La Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati, per il noto caso che ha coinvolto Chiara Ferragni e l’azienda Balocco per la pubblicità del pandoro.
Dopo il deposito di un esposto ai
Pm per truffa, da parte del Codacons e Assourt, il procuratore Marcello Viola
ha assegnato il fascicolo al dipartimento anti-truffe guidato dall’aggiunto
Eugenio Fusco.
Gli accertamenti nel fascicolo
esplorativo saranno affidati, da quanto si è saputo, alla Guardia di finanza di
Milano. Al momento, riguarderanno i contenuti dell’esposto per truffa nei
confronti «di una pluralità di individui», ossia i consumatori, come hanno
scritto le associazioni.
Non è escluso, però, che poi si
possano allargare anche alla vicenda simile della pubblicità delle uova di
Pasqua della Dolci Preziosi. Il Codacons aveva depositato l’esposto in 104
Procure e quella di Milano è stata la prima ad aprire un fascicolo, a quanto
risulta. Poi, a ogni modo, potrebbe porsi, più avanti nelle indagini, una
questione di competenza territoriale. Mentre Ferragni risiede a Milano, la sede
della Balocco è in provincia di Cuneo.
La modalità di presentazione della
campagna per la vendita del pandoro, si legge nell’esposizione, «è risultata
ingannevole ed aggressiva, in spregio ai consumatori, i quali sarebbero stati
sensibilmente influenzati nella loro capacità decisionale, soprattutto alla
luce della destinazione dei ricavati ai bambini gravemente malati».
Ansa
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