Il nuovo ospedale dell’Asl TO 4 sarà realizzato nell’area ex Montefibre ad Ivrea: in commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, l’assessore Luigi Icardi ha illustrato le ragioni che hanno portato a individuare quest’area come la più adatta tra quelle indicate dall’Assemblea dei sindaci (oltre all’ex Montefibre, l’area ex Olivetti e la ex Ribes a Pavone Canavese).
“La scelta è frutto di uno studio comparativo, a cui
si sono aggiunti alcuni nuovi elementi di giudizio e valutazione, da parte del
gruppo di lavoro costituito da Regione, Asl To 4 e Ires Piemonte – ha spiegato
Icardi -. La Montefibre è un’area ex industriale già urbanizzata, quasi
completamente bonificata e inglobata nel contesto cittadino, vicino alla
stazione e ai servizi, mentre quella di Pavone implicherebbe un elevato consumo
di suolo agricolo. È inoltre prevista la realizzazione del nuovo svincolo autostradale
di S. Bernardo, inserito nel piano degli interventi, che migliorerà
l’accessibilità all’ospedale per chi arriverà da fuori città”.
L’assessore ha anche specificato che “pur di
dimensioni ridotte rispetto all’area di Pavone, quella ex Montefibre è
ampiamente adeguata: ha una superficie disponibile di 60 mila mq, per la
realizzazione dell’ospedale ne saranno sufficienti 21 mila”.
In termini di costi, la somma stanziata nel 2018 da
Inail per gli interventi è di 140 mln di euro, ma si stima un aumento del 30
per cento. Il cronoprogramma prevede che entro il 30 settembre
2023 venga aggiudicato il progetto di fattibilità economica, che dovrà
essere consegnato entro il 30 giugno 2024, mentre per il progetto
esecutivo si va al 2027.
La realizzazione del nuovo ospedale rientra tra le
azioni di riordino ed efficientamento della rete ospedaliera del Canavese, con
la rimodulazione dei posti letto, il rafforzamento dell’attività di chirurgia
oncologica e la ridefinizione del ruolo e il dimensionamento degli ospedali di
Cuorgnè e Lanzo, anche in ottica di un potenziale recupero di parte dei
ricoveri erogati in mobilità passiva nelle specialità chirurgiche.
Mauro Fava (Forza
Italia) e Davide Nicco (FdI) hanno espresso dissenso rispetto
alle valutazioni che hanno portato ad individuare il sito del nuovo ospedale,
ritenendo la scelta non opportuna e penalizzante per la complessità del
territorio canavesano, mentre Alberto Avetta e Mauro
Salizzoni (Pd) hanno parlato di scelta positiva, precisando che sarà
importante la connessione con i presidi di Castellamonte e Cuorgnè. Anche
per Francesca Frediani (M4o – Up) l’area individuata è la più
idonea e ha richiesto un’ulteriore informativa sui servizi presenti sul
territorio per avere un quadro completo del contesto su cui insisterà il nuovo
ospedale. Infine, Gianluca Gavazza e Andrea Cane (Lega)
hanno espresso soddisfazione per la localizzazione del nosocomio, ritenuta
ottimale anche per intercettare personale medico e infermieristico e attirare
interesse verso il Canavese.
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