Fondazione
Symbola, Coldiretti e Confartigianato per celebrare l’importanza di questa
narrazione gentile
La statuina del presepe 2023 è il maestro imprenditore e il suo apprendista che rappresenta la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni, distribuita in tutta la provincia di Alessandria a tutti i vescovi da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola.
La
nuova statuina è stata donata a Sua Eccellenza Mons. Guido Gallese
Vescovo della Diocesi di Alessandria e a Sua Eccellenza Mons.
Guido Marini, Vescovo della Diocesi di Tortona, ripercorrendo una
tradizione molto sentita sul territorio, quella del presepe che, oltre ad
essere la rappresentazione della nascita di Gesù, è uno strumento di
straordinaria attualità per raccontare, attraverso i suoi personaggi, la
multiforme dimensione del Creato, che parte proprio dalla terra.
Obiettivo
dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del
presente ma anche del futuro. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette
speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la
“buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in
cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.
Con
la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di
Assisi, Fondazione Symbola, Coldiretti e Confartigianato, con l’affiancamento
della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a
diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
“Il
Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi
personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e
quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe,
filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della
Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e
gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio
dalla terra”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro
Bianco.
Nel
2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore
digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la statuina rappresenta
attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista la trasmissione del
saper fare attraverso le generazioni.
Il
Presepe è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a
quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da
allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione,
ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia
attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della
modernità.
«Quest’anno
si è voluto evocare in una sola immagine, realizzata in cartapesta dal Maestro
presepista Claudio Riso, aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”:
apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa
familiare, attrattività per i giovani. È un’immagine che, lungi dall’evocare
soltanto saperi antichi, rappresenta il cuore della cultura artigiana e del
lavoro italiano, la vicinanza al territorio e ai suoi prodotti, la trasmissione
del sapere attraverso le generazioni – ha aggiunto il Direttore Coldiretti
Alessandria Roberto Bianco -. La figura del giovane, con i
suoi sforzi e la sua concentrazione, vuole richiamare l’interesse di giovani ad
apprendere e a preservare le tradizioni, innovandole. La figura del maestro
rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità di orientare
le scelte future delle nuove generazioni sulla strada dell’eccellenza italiana,
del made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità».
Un
gesto volto a diffondere i valori del lavoro e della concreta operosità degli
imprenditori, quale contributo per la rinascita di un’economia a misura d’uomo.
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