5 milioni di euro.

La complessa operazione rientra nel quadro delle attività svolte, in via esclusiva, dalla Guardia di Finanza quale organo di polizia a tutela della legalità economico-finanziaria, della concorrenza e del mercato contro le frodi in commercio e dimostra come il disvelato fenomeno illecito continui a costituire un fiorente e redditizio business, sviluppato anche su piattaforme di e-commerce, particolarmente insidioso sia per i consumatori sia per gli stessi ricambisti i quali, a volte, non si avvedono del c.d. “tarocco”. Inoltre, soprattutto in questo periodo, l’azione esperita dal Corpo rappresenta un concreto contributo alla salvaguardia dei lavoratori, spesso esposti a rischi per la propria salute e sicurezza.

TRENO #LIMONE-#TENDA. SARANNO GRATUITE 12 CORSE QUOTIDIANE TUTTI I GIORNI DELLA SETTIMANA


 Il presidente Alberto Cirio e l'assessore Marco Gabusi: «Un aiuto per tutti coloro che si devono muovere nella valle durante la settimana e anche per il comparto turistico che può così attirare gli sciatori nel fine settimana»

 >  18 novembre 2021

In attesa della riapertura della tratta ferroviaria Limone-Ventimiglia prevista per Natale, a partire già dal 12 dicembre saranno introdotte 6 coppie di treni al giorno sulla tratta Limone-Tenda per un totale di 12 corse quotidiane. La Regione Piemonte, inoltre, si farà carico della gratuità del biglietto per tutti i passeggeri.

«Abbiamo voluto dare un aiuto concreto – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi - ad un territorio gravemente danneggiato dall’alluvione Alex nell’ottobre 2020, dove i paesi sono rimasti isolati a lungo proprio per la mancanza di collegamenti sia stradali sia ferroviari e ancora oggi soffrono per una situazione che certamente penalizza la mobilità».

Come annunciato nelle scorse settimane la tratta Limone-Tenda sarà gratuita per tutti i passeggeri. «Abbiamo tenuto fede all’impegno preso facendoci carico del costo del biglietto sia per chi si deve muovere nella valle per lavoro o per esigenze personali sia per chi desidera raggiungere le località turistiche nel fine settimana – evidenziano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -. Il territorio ha bisogno di risollevarsi e con questa iniziativa vogliamo dare un aiuto in modo che questo inverno possa essere la prima stagione della ripresa che questi paesi meritano».

 

LIMONE-TENDA

 >  ORARI DAL 12 DICEMBRE

 >  mattino

 >  Limone 7:00 Tenda 7:30

 >  Limone 8:50 Tenda 9:20

 >  Limone 10:38 Tenda 11:08

 >  

 >  Tenda 8:00 Limone 8:30

 >  Tenda 9:40 Limone 10:10

 >  Tenda 11:20 Limone 11:50

 >  

 >  pomeriggio

 >  Limone 14:20 Tenda 14:50

 >  Limone 16:00 Tenda 16:30

 >  Limone 17:40 Tenda 18:10

 >  

 >  Tenda 15:10 Limone 15:46

 >  Tenda 16:50 Limone 17:20

 >  Tenda 18:30 Limone 19:00

Carcere #Taranto: 32 detenuti positivi, quasi tutti vaccinati


 “Nuovo cluster di covid-19 presso la Casa Circondariale di Taranto. Sono ben trentadue i detenuti, tutti appartenenti alla stessa sezione detentiva, risultati positivi al Coronavirus nella giornata di ieri. Ma il dato sembra destinato ad aumentare con gli screening successivi e che interesseranno anche il personale. Fra quest’ultimo, infatti, fino a lunedì scorso, vi era un solo appartenente alla Polizia penitenziaria affetto da Covid”.

Detenuti positivi vaccinati

Lo riferisce Gennarino De Fazio, segretario nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria, che poi prosegue: “Da quanto trapela, molti dei detenuti cui è stata riscontrata la positività al Covid, per lo più asintomatici o paucisintomatici, avrebbero completato il ciclo vaccinale, ma come sta del resto avvenendo in tutto il Paese, specie quando è passato del tempo dalla vaccinazione, ciò non impedisce il contagio. Soprattutto, non aiuta la prevenzione il persistente sovraffollamento carcerario, che nel penitenziario della città dei due mari è particolarmente pesante con 680 detenuti presenti a fronte di 500 posti. Fra i ristretti, peraltro, più di 100 non sarebbero vaccinati”.

“A tal proposito- segnala ancora il segretario della UILPA Polizia Penitenziaria- sarebbe assolutamente opportuno che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, anziché diffondere il numero delle dosi di siero anti-covid somministrate ai detenuti dall’inizio della campagna vaccinale (ricomprendendo dunque anche quelle iniettate a detenuti poi scarcerati e, di contro, non conteggiando coloro che hanno fatto ingresso in carcere dopo essersi vaccinati), indicasse il numero dei ristretti immunizzati ed effettivamente presenti in carcere. Se si pensa che ogni mese, in periodo pandemico, escono dal carcere circa 2.500 detenuti e ne entrano in maggior numero, tener conto delle dosi somministrate in quasi un anno, senza peraltro sapere se si tratta di vaccini doppia o mono dose, è assai poco significativo”.

“Soprattutto- conclude- sarebbero necessarie e consone per un paese civile concrete misure deflattive della densità detentiva la quale, come riconosciuto anche dalla ministra Cartabia, senza che però a questo siano conseguite particolari iniziative tangibili, sta tornando a crescere in maniera molto preoccupante”. AGENZIA DIRE

Strage a #Sassuolo: tunisino uccide la moglie, 2 figli e la suocera

 


Sgomento a Sassuolo dove ieri Nabil Dahari ha ucciso la compagna, di 43 anni, i figli di 2 e 5 anni, la suocera e poi si è suicidato. Tra i sopravvissuti oltre alla bambina, primogenita avuta da un’altra relazione della donna, anche il bisnonno delle due piccole vittime. Il Comune proclama il lutto cittadino e avvia una raccolta fondi.

Oltre alla bambina di 11 anni che si trovava a scuola, c’è un altro sopravvissuto nella strage in famiglia di Sassuolo. Tra le persone che ieri pomeriggio erano presenti nell’appartamento di via Manin quando Nabil Dahari, di origini tunisine, 38 anni, ha ucciso la compagna Elisa Mulas, di 43 anni, i figli di 2 e 5 anni e la suocera, Simonetta Fontana.

Ccome riporta il Resto del Carlino, era presente anche un anziano ultranovantenne. Si tratta del bisnonno dei due bambini, dunque padre della suocera uccisa. L’anziano si trovava a letto nel corso della strage – in cui sono morte cinque persone compreso l’omicida che si è suicidato – perché in precarie condizioni di salute per una malattia.

Dietro al delitto ci sarebbe una relazione finita da poco tempo e poi degenerata in un crescendo di minacce da parte dell’ex compagno. “Si erano lasciati, ma Elisa aveva deciso di permettergli di vedere i figli con regolarità anche se negli ultimi giorni lui, incapace di accettare la fine della loro unione, aveva iniziato a minacciarla”, ha raccontato un’amica al Corriere della sera.

Intanto il Comune di Sassuolo proclamerà una giornata di lutto cittadino nel giorno dei funerali delle vittime. “Una tragedia immane – commenta il vicesindaco Camilla Nizzoli – che ha colpito l’intera città e non solo. Non appena gli organi inquirenti daranno il nulla osta e verrà fissata la data delle esequie proclameremo una giornata di lutto cittadino in segno di rispetto per le vittime e per manifestare una vicinanza concreta da parte dell’intera città di Sassuolo”.

Avviata raccolta fondi per la 11enne sopravvissuta

Sempre il Comune di Sassuolo ha avviato una raccolta fondi. “Immediatamente dopo che la notizia ha iniziato a diffondersi, sono state tantissime le telefonate che abbiamo ricevuto da parte di persone che sono intenzionate a fare qualcosa di concreto per la bambina: per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione il Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo, che esiste da oltre dieci anni, per raccogliere piccole e grandi donazioni da devolvere interamente alla piccola”, spiega la vicesindaca Nizzoli. Il fondo, spiega il Comune, ha un iban (IT 27 T 02008 67019 000100984467) e la causale da indicare al momento del versamento è ‘SOSTEGNO MINORE VIA MANIN’, con riferimento alla figlia di Elisa Mulas sopravvissuta perché si trovava a scuola.  https://tg24.sky.it

mercoledì 17 novembre 2021

#Taurianova: stretta sulla movida e focus sui green pass sull'intera piana gioiese.

 

#Covid, #Speranza sul Green Pass : "Revoca per chi risulta positivo, anche se vaccinato"

 


Green pass covid Italia revocato per chi risulterà positivo al coronavirus. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo al Question time alla Camera e ricordando che per questi casi "il Dpcm 17 giugno 2021 ha previsto la possibilità della revoca delle certificazioni verdi, precedentemente rilasciate, per il periodo della malattia". "Resta evidente - ha spiegato il ministro - che chi è stato identificato come caso positivo a Sars-Cov-2 è sempre soggetto all'obbligo di legge dell'isolamento fiduciario e deve essere conseguentemente esclusa a rigore la possibilità di utilizzo del Green pass se il titolare è causa di possibile contagio".

FONTE ADNKRONOS

#Covid #Torino, anche per il 2021 senza mercatini di Natale

 


Anche per il Natale del 2021, Torino non avrà i classici mercatini di Natale, con le casette in legno che ospitano i commercianti in piazza Castello, piazza Solferino e Cortile del Maglio.

A dichiararlo è stato anche lo stesso sindaco del capoluogo sabaudo Lo Russo che afferma come “Non siamo usciti dalla pandemia”, ma aggiunge anche che è stato predisposto un tavolo di lavoro coordinato dagli assessori alla Cultura Rosanna Purchia e ai Grandi Eventi Mimmo Carretta per poter comunque organizzare degli eventi nel periodo delle festività.

#Covid #Piemonte Monitoraggio nelle scuole piemontesi: aumentano focolai e quarantene

 


Dal monitoraggio condotto dalla Regione Piemonte, nella settimana 8-14 novembre, la situazione del contagio nelle scuole registra un aumento dei focolai e delle quarantene, in linea con l’andamento generale della pandemia, ma sempre in misura molto contenuta rispetto alla totalità delle classi scolastiche presenti sul territorio piemontese.

Nel dettaglio, i focolai passano da 28 a 45: 0 nei nido (età 0-2 anni), 2 nelle scuole dell’infanzia (3-5anni), 20 nelle scuole primarie (6-10 anni), 11 nelle scuole secondarie di 1°grado (11-13 anni), 12 nelle scuole superiori (14-18 anni).

Suddivisi su base provinciale: 1 Alessandria (primaria), 6 Asti (3 primarie, 3 medie), 1 Biella (1 primaria), 10 Cuneo (2 materne, 2 primarie, 4 medie, 2 superiori), 3 Novara (1 primaria, 2 medie) 2 Vercelli (2 primarie), 3 Torino città (3 superiori), 19 Torino città metropolitana (10 primarie, 2 medie, 7 superiori), nessuno nel VCO.

Le classi in quarantena passano da 200 della scorsa settimana a 234: 3 nei nidi, 31 nelle scuole dell’infanzia, 84 classi nelle scuole primarie, 60 classi nelle scuole secondarie di 1° grado, 56 classi nelle scuole superiori.

Suddivise su base provinciale, le classi in quarantena sono 6 nell’Alessandrino (3 scuole dell’infanzia, 1 primaria, 1 media, 1 superiore), 10 nell’Astigiano (3 infanzia, 4 primarie, 3 medie), 1 nel Biellese (1 primaria), 33 nel Cuneese (1 nido, 4 materne, 4 primarie, 16 medie, 8 superiori), 26 nel Novarese (5 infanzia, 10 primarie, 8 medie, 3 superiori), 55 Torino città (1 nido, 4 infanzia, 15 primarie, 12 medie, 13 superiori), 81 Torino città metropolitana (1 nido, 10 infanzia, 36 primarie, 18 medie, 16 superiori), 15 nel Vercellese ( 1 materne, 10 primarie, 2 medie, 2 superiori), 7 nel VCO (1 infanzia, 3 primarie, 3 superiori).

Incidenza del contagio nelle fasce di età scolastiche. L’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età è in aumento rispetto alla settimana 1-7 novembre.

In particolare, nella fascia 6-10 anni l’incidenza sale a 130.6 (rispetto a 86.1 della scorsa settimana), nella fascia 11-13 è 123.6 (rispetto a 78.1) e nella fascia 14-18 anni è 66.5 (mentre la scorsa settimana era 51.3).

Più contenuti gli aumenti nella fascia 3-5 anni dove i nuovi casi su 100 mila si attestano a 53.3 (rispetto a 51.2 della scorsa settimana) e nella fascia 0-2 anni (39.3 contro 33.3 della scorsa settimana).

Focus vaccinazione studenti 12-19 anni. Sulla platea complessiva di 316.000 studenti dai 12 ai 19 anni, sono 230.000 gli aderenti. 222.000 hanno ricevuto la prima dose, pari al 96,5% degli aderenti e al 70,2% della platea potenziale.

212.000 hanno effettuato il ciclo completo, pari al 92,2% aderenti e al 67% della platea potenziale.
In Piemonte è al 73% circa l’adesione degli studenti alla campagna vaccinale.

Focus vaccinazione personale scolastico. Sulla platea complessiva di 128 mila operatori del personale scolastico gli aderenti sono circa 121 mila. 119 mila hanno già ricevuto la prima dose (93% della platea potenziale e 98% degli aderenti), mentre 116.300 hanno completato il ciclo vaccinale (91% della platea potenziale e 96% degli aderenti). In Piemonte è del 95% l’adesione del personale scolastico alla campagna vaccinale.

Screening: oltre 500 le scuole e 20 mila gli studenti che hanno aderito al Piano Scuola Sicura. Sono ad oggi 361 le scuole elementari e 17.141 i piccoli studenti che hanno aderito allo screening del Piano Scuola Sicura della Regione Piemonte, che prevede ogni 15 giorni un test salivare a scuola su base volontaria. Più di 500.000 i test salivari acquistati dal Piemonte per gli screening.

154 invece le scuole medie aderenti con 3.432 studenti che si sottopongono a un test ogni mese presso gli hotspot delle Asl.

Incidenza del contagio nelle fasce di età adulta. Nella settimana dall’8 al 14 novembre l'incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 61.2, in aumento rispetto ai 44.3 della settimana precedente.

Come sta accandendo in tutta Italia e nel resto dell’Europa, si sta assistendo a una crescita dei casi, che si concentra in proporzione nelle fasce giovanili, non coperte da vaccinazioni.
Restano in ogni caso ben al di sotto della soglia di allarme i tassi di occupazione dei posti letto ordinari e di dei posti letto in terapia intensiva, per cui il Piemonte rimane in zona bianca, anche se resta alta l’attenzione di tutto il sistema sanitario sul controllo dell’epidemia.
Tranne che nella classe di età 19-24, dove l’incidenza scenda da 41.7 della scorsa settimana a 39 di questa, in tutte le altre fasce di età adulte si registra un aumento: da 55.3 a 76.1 per i 25-44 anni; da 43.2 a 61.2 per i 45-59 anni; da 33.9 a 45 per i 60-69 anni; da 23.7 a 42.3 per i 70-79 anni; da 29 a 37 per gli ultra 80enni.

C'era un volta.....il mastodontico ULTIMO IMPERO in provincia di Torino. Forse la discoteca più grande d'Europa


Correva il dì 22 settembre 1992 quando aprivano le porte di quella che ancora oggi può essere considerata una delle più grandi discoteche di sempre, l’Ultimo Impero. Forse fu, ai suoi tempi, la più grande d'Europa con 7 piste da ballo e 9 sala bar

Situata ad Airasca sulla statale del Sestriere, tra Torino e Pinerolo, ha vissuto diverse stagioni più o meno favorite dalla sorte. Un pezzo di storia della provincia risiede tra quelle sonore mura che, soprattutto negli anni ’90, erano in grado di catalizzare fiumane di giovani. Gli ingressi del sabato sera arrivavano a sfiorare anche quota 10.000.

La caduta della discoteca Ultimo Impero in provincia di Torino
La caduta della discoteca Ultimo Impero in provincia di Torino

Il crollo…

Soprannominata anche Disco Tempio per via della maestosità delle sue sale, iniziò a traballare già nel 1996, quando una prima battuta d’arresto forzata sferrò un duro colpo: durante un blitz della Guardia di Finanza vengono sequestrate centinaia di pasticche di ecstasy, hashish, francobolli all’Lsd e cocaina. Negli anni a seguire si tenta di riportare ai grandi fasti la discoteca, cambiando più volte il nome (passando per Privilege, poi per Templares e infine per Royal Fashion Club), ma non è stato mai più replicato il grande successo dell’intramontabile Ultimo Impero.
La caduta della discoteca Ultimo Impero in provincia di Torino
La caduta della discoteca Ultimo Impero in provincia di Torino

Grandi nomi

Tra queste mura sono stati consacrati dj epici del calibro di Mauro Picotto, Francesco Zappalà, Ricky le Roy, Gigi D’Agostino, Maurizio Benedetta (solo per citarne alcuni). Le generazioni di clubbers piemontesi e non che l’hanno frequentata non possono non ricordare le lunghe code per entrare, l’immensità del locale, l’animazione spietata, i vocalist che hanno fatto la storia del locale (Gradiska, Franchino, Zicky il Giullare, Joe Tequila), la musica techno e progressive che veniva suonata in consolle.
La caduta della discoteca Ultimo Impero in provincia di Torino
La caduta della discoteca Ultimo Impero in provincia di Torino
Oggi cosa ne resta? I segni dell’inesorabile trascorrere del tempo e dell’incuria, i muri scrostati, le decine di statue sparse qua e là, le piste da ballo angosciosamente vuote ma soprattutto un immobile confiscato e messo all’asta dal Tribunale. E quello che viene spontaneo chiedersi e se mai qualcuno sarà veramente interessato all’acquisto.
Ai posteri l’ardua sentenza.

Pier Paolo Viale

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In collaborazione col sito abbandonografando dove potete continuare la visita all’Ultimo Impero.

https://mole24.it/2014/09/08/caduta-discoteca-ultimo-impero-airasca/


#Austria. #Lockdown dei non vaccinati a partire dai 12 anni. Sarà solo per dieci giorni e non è ancora autorizzato dal Comitato Principale del Consiglio Nazionale. Secondo gli esperti sarà un flop. Necessari tamponi ai vaccinati


 Nella mattina di oggi domenica 14 novembre, il Governo austriaco ha stabilito di procedere da domani 15 novembre, per dieci giorni, ad una forma di “lockdown” per i non vaccinati.

Lo ha annunciato il cancelliere Alexander Schallenberg dopo una videoconferenza tra i Ministri e i Governatori degli stati federati (Länder).

Il ministro della Sanità Wolfgang Mückstein non ha escluso ulteriori misure in una conferenza stampa successiva, qualora dovessero aumentare i contagi. Il lockdown dovrà essere controllato da una “rete ben organizzata”, ha annunciato il ministro degli Interni Karl Nehammer.

Schallenberg ha aggiunto: “Non stiamo facendo questo passo alla leggera, ma purtroppo è necessario. L’Austria ha un tasso di vaccinazione vergognosamente basso”.

Le sanzioni pecuniarie saranno fino a 1450 euro con controlli per strada, nel traffico, ma anche davanti ai grandi magazzini. Lo ha confermato anche il ministro dell’Interno: da lunedì ci saranno due ulteriori pattuglie di polizia per distretto esclusivamente per il controllo del lockdown. Saranno inoltre rinforzate le attività della polizia criminale, ad esempio nella lotta contro le frodi in materia di certificati. Il controllo dello spazio privato non è un problema per il ministro Nehammer. Tuttavia, ha fatto appello a mantenere le regole nella sfera privata, “anche se la polizia non può entrare nelle abitazioni private”.

Le restrizioni che si applicano da lunedì riguarderanno le persone che non hanno un certificato di vaccinazione valido né possono dimostrare di essere guariti negli ultimi 180 giorni. Da inizio novembre erano già stati esclusi dall’accesso ai ristoranti locali o dall’accesso agli impianti sportivi e ai parrucchieri.

Sarà ancora possibile recarsi dal medico e muoversi per altri servizi sanitari o per recarsi al centro vaccinale. Sarà possibile anche la “soddisfazione dei bisogni religiosi fondamentali” e il percorso verso la scuola o l’università. I bambini di età inferiore ai dodici anni sono completamente esenti dalle restrizioni. Coloro che sono stati vaccinati per la prima volta possono ottenere gratuitamente un test PCR.

Il cancelliere federale Schallenberg ha respinto, invece, la proposta dell’obbligo generale di vaccinazione precedentemente suggerito dal presidente dell’Ordine dei medici, Thomas Szekeres – ad eccezione del personale sanitario, per il quale il Ministro della Sanità Mückstein ha annunciato un provvedimento specifico. “Non vedo la vaccinazione obbligatoria per l’intera popolazione. Non voglio parlare di obbligo. Sto parlando di un forte incentivo a vaccinare”. La vaccinazione stessa rimane volontaria.

Il cancelliere Schallenberg ha detto che le nuove restrizioni si applicheranno anche ai bambini dai dodici anni in su, ma non riguarderà le attività scolastiche.

Le restrizioni colpiranno circa due milioni di austriaci non vaccinati, ma il provvedimento dovrà essere confermato in serata dal Comitato Principale del Consiglio Nazionale (Hauptausschuss des Nationalrats) ed è limitato a dieci giorni.

Molti esperti dubitano che il lockdown dei non vaccinati possa avere successo.

Un documento pubblicato venerdì 12 novembre da 33 scienziati austriaci sostiene che, al posto di eccessive restrizioni nei confronti dei non vaccinati, sia necessario adottare la regola “2G plus”, con l’obbligo anche per i vaccinati e i guariti del test PCR per accedere ai locali.

FONTE

FONTE

Scoppia focolaio nella squadra di basket serie A2 di Udine. Tutti i giocatori sono vaccinati ad eccezione di uno solo guarito dal covid ad agosto

 


In merito al focolaio scoppiato tra i giocatori della squadra di basket Apu Udine e alcuni membri dello staff, il Responsabile dell’Apu Medical Area Alessandro Grassi ha dichiarato: “Ci troviamo davanti a una situazione di contagio da spogliatoio”.

Ieri 16 novembre, l’ufficio stampa ha diramato un comunicato a nome del Presidente dell’Apu Old Wild West Udine Alessandro Pedone:

“Ci tengo a sottolineare che siamo stati la prima squadra ad avere tutti i giocatori e lo staff vaccinati, tranne Michele Antonutti al quale non poteva essere somministrata la dose in quanto era risultato positivo lo scorso agosto. E’ ben noto a chiunque ormai, che il vaccino attenua notevolmente gli effetti del Covid-19, ma non rende affatto immuni. Il nostro capitano, purtroppo, sta attraversando un momento molto complicato, a differenza degli altri soggetti che sono quasi tutti asintomatici. A questo punto abbiamo ritenuto necessario aumentare ulteriormente i controlli, rispetto agli standard protocollari, portando i tamponi da cadenza settimanale a giornaliera, per meglio monitorare le evoluzioni. Siamo, ovviamente, in contatto continuo con il Dipartimento di Prevenzione, nella speranza di poter garantire l’apporto necessario di giocatori alla squadra e di non venire bloccati d’imperio, per l’appunto dall’autorità sanitaria. A tal proposito, comunque, se ciò dovesse avvenire non sarà un problema. Nella passata stagione si sono verificati diversi casi a livello nazionale, come per esempio a Torino, quando a metà gennaio la Asl Città di Torino decise di fermare l’attività agonistica della Reale Mutua per una decina di giorni, a scopo precauzionale, visto l’insorgere di numerose positività all’interno del Gruppo Squadra. Ed ancora, in risposta a una lettera aperta pubblicata sul Messaggero Veneto, segnalo che la Società era all’oscuro di alcune surreali, quanto personali, invettive di propaganda no-vax da parte di un soggetto aggregato alla Prima Squadra, tra l’altro anch’egli vaccinato. Non appena venuti a conoscenza di ciò, siamo immediatamente intervenuti. La società ovviamente si dissocia, ora più che mai, da tali comportamenti che, se reiterati in futuro, verranno debitamente sanzionati, con il giocatore che verrà immediatamente messo fuori rosa. Infine chiedo a tutti i nostri tifosi, a tutti i simpatizzanti del nostro progetto che mai come in questi ultimi due anni sta vedendo i migliori risultati della propria storia, di starci vicino evitando becere strumentalizzazioni o gossip da bar sui giocatori, in un momento in cui purtroppo il nostro territorio è fra i più colpiti dalla pandemia, un momento in cui ancora una volta ci si riscopre piccoli ed esposti. Restiamo uniti e rivolgiamo un pensiero ai nostri ragazzi e al nostro staff, sperando di rivederli quanto prima sul campo, per continuare a fare dello sport la propria missione”.

FONTE

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Frontiera #Polonia-#Bielorussia: cannoni d'acqua e fumogeni sui migranti (che lanciano pietre)

 

#Maltempo in #Sicilia, una vittima a #Modica

 

Vaccini, Bolgan: "sta accadendo quello che temevo" - Il tg VERO GIORNALE

VERO GIORNALE, edizione 16 novembre 2021 – Il telegiornale di FEDERAZIONE RINASCIMENTO ITALIA

Reazioni avverse vaccini, Loretta Bolgan: “sta accadendo quello che temevo” - Kyle Warner, 29 anni, campione di mountain bike ha sviluppato una grave forma di pericardite dopo il vaccino Pfizer: “dove c’è rischio deve esserci la libertà di scelta” – Il dottor Mariano Amici: “aumenta nel mondo del 77% il consumo di un farmaco contro le miocarditi e le cardiomiopatie. Venne autorizzato dall’Ema nel marzo del 2020” - Studio People’s Vaccine Alliance, Pfizer e Moderna guadagnano 65.000 dollari al minuto, 1000 dollari al secondo, dai vaccini anti-covid - In Austria partito il lockdown per i non vaccinati. La stampa austriaca racconta che per i non vaccinati c’è la possibilità di fare la spesa, acquistare beni di prima necessità ma non quella ad esempio di acquistare un regalo - In Australia a Melbourne continua la protesta ad oltranza contro la proposta di legge che attribuirebbe al capo del governo Andrew il pieno potere in ogni momento di dichiarare una pandemia e due anni di carcere per chi non rispetta le restrizioni - A Trento presa di posizione del garante dei minori Fabio Biasi: il Green Pass è «uno strumento che comporta inammissibili limitazioni all’esercizio dei diritti», il vaccino «un farmaco sperimentale non privo di rischi», discutibili la mascherine a scuola – Il caso Bannon

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#RFI: PROSEGUONO GLI INTERVENTI DI POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURALE SULLA TRATTA #TROFARELLO – #CAVALLERMAGGIORE. IL 20 E 21 NOVEMBRE MODOFICHE ALLA CIRCOLAZIONE

 


  • Il  20 e 21 novembre tra Trofarello – Cavallermaggiore
  • treni regionali sostituiti con bus su linee SFM4, SFM7, Torino - Savona - Ventimiglia e Torino – Cuneo
  • investimento di circa un milione di euro.

 

Torino, 5 novembre 2021

 

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) continuerà, nel mese di novembre, gli interventi di potenziamento infrastrutturale lungo la linea Torino-Savona/Ventimiglia e Torino-Cuneo.

I lavori - con un investimento di circa un milione di euro – rientrano nel più ampio progetto di riclassificazione della linea che, suddivisi in fasi, consentiranno l’aumento del carico massimo trasportabile.

In questa fase, gli interventi interesseranno in particolare la tratta tra le stazioni di Trofarello e Cavallermaggiore il  20 e 21 novembre, giorni in cui la circolazione dei treni regionali avrà le seguenti modifiche:

  • Sfm4 Torino Stura – Alba: treni sostituiti da bus tra Trofarello e Alba;
  • Sfm7 Torino Stura – Fossano: treni sostituiti da bus tra Trofarello e Fossano;
  • i treni regionali delle linee Torino – Savona – Ventimiglia e Torino – Cuneo sono sostituiti da bus tra Torino Porta Nuova e Cavallermaggiore.

L’orario dei bus, sui quali non è consentito il trasporto bici, potrà variare in funzione delle condizioni del traffico stradale.

I canali di vendita dell’impresa ferroviaria sono aggiornati con la nuova offerta.

“Coldiretti Piemonte- Rifiuti nucleari: no al deposito su terreni agricoli” - Selezionare territori già compromessi per non consumare suolo agricolo

 I siti individuati in Piemonte come possibile sede del deposito nazionale di scorie nucleari non sono idonei. Le nostre osservazioni tecniche bocciano tutti gli 8 siti individuati: 2 nella provincia di Torino e 6 in quella di Alessandria. Inoltre il Piemonte è la regione che detiene il maggior quantitativo di radioattività in Italia, nei sei impianti realizzati in passato. Anche per questo è importante escludere la nostra Regione nella scelta del sito per il deposito nazionale, evitando tra l’altro di consumare ulteriore suolo agricolo, mettendo a repentaglio la vocazione e l’economia agroalimentare dei nostri territori”. E’ quanto sostiene Coldiretti Piemonte in occasione del Seminario Nazionale per l’approfondimento degli aspetti tecnici relativi al Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, promosso da Sogin, al quale ha preso parte il presidente regionale, Roberto Moncalvo, nella sessione dei lavori dedicata al Piemonte.

In Piemonte il consumo di suolo complessivo è di circa 175.000 ettari pari quindi al 6,9% della superficie totale regionale che è di 2.540.000 ettari.

“Ribadiamo, dunque, il nostro NO nella convinzione che vadano contrastate le scelte che penalizzano sempre e solo l’agricoltura – evidenziano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale-. Ci sono siano tante aree industriali, abbandonate e dismesse, site più o meno vicino alle grandi città, che potrebbero servire benissimo allo scopo. La continua espansione di superfici artificiali, a lungo andare, rischia di avere pesanti conseguenze su più fronti, oltreché possibilità di non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare, in un momento peraltro di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali. Ricordiamoci che la nostra agricoltura è green, variegata, punta sempre più a progetti di filiera volti a valorizzare i prodotti locali, al biologico, alla difesa e alla tutela della biodiversità e sostenibilità”.

TRENITALIA: SCIOPERO PERSONALE MOBILE DELLE DIREZIONI REGIONALI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA il 22


 ·         dalle ore 3 del 21 alle ore 2 del 22 novembre

Torino, 16 novembre 2021

La segreteria regionale del sindacato ORSA ha proclamato uno sciopero del personale mobile delle Direzioni Regionali Piemonte e Valle d’Aosta di Trenitalia, dalle ore 3.00 di domenica 21 alle ore 2.00 di lunedì  22 novembre 2021.