Carcere di #Alba: rivolta e 5 agenti feriti. Distrutte le telecamere e motori di apertira cancelli. AGGREDITA la comandante di reparto...
Arriva dalle sigle sindacali della polizia penitenziaria la denuncia che riguarda quanto accaduto tra mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio alla Casa Circondariale "Giuseppe Montalto" di Alba, la cui parte rimasta agibile (il complesso principale attende da anni la partenza dei lavori di ristrutturazione disposti dopo un'infezione da legionella) dalla metà del 2021 è stata convertita in "Casa Lavoro" con l'arrivo di una trentina di internati (persone che hanno terminato la pena, ma per cui è stata sancita la "pericolosità sociale") prima di allora in capo al carcere di Biella.
Da mesi le organizzazioni sindacali del comparto rappresentato la grave situazione vissuta nella struttura langarola. Nei giorni scorsi i disordini che avrebbero portato al ferimento di diversi agenti.
"Mercoledì 25 gennaio – spiegano in nota i sindacati Sinappe, Osapp, Uil PP, FNS Cisl e FP Cgil – alcuni internati hanno provocato una 'mini rivolta' e 5 agenti, tra quelli intervenuti per sedare la rissa, sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Ieri, giovedì 26 gennaio, sempre alcuni facinorosi internati hanno posto in essere un’altra lotta concludendo l’opera di distruzione di tutte le telecamere di sorveglianza, spaccando anche i motori dell’automazione dei cancelli e finendo con l’aggredire anche il comandante del Reparto del carcere albese, che è stata scaraventata a terra".
"Le risse sono quotidiane – prosegue la denuncia –. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, ha dovuto cercare luoghi ove inserire questi internati, dei quali molti affetti da problemi psichici e quindi ingestibili in sezioni ordinarie di un carcere come è quello di Alba, che tra l’altro è parzialmente chiuso da diversi anni per ristrutturazioni che durano in «eterno»”.
"Chiediamo un intervento immediato della politica, del sottosegretario alla Giustizia Del Mastro e del ministro Nordio – chiedono i sindacati - affinché si occupino di tutte le carceri italiani per risolvere i problemi che da anni denunciamo e che rimangano irrisolti poiché affliggono i comuni cittadini come lo sono anche gli agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, che subiscono tutti i giorni gli assalti dei criminali. A tutti i colleghi – si conclude la nota – va tutta la nostra più sentita solidarietà e vicinanza, compreso il Comandante di Alba".
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