Almeno 11 persone sono rimaste ferite, dopo che un volo Delta da Milano-Atlanta, è stato colpito da una forte turbolenza mentre si avvicinava all’aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson. Le 11 persone sono state trasportate in ospedale dopo l’atterraggio. L’Airbus A350 è atterrato senza problemi poco prima delle 19, ma la turbolenza, incontrata a circa 40 miglia a nord-est dell’aeroporto, ha precisato l’autorità aeronautica federale, ha comunque avuto conseguenze. Secondo la compagnia aerea l’aereo trasportava 151 passeggeri e 14 membri dell’equipaggio, ma non è ancora chiaro quanti di loro siano rimasti feriti o quanto gravi fossero le ferite. Quello di ieri, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato l’ultimo di una serie di incidenti con feriti dovuti a forti turbolenze che si sarebbe potuto evitare se fossero state prese le dovute precauzioni. In un'area con turbolenza nota e con tre voli che secondo quanto riferito erano già stati dirottati quel giorno, i piloti erano consapevoli delle condizioni pericolose sull'oceano e avrebbero dovuto prendere ogni precauzione per evitare l'area turbolenta. Una persona è morta a marzo quando un jet Bombardier CL30 in volo dall’aeroporto di Dillant-Hopkins nel New Hampshire all’aeroporto Leesburg Executive in Virginia ha incontrato gravi turbolenze. Fu costretto a dirottare all’aeroporto internazionale Bradley di Windsor Locks, nel Connecticut. Diverse persone erano poi state ricoverate in ospedale in un altro incidente di marzo dopo che un volo Lufthansa da Austin a Francoforte, in Germania, incontrò una turbolenza e fu costretto a effettuare un atterraggio di emergenza all’aeroporto internazionale di Dulles in Virginia. Il giorno dopo, circa 20 passeggeri e membri dell’equipaggio del volo Condor da Francoforte a Mauritius sono rimasti feriti a causa di una turbolenza.
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