Dopo
57 anni di storia, di prestigio e di carattere, la Fiera Nazionale del Tartufo
di Murisengo (AL) diventerà: Internazionale. Seconda solo ad Alba in ordine
temporale, mantiene il suo primato per le specifiche peculiarità che la
contraddistinguono.
Un riconoscimento al vantaggio di Murisengo, della
Valcerrina e dell’intero Monferrato. In parallelo, il Comune di Murisengo ha
altresì ottenuto l’attribuzione della “Prima Fiera Nazionale del Tartufo Nero
Trifola nOiR”, aprendo così, in prima assoluta, la destagionalizzazione
dell’offerta tartuficola. L’ufficialità dell’attribuzione, deliberata dalla
Regione, è del 29 maggio scorso, mentre il riconoscimento partirà dall’edizione
2025. L’edizione 2024, tuttavia, sarà già di lancio e di apripista alla
veniente massima attribuzione. Un traguardo importante che va a collocare
Murisengo, e il Monferrato,all’apice dell’offerta e della notorietà legata al
Tuber magnatum Pico, in un panorama sempre più internazionale.
Da tempo il sindaco Gianni Baroero e il Comitato
Fiera ambivano a questo passaggio, alla luce degli elementi di eccellenza che,
negli ultimi decenni, sono andati progressivamente ad elevare offerta e
reputazione della fiera stessa, in una dimensione senza pari. In parallelo, è
giunta anche l’ufficialità dell’attribuzione della Prima Fiera Nazionale del
Tartufo Nero Trifola nOiR, che dal 2025 verrà celebrata i primi due fine
settimana di giugno, in corrispondenza con l’apertura stagionale del tartufo
nero estivo.
Anche per il nero, l’offerta
ricalcherà, a grandi linee, quella maestra del bianco. Tra le varianti, la
versione notturna e la ricalibratura estiva di un evento tipicamente autunnale.
“Siamo molto orgogliosi di questa nuova conquista, ottenuta con tanto lavoro
daparte del Comune, del Comitato Fiera e dei dipendenti” affermano il sindaco
Gianni Baroero, il presidente del Comitato Fiera Maria Fossone la
PR/progettazione Fiera Chiara Cane. “Si tratta della naturale, ma non scontata,
consecutio di quello che è stato un percorso sempre attento, puntiglioso e
costantemente tendente all’eccellenza. Già da quest’anno attiveremo le prime
azioni propedeutiche al grande passaggio. Rispetto al tartufo nero, abbiamo
accolto gli stimoli regionali di valorizzare un prodotto, meno pregiato del
bianco, ma pur sempre di eccellenza e distintivo dei territoridi qualità”
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