(DIRE) - Le
attività di controllo capillare su tutto il territorio italiano per la
salvaguardia del patrimonio ambientale rappresentano la costante priorità del
Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (Cufa). Tali attività
vengono poste in essere attraverso la prevenzione e la repressione dei reati e
degli illeciti a tutela degli habitat e delle risorse naturali per la
conservazione della biodiversità, oltre che da quelle di divulgazione ed
educazione per la legalità ambientale tendenti a garantire un futuro
sostenibile. Nell'ottica di questi obiettivi, il Cufa, attraverso il Comando
Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi, ha fatto il punto
della situazione sui controlli nei cantieri edili nell'arco temporale che va da
gennaio 2023 a febbraio 2024, riscontrando un cospicuo numero di reati relativi
ad abusi edilizi. Su 15.051 controlli effettuati, infatti, sono 1.669 quelli in
cui sono state riscontrate violazioni alle norme urbanistiche per costruzioni o
ristrutturazioni di immobili mentre i cantieri posti sotto sequestro sono stati
402. Tra i reati riscontrati, quello degli abusi edilizi è il numero più alto
se si pensa che, sempre in base all'esito dei controlli complessivi, al secondo
posto ci sono 1.494 reati relativi alla gestione illecita dei rifiuti e, a
seguire, 130 relativi alla sicurezza sul lavoro e sui lavoratori irregolari. Il
totale dei soggetti denunciati è stato di 3.296 mentre l'importo delle sanzioni
amministrative ammonta a 1.716.563,64 euro. Sul totale complessivo dei
controlli, il primato dei reati attribuito agli abusi edilizi evidenzia e
conferma come il nostro Paese, nel corso degli anni, sia costantemente
interessato da una cementificazione 'selvaggia' che è il principale nemico dell'equilibrio
degli ecosistemi e, di conseguenza, della sicurezza della nostra salute. Basti
pensare che già nel lontano 2016, secondo i dati dell'Istituto Superiore per la
Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra), in Italia cresceva più il cemento che
la popolazione. Ecco perché il Cufa non risparmia energie da impiegare sui
controlli, parte dei quali si concentrano nei cantieri edili. Oltre ai
controlli e alla repressione dei reati, il Comando per la Tutela della
Biodiversità dedica molto anche alla prevenzione mediante l'educazione e
l'informazione sulla legalità ambientale, partendo dalle scuole sino alle
collaborazioni con enti e istituzioni e la partecipazione ad eventi dove
promuovere il concetto di conservazione della biodiversità e, quindi, di salvaguardia
della vita.
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