La
notizia dello stop ai pagamenti delle forniture da parte della Teksid Aluminium
(Gruppo Stellantis) non deve essere sottovalutata, perché è un segnale molto
grande di quanto sta avvenendo all’interno di Stellantis. Lo stop, infatti, è
legato al piano di contenimento dei costi (Piano Doghouse), che non riguarda
solo lo stabilimento di Carmagnola. Quando non si riescono più a pagare i
fornitori, di solito siamo di fronte all’avvisaglia di un imminente fallimento.
Insomma, per l’intero indotto, fatto anche da tante piccole e medie imprese e
realtà artigianali, da Carmagnola suonano campane a morto, mentre da parte
della politica si continua a non voler vedere (e dire) l’amara verità e a
pensare che qualche macchinetta realizzata a Mirafiori possa invertire la
tendenza. È evidente a tutti che il mercato dell’elettrico non decolla e che la
scelta europea di dire addio al termico sta distruggendo l’automotive nostrano.
Dentro a scenari così drammatici, i vertici di Stellantis ricorrono a
pidocchiose astuzie per procrastinare i pagamenti ai fornitori mentre la
politica tutta, nazionale e locale, non ha sufficiente autorevolezza e dignità
per un urlo di rabbia e, al massimo, si accanisce contro i possessori di Euro4
e 5, loro sì brutta gente».
La dichiarazione è di Giorgio Felici, presidente di
Confartigianato Piemonte
https://laprovinciadibiella.it/attualita/confartigianato-piemonte-gruppo-stellantis-lo-stop-dei-pagamenti-ai-fornitori-e-molto-preoccupante/
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