#Cuneo, Casa Circondariale e Comune insieme per nuove possibilità e percorsi di reinserimento dei detenuti
Un protocollo d’intesa tra la Casa circondariale e il Comune di Cuneo è stato sottoscritto nel pomeriggio di oggi dal direttore reggente Domenico Minervini e dalla sindaca Patrizia Manassero. Oggetto dell’intesa, il progetto “Mi riscatto per il futuro” che darà la possibilità di svolgere lavoro volontario e gratuito di pubblica utilità da parte di persone detenute.
Questa iniziativa si aggiunge a una collaborazione proficua
e di lungo corso tra la Casa circondariale e il Comune di Cuneo che prevede
l’attivazione di cantieri di lavoro per detenuti con modalità protetta. Esiste
infatti la possibilità per persone detenute, al di sotto dei 65 anni di età, di
sperimentare un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, per un periodo
di sei mesi, svolgendo lavori di pubblica utilità presso strutture o uffici
comunali. È il caso, per esempio, di quattro cantieristi, attualmente occupati
per 35 ore settimanali grazie a un finanziamento regionale, co-finanziato dal
Comune.
Per poter offrire percorsi ulteriori di lavoro al di fuori
della Casa circondariale ora il progetto “Mi riscatto per il futuro”, mette in
atto una maggiore flessibilità, per garantire uno spazio di impegno al di fuori
del Carcere anche a persone che non rientrano nei parametri previsti dalle norme
per i cantieri di lavoro, per esempio in ragione dell’età. Compito del Comune
di Cuneo sarà predisporre, in accordo con la Direzione dell’Istituto, il
programma delle attività, e garantire la copertura assicurativa; la Casa
Circondariale individuerà i soggetti per i quali sussistano le condizioni per
l’ammissione al progetto.
Così il nuovo Protocollo permetterà, nelle prossime
settimane, la partenza di un’esperienza di volontariato presso il Canile
comunale; l’attività prevedrà un impegno lavorativo di tre pomeriggi
settimanali.
In base alle esigenze e ai profili delle singole persone, si
potranno attivare altri percorsi simili.
“Questo Protocollo rappresenta un altro passo significativo
nell’impegno della Città a creare una connessione con la Casa circondariale. Lo
sforzo è quello di trovare strade a misura delle esigenze e delle storie delle
singole persone, attraverso cui sostenerle nella riconquista di un ruolo e uno
spazio sociale. Ogni percorso che si attiverà grazie a questo Protocollo sarà
un segnale concreto della volontà di rafforzare la collaborazione e la
disponibilità a fare la nostra parte, scommettendo sulle persone”, le parole
della Sindaca Patrizia Manassero.
“L’attenzione alla storia delle singole persone è quello che
ha portato a questo passo importante”, il commento di Paola Olivero, assessore
alle politiche sociali. “Come Comune siamo già al lavoro per attivare in modo
rapido le esperienze di volontariato di cui c’è necessità”.
“Piena soddisfazione per la firma del protocollo d’intesa”
esprime Alberto Valmaggia, garante comunale per le persone detenute: “il
progetto apre un nuovo canale interessante per situazioni in cui la reclusione
non comporta miglioramenti. Ci saranno persone che potranno avere così
l’opportunità di percorsi di semi-libertà all’esterno del carcere”.
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