Lago Maggiore, la festa sfuggita di mano agli
007 italiani e israeliani
Il naufragio sul Lago Maggiore costato la vita a quattro persone continua a tenere banco, anche perchè le vittime non sono semplici cittadini, ma 007 dei servizi segreti italiani e israeliani del Mossad. La tempesta, forse con una tromba marina e portatrice di raffiche di 70 chilometri orari, ha rovesciato lo scafo provocando – si legge sul Corriere della Sera – la morte di Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, membri dell’Intelligence, di 53 e 62 anni, più Shimoni Erez, 53 anni, nato in Israele, e la 50enne Anna Bozhkova, russa della città di Bryansk, in Italia con un permesso di soggiorno a tempo illimitato e moglie dello skipper Claudio Carminati.
Costui, di 10 anni maggiore, reduce da attività commerciali sparse e disparate da negozi di vestiti a pasticcerie, ottima padronanza della lingua bulgara, l’altroieri era alla guida della barca e sembra sia una conoscenza del circuito dei Servizi.Una delle versioni non ufficiali – prosegue il
Corriere – è la seguente: alla vigilia non era in programma nessuna
gita sul lago, poi invece avvenuta perché, dopo incontri per lo scambio di
documenti, gli israeliani avevano perduto l’aereo di ritorno e avevano deciso
di prolungare la sosta per altri due giorni. Sfruttando l’amicizia con
Carminati qualcuno aveva proposto il viaggio sulle acque. Così era stato.
Ma la barca che è naufragata nel Lago Maggiore, una navetta
olandese del 1982, poteva ospitare 15 passeggeri: mentre a bordo le donne e gli
uomini, in maggioranza dei Servizi segreti sia italiani sia israeliani del
Mossad, erano 8 in più. Questo avrebbe provocato la tragedia, ma le indagini
sull’accaduto sono ancora in corso, per ora si tratta solo di un’ipotesi
investigativa. (affaritaliani.it)
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