#PINEROLO (TO) SI FINGE CARABINIERE E TRUFFA UN ANZIANO PER OLTRE 50 MILA EURO MA VIENE ARRESTATO DA QUELLI VERI
Utilizzava un taxi per essere insospettabile ed eludere eventuali controlli delle Forze dell’Ordine, in questa occasione però, per il giovane presunto truffatore poco più che 19enne, martedì 23 aprile si sono aperte le porte del carcere dopo che era appena riuscito a farsi aprire quelle dell’abitazione di un anziano di 67 anni, dall’uomo raggirato con la tecnica del cosiddetto “sedicente Carabiniere”.
L’anziana vittima era stata da poco contattata sulla sua utenza fissa dal finto Carabiniere, paventandogli un grave incidente provocato da un familiare. Per tale ragione, con il fine di evitare un coinvolgimento con la legge per quanto causato, l’ignaro 67enne avrebbe dovuto consegnare del denaro e/o dell’oro a un “incaricato” che sarebbe passato dalla sua abitazione da lì a poco.
Il presunto truffatore, dopo che apparentemente era riuscito a mettere a segno il “colpo”, prima di salire a bordo del taxi appositamente utilizzato per l’occasione, veniva però bloccato dai Carabinieri che pattugliavano l’area residenziale della cittadina e che, insospettiti, avevano deciso di approfondire il controllo del giovane.
Sulle spalle, il 19enne portava uno zaino pieno di denaro, due orologi e monili d’oro appena fattisi consegnare dall’anziano, per un valore di oltre 50.000 euro e che i militari dell’Arma hanno restituito al proprietario.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato perché indiziato di “truffa” con l’aggravante del fatto di averla commessa “ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario”.
E’ sempre alto l’impegno di tutta l’Arma dei Carabinieri nel contrastare il fenomeno delle truffe che vedono vittime una delle parti più fragili della popolazione: gli anziani.
In una nota diramata lo scorso marzo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino è inoltre stata segnalata, tra le altre, quella del c.d. ID SPOOFING: una tecnica subdola che permette ai truffatori di effettuare chiamate telefoniche da numerazioni falsificate e “mascherate” ad hoc, apparentemente riconducibili ad utenze di Comandi Arma effettivamente presenti sul territorio.
In tal modo le vittime ritengono erroneamente di essere contattate dalle Forze dell’Ordine. Al fine di contrastare efficacemente non solo questa tecnica ma più in generale il fenomeno delle truffe, i Carabinieri forniscono cinque consigli utili:
1. diffidare degli sconosciuti: non fornire informazioni personali o finanziarie a persone sconosciute, specialmente se presentatesi inaspettatamente;
2. verificare l'identità: in caso di dubbi sulla provenienza di una chiamata o di una persona presentatasi a casa, contatta immediatamente il 112;
3. mantenere la calma: in situazioni d’emergenza apparente, mantenere la calma e non agire di impulso. Richiedere sempre una conferma ufficiale contattando il 112;
4. informare i familiari: non vergognarsi di raccontare agli altri se si è stati vittima di una truffa. Inoltre, denunciare è fondamentale anche per agevolare le attività investigative;
5. tenersi sempre informati dei nuovi “metodi truffaldini”: rimanere informati sulle recenti strategie utilizzate dai truffatori, onde essere preparati a riconoscerle.
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