martedì 21 marzo 2023

Banche. Italiani in 8 mesi hanno messo su conti correnti 25 mld in meno

 


(DIRE) Roma, 21 Mar. – Secondo le proiezioni elaborate da Ener2Crowd.com, la prima ed unica piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, insieme agli specialisti del GreenVestingForum, basandosi sui dati della Banca d’Italia, sui nostri conti correnti ci sono oggi ben 25 miliardi di euro in meno. “Così l’inflazione ha depauperato gli italiani. Ma non sono tanto le maggiori spese necessarie per fronteggiare l’aumento dei prezzi a preoccuparci, quanto l’erosione del capitale fermo sui conti” sottolinea Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd nonché Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde.

Inflazione e caro-vita invertono la nostra tendenza al risparmio dopo il periodo di crescita costante degli accumuli bancari che hanno caratterizzato il quinquennio 2017-2021. In particolare da agosto a novembre 2022 – e questa non è una proiezione, ma un dato certo – il calo è stato dell’1,5%, pari a ben 18 miliardi di euro in meno, passando dai 1.177 miliardi di euro di agosto 2022 ai 1.159 miliardi di euro di novembre 2022.

L’eclatante inversione di tendenza sulla propensione all’accumulo dei correntisti italiani arriva dopo un lungo periodo di incremento dei saldi dei conti correnti che sono passati da 967 miliardi di euro (dicembre 2017) a 990 miliardi di euro a dicembre 2018 (+2,4%), per salire a 1.044 miliardi di euro a dicembre 2019 (+5,5%), a 1.110 miliardi di euro a dicembre 2020 (+6,3%) e poi ancora a 1.144 miliardi di euro a dicembre 2021 (+3,1%).

Da Dicembre 2021 a Dicembre 2022 vi è invece stato un crollo (con un -1,7% di depositi nei conti correnti bancari) e tale tonfo si acuisce maggiormente prendendo in considerazione il periodo che va da dicembre 2021 a marzo 2023 che, nella proiezione elaborata da Ener2Crowd.com, segna un -2,2%.

“Un’ulteriore conferma alla situazione problematica che stanno vivendo le famiglie italiane arriva inoltre da quello che è l’andamento dei debiti, che segnano un incremento di quelli ‘a consumo’ ed una tenuta di quelli ‘a scopo personale'” aggiunge Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore della società benefit proprietaria della piattaforma Ener2Crowd.com.

A fine 2022, l’ammontare dei prestiti per il consumo e dei finanziamenti a scopo personale si è infatti attestato complessivamente a 256 miliardi di euro, in crescita rispetto a gennaio dello stesso anno (+1,5%) e superando quindi il trend costante di aumento all’1,2% dal 2017, nonostante l’aumento dei tassi di interesse che dovrebbero invece frenare le richieste.

“Per i prossimi 2 anni- sottolinea Giorgio Mottironi- l’inflazione resterà poi a livelli ancora particolarmente elevati: si dovrà attendere il 2025, con un po’ di fortuna, per vedere rientrare l’indice dei prezzi al consumo al 2% medio nell’area euro. Insomma quest’anno ed il prossimo i prezzi continueranno a salire in misura considerevole, con perspicue conseguenze negative per tutti gli italiani”.

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