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Giordano Vini di Diano d'Alba licenziamenti e trasferimenti

 


Le scriventi Segreterie di Fai/Cisl - FLAI/Cgil - Uila/Uil, unitamente alle RSU, con profonda irritazione sono ad informarvi che, dopo un periodo di negoziato a livello nazionale per la “nascita” di IWB Italia, dove, seppur verbalmente l’azienda si era spesa in rassicurazioni, NON SI E’ RIUSCITI A FAR FIRMARE ALCUN ACCORDO DI GARANZIA OCCUPAZIONALE, per i lavoratori del sito di Talloria d’Alba, nella Giornata del 23 Aprile 2024, nella sede di Confindustria a Cuneo, la Direzione aziendale di GIORDANO VINI ci ha comunicato la decisione di procedere con un LICENZIAMENTO COLLETTIVO. 

Le motivazioni esplicitate sono dovute unicamente a circostanze economiche difficili, a fatturati che negli ultimi 3 anni sono in fase decrescente e che hanno portato l’azienda a prendere la decisione di esternalizzare tutto il reparto “vendita” del Teleselling. 

Per noi, UNA DECISIONE PRESA ALLA LEGGERA che non ha tenuto conto della drastica ricaduta che avrà sulle famiglie coinvolte, perlopiù monoreddito con carichi familiari, ripercussione che vedremo riversarsi anche a livello sociale in tutto il territorio albese.  

NULLA DI NUOVO PER LA GIORDANO VINI, che ancora una volta ci ha illusi di poter essere degna di fiducia e ancora una volta si è rivelata MENDACE.  

Solo pochi mesi fa durante la procedura di incorporazione della produzione di Valle Talloria in IWB ITALIA, avevano millantato promesse di mantenimento di tutte le attività produttive e di vendita sul sito Albese, vantando come unicità e valore inestimabile la professionalità delle lavoratrici del Teleselling che oggi senza alcun preavviso si vedono recapitare una lettera a mano dove vengono ESONERATE dal loro lavoro seduta stante!  

Come sindacato ci siamo da subito attivati per convocare “i tavoli” di trattativa necessari per minimizzare l’impatto di questa transizione e garantire che i diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori siano rispettati pienamente, metteremo in atto tutte le azioni possibili chiedendo la MASSIMA SOLIDARIETÀ’ nella lotta alle lavoratrici e ai lavoratori non ancora coinvolti in questa tornata di licenziamenti.  

Come già avvenuto in passato, i dipendenti Giordano Vini si trovano ad attraversare un momento estremamente difficile, chiediamo il coinvolgimento di tutte le parti sociali per dare una seria sostenibilità alle 50 famiglie coinvolte


Le scriventi Segreterie di Fai/Cisl - FLAI/Cgil - Uila/Uil, unitamente alle RSU, con profonda irritazione sono ad informarvi che, nella Giornata del 23 Aprile 2024, nella sede di Confindustria a Cuneo, la Direzione aziendale di IWB ITALIA S.p.A (ex GIORDANO VINI) ci ha comunicato la decisione di procedere con un TRASFERIMENTO COLLETTIVO DELLA PRODUZIONE del sito di Valle Talloria d’Alba nella sede legale dell’azienza a Calmasino. 

Tutto ciò avviene dopo che nella fase di negoziato a livello nazionale svoltosi alla fine dello scorso anno per la “nascita” di IWB Italia, dove, seppur l’azienda si era spesa in rassicurazioni verbali, NON SI ERA RESA DISPONIBILE A FIRMARE ALCUN IMPEGNO DI GARANZIA OCCUPAZIONALE. Proprio per questo mancato impegno temevamo quanto oggi si realizza e per questo motivo non si firmò nessun accordo rispetto alle procedure di costituzione della nuova società. 

Le motivazioni esplicitate sono dovute unicamente a circostanze economiche difficili, a quantità di bottiglie prodotte, che negli ultimi 3 anni sono in fase decrescente e che hanno portato l’azienda a prendere la decisione di trasferire la produzione dalla sede storica di Valle Talloria d’Alba, alla sede legale di Enoitalia S.p.A (magistralmente mascherata dal vicepresidente del gruppo ITALIAN WINE BRAND S.p.A., nonché ex propietario di Enoitalia S.p.A oggi IWB ITALIA)  

Per noi, UNA DECISIONE PRESA ALLA LEGGERA che non ha tenuto conto della drastica ricaduta che avrà sui lavoratori, la maggior parte storici e sulle loro famiglie, ripercussione che vedremo riversarsi anche a livello sociale in tutto il territorio albese.  

NULLA DI NUOVO, la precedente direzione aziendale, in capo a Giordano Vini ci aveva brutalmente abituati a questi tristi colpi di scena, CAMBIA IL NOME MA NON LE ABITUDINI, ancora una volta si sono beffati di noi che erroneamente gli abbiamo dato fiducia, forti della nascita del più grande gruppo vitivinicolo italiano e ancora una volta ci siamo trovati di fronte ad una direzione illusoria e inumana nei confronti di quelli che vengono amichevolmente chiamati colleghi ma che nel concreto non lo sono visto che la loro busta paga porta un nome simile ma diverso da IWB ITALIA. 

Solo pochi mesi fa durante la procedura di incorporazione della produzione di Valle Talloria in IWB ITALIA, avevano millantato promesse di mantenimento di tutte le attività produttive e di vendita sul sito Albese, vantando come unicità e valore inestimabile la professionalità dei lavoratori e del marchio Giordano legato strettamente al territorio. Oggi tutto questo non ha più valore. 

Come sindacato ci siamo da subito attivati per convocare “i tavoli” di trattativa necessari per minimizzare l’impatto di questa transizione e garantire che i diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori siano rispettati pienamente, metteremo in atto tutte le azioni possibili chiedendo la MASSIMA SOLIDARIETÀ’ nella lotta alle lavoratrici e ai lavoratori non ancora coinvolti in questa tornata di licenziamenti.  

Come già avvenuto in passato, i dipendenti Giordano Vini e IWB Italia si trovano ad attraversare un momento estremamente difficile, chiediamo il coinvolgimento di tutte le parti sociali per dare una seria sostenibilità alle 50 famiglie coinvolte. 


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