Il centro è stato allestito in via degli Abeti 16 nel quartiere Falchera. In tutto verranno attivate 15 strutture riservate agli animali dei soggetti in cura ai servizi sociali, di cui 13 sono già operative. Il presidente Cirio: «Orgoglioso che il Piemonte sia all’avanguardia in questo campo». L’assessore Caucino: «Gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà».
E’ stato inaugurato questa mattina, a Torino, in via degli Abeti 16, l’Ambulatorio veterinario sociale dell’ASL «Città di Torino» - centro veterinario gratuito per le persone più fragili - alla presenza dell’assessore regionale al Benessere animale, Chiara Caucino, oltre ai vertici della Sanità piemontese, dell’Asl «Città di Torino» e altri numerosi esponenti delle istituzioni e delle associazioni che si occupano della cura degli animali.
Si tratta di un fiore all’occhiello per il Piemonte e, allo stesso tempo, di una pietra miliare nel sostegno alle persone più disagiate per le quali un’animale di affezione rappresenta molto più di un amico, ma un vero e proprio compagno di vita, una figura sempre presente che dona amore e affetto, con comprovati effetti anche terapeutici sull’umore e contro il senso di solitudine che spesso attanaglia le persone più fragili. All’ambulatorio torinese, così come a tutti quelli del Piemonte, potranno accedere gli animali intestati alle persone in carico ai servizi sociali.
Oltre a questo sono stati attivati altri 12 Centri: Alessandria, Asti, Arona, Biella, Borgosesia, Collegno, Cuneo, Moncalieri, due centri a Novara, Settimo Torinese e Verbania. Nelle prossime settimane verranno inaugurati i centri di Domodossola e di Omegna, portando il numero complessivo a 15.
Il tutto è stato reso possibile grazie alla volontà dei tanti che hanno lavorato per arrivare a questo straordinario risultato, con il coordinamento dell’assessorato al Benessere Animale, di fare squadra, in primo luogo le Asl dei vari territori e le associazioni, oltre ovviamente ai Comuni.
La spesa complessiva, per la Regione, ammonta infatti complessivamente a 310mila euro, segno che le risorse sono importanti, ma ancora più importante è la dedizione e la voglia di fare insieme qualche cosa di concreto per i più fragili e i loro amici a quattro zampe.
Per poter accedere al servizio il padrone dell’animale dovrà segnalare l’esigenza ai servizi sociali da cui è seguito che provvederanno a fissare l’appuntamento con il veterinario dell’Asl.
«Il Piemonte è in prima fila per il benessere animale. Lo dimostra questo progetto che oggi approda a Torino e che è un primo passo verso la mutua per gli animali per le persone in difficoltà economiche: è provato scientificamente infatti quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili - dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - In questo quadro, la scorsa settimana, il Consiglio regionale ha approvato la legge sul benessere animale, un provvedimento d’avanguardia nel panorama italiano, che regola la cura degli animali d’affezione nel massimo rispetto del loro benessere e della loro salute. Prevede, tra le altre cose, il divieto della catena e l’obbligo di garantire agli animali spazi per la mobilità e la corsa, regolamenta i criteri e i luoghi di sepoltura degli animali d’affezione e punisce abbandoni e randagismo».
«Prosegue verso la sua conclusione - ha spiegato Caucino - il nostro percorso di inaugurazioni dei 15 Ambulatori veterinari sociali piemontesi, fra cui quello, importantissimo, dell'Asl Città di Torino, il capoluogo del nostro Piemonte. La situazione, dopo la pandemia, di profonda crisi economica, ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali d’affezione».
«Per tale ragione - ha aggiunto Caucino - gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà».
Caucino ha anche ringraziato la Lega Anti Vivisezione (LAV) «per la grande attenzione riservata a questa iniziativa che si è concretizzata con la donazione, per il Piemonte, di un contributo di 25mila euro, la messa a disposizione dei suoi preziosissimi volontari e con il riconoscimento dell’importanza di ciò che abbiamo fatto conferendomi, a Roma, un premio all’interno del concorso “AnimaLav”. Ricordo infine che in soli due anni è stato fatto davvero molto per il benessere animale, con numerosi bandi specifici di sensibilizzazione rivolti ai Comuni e lavorando nelle scuole, con il coinvolgimento di circa 1700 ragazzi».
«Ringrazio la Regione Piemonte - ha dichiarato Carlo Picco, direttore generale Asl città di Torino - per aver sostenuto la realizzazione dell’Ambulatorio Veterinario Sociale. Abbiamo accolto molto favorevolmente l’iniziativa perché rappresenta uno strumento di prevenzione nell’ottica del concetto di One Health, dove la salute umana e animale sono strettamente correlate tra loro e l’ambiente che le circonda».
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