(Adnkronos SALUTE) - "La sanità pubblica è una priorità su cui investire continuamente e non un costo da tagliare ripetutamente. Ecco perché il nostro Paese ha urgente bisogno di invertire la rotta, con segnali già visibili nella NaDef 2023", la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, "e soprattutto nella prossima Legge di Bilancio. Altrimenti sarà l'addio al diritto costituzionale alla tutela della SALUTE". E' il monito del presidente Gimbe, Nino Cartabellotta, a commento dei risultati di un'analisi della Fondazione sulla spesa sanitaria pubblica italiana nel contesto internazionale. "I confronti sulla spesa sanitaria pubblica pro-capite relativi al 2022 - osserva Cartabellotta - confermano che l'Italia in Europa precede solo i Paesi dell'Est (Repubblica Ceca esclusa), oltre a Spagna, Portogallo e Grecia. E tra i Paesi del G7, di cui nel 2024 avremo la presidenza, siamo fanalino di coda con gap ormai incolmabili, frutto della miopia della politica degli ultimi 20 anni che ha tagliato e/o non investito in sanità ignorando, a differenza di altri Paesi, che il grado di SALUTE e benessere della popolazione condizionano la crescita del Pil". "I principi fondamentali del Servizio sanitario nazionale", ossia "universalità, uguaglianza ed equità, sono stati traditi - afferma il vertice Gimbe - e oggi sono ben altre le parole chiave del nostro Ssn: infinite liste di attesa, affollamento dei pronto soccorso, aumento della spesa privata, diseguaglianze di accesso alle prestazioni, inaccessibilità alle innovazioni, migrazione sanitaria, rinuncia alle cure".
(Adnkronos SALUTE) - "La sanità pubblica è una priorità su cui investire continuamente e non un costo da tagliare ripetutamente. Ecco perché il nostro Paese ha urgente bisogno di invertire la rotta, con segnali già visibili nella NaDef 2023", la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, "e soprattutto nella prossima Legge di Bilancio. Altrimenti sarà l'addio al diritto costituzionale alla tutela della SALUTE". E' il monito del presidente Gimbe, Nino Cartabellotta, a commento dei risultati di un'analisi della Fondazione sulla spesa sanitaria pubblica italiana nel contesto internazionale. "I confronti sulla spesa sanitaria pubblica pro-capite relativi al 2022 - osserva Cartabellotta - confermano che l'Italia in Europa precede solo i Paesi dell'Est (Repubblica Ceca esclusa), oltre a Spagna, Portogallo e Grecia. E tra i Paesi del G7, di cui nel 2024 avremo la presidenza, siamo fanalino di coda con gap ormai incolmabili, frutto della miopia della politica degli ultimi 20 anni che ha tagliato e/o non investito in sanità ignorando, a differenza di altri Paesi, che il grado di SALUTE e benessere della popolazione condizionano la crescita del Pil". "I principi fondamentali del Servizio sanitario nazionale", ossia "universalità, uguaglianza ed equità, sono stati traditi - afferma il vertice Gimbe - e oggi sono ben altre le parole chiave del nostro Ssn: infinite liste di attesa, affollamento dei pronto soccorso, aumento della spesa privata, diseguaglianze di accesso alle prestazioni, inaccessibilità alle innovazioni, migrazione sanitaria, rinuncia alle cure".
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