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VIMINALE, ASTENSIONE E MATTARELLA di Augusto Sinagra

 

martedì 16 aprile 2024

I TORINESI TORNANO A SPENDERE. IL NEGOZIO TRADIZIONALE E’ IN SOFFERENZA. ASCOM: ‘UNA TENDENZA CHE DOBBIAMO INVERTIRE’

  


Con una media mensile pari a 2.597 euro nel 2023 si è raggiunto il valore più alto degli ultimi 10 anni: torna a crescere la spesa alimentare, soprattutto per dolci, frutta e pesce, ma dopo il periodo pandemico sono in calo asporto e take away. L’abitazione assorbe più della metà della spesa non alimentare, anche se dopo la crisi energetica le bollette sembrano stabilizzarsi. Tra le spese voluttuarie si conferma la crescita di vacanze e pasti fuori casa, ma quest’anno leggero aumento anche di abbigliamento e calzature.

A fine 2023 la spesa media mensile delle famiglie torinesi si è attestata a 2.597 euro, il valore più elevato degli ultimi dieci anni di osservazione e in crescita dell’1,7% (+43 euro) rispetto al 2022. 
Nel 2023 tutte le famiglie indagate, a prescindere dalla loro tipologia e condizione economica, hanno visto un incremento della spesa complessiva in confronto al 2022.

In riferimento ai dati dell’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi nel 2023 diffusi oggi dalla Camera di commercio di Torino, Ascom Confcommercio Torino e provincia interviene ricordando la necessità di contrastare il calo degli acquisti nei negozi cosiddetti ‘tradizionali’.

«I dati diffusi dalla Camera di commercio sulla spesa delle famiglie torinesi nel 2023 – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa - testimoniano il peso dell’inflazione e dell’aumento dei costi sulle scelte di spesa dei torinesi. Si conferma la sofferenza del negozio tradizionale a causa anche della concorrenza sleale di centri commerciali, outlet e colossi dell’e-commerce. Una tendenza che dobbiamo invertire; la nostra società non può e non deve permettersi di perdere ancora altri negozi, dal momento che tutti gli indicatori testimoniano che dove c’è un fenomeno di desertificazione commerciale il territorio si impoverisce economicamente e culturalmente e arrivano degrado e insicurezza. Ascom si batte per impedire ulteriori chiusure e per riportare le famiglie a comprare nei negozi. La sensibilità della nostra Associazione su questo fronte ha incontrato quella dell’amministrazione comunale, con la quale abbiamo lavorato ad una campagna di sensibilizzazione sotto il cappello ‘Torino compra vicino’, per far riscoprire il piacere dell’acquisto sotto casa per i cittadini, ma anche per i tanti turisti, che amano sempre di più ‘vivere’ la città. Accanto alla campagna di promozione, si sta lavorando alla costruzione di un Albo per le attività storiche e per quelle innovative, oltre al nostro lavoro sui Distretti del Commercio, che destina direttamente agli imprenditori risorse preziose per migliorare la loro attività».

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