#Torino Disastro vento, già un milione di danni alle aziende agricole. Capannoni e tettoie distrutte ed è allarme incendi
Per le strutture agricole del Torinese inizia la conta dei danni causati dal forte vento di foehn che sta sferzando tutta la provincia.
Non
è ancora possibile una stima completa dei danni ma dalle comunicazioni dei soci
che arrivano agli uffici di Coldiretti Torino, già oggi, si è toccato il
milione di euro.
Al
momento, i territori più colpiti risultano essere il Canavese, il Ciriacese, la
Bassa valle di Susa, la zona ovest di Torino.
In
queste zone, durante la notte sono stati scoperchiati tetti di pagliai e
fienili oltre a tettoie di stalle e tunnel di coltivazione. Molte strade
vicinali di accesso ai campi sono interrotte a causa degli alberi caduti: gli
agricoltori le stanno liberando con i loro mezzi.
Grande
spavento, in particolare, per gli allevatori che hanno dovuto tranquillizzare i
loro animali terrorizzati che, nel panico, hanno rischiato di ferirsi. Per
fortuna, finora, nessun crollo ha coinvolto direttamente animali nelle stalle e
nei pollai. Intanto, dall’alba sono iniziati i lavori di sgombero e messa in
sicurezza delle strutture danneggiate.
«I
nostri soci – informa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - ci
stanno comunicando danni davvero rilevanti, anche su strutture di recente costruzione
realizzate seguendo l’esperienza degli agricoltori che, da generazioni, abitano
il territorio. Ma un vento così eccezionale non lo immaginava nessuno. Come
sindacato siamo vicini ai nostri soci e a tutte le aziende agricole. Di fronte
a disastri come questi dobbiamo sentirci come una grande famiglia e non fare
mancare la nostra solidarietà. I nostri uffici zona, sono, naturalmente, a
disposizione delle aziende».
Di
fronte al vento caldo (ben 18 gradi) e secco che soffia su boschi e pascoli
senza neve, asciutti da settimane senza pioggia, è alto il rischio di incendi
innescati da piromani che attendono proprio i giorni di vento per appiccare il
fuoco.
«Raccomandiamo
a tutti gli agricoltori e a tutti i cittadini la massima vigilanza contro il
triste fenomeno degli incendi nei giorni di vento che, nelle nostre valli e
nelle fasce pedemontane, a ogni inverno secco, provocano disastri immani al
patrimonio forestale e ai pascoli. Vigilanza anche per le aziende agricole di
queste stesse zone colpite dal vento dove in questi ultimi anni si sono
verificati troppi incendi a danno, soprattutto, di pagliai e fienili».
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