In questa intervista esclusiva, abbiamo l'onore di parlare con Eros Onofri fondatore della discoteca Ultimo Impero, conosciutissima dalle giovani generazioni anni 90, ma non solo...
L’ultimo Impero si trovava ad Airasca, nella città metropolitana di Torino. Negli anni ’90 è stata una delle più importanti e conosciute discoteche d’Italia, forse d’Europa: disposta su 4 piani disponeva di 7 piste da ballo, 9 bar, un’area interna da 7.000 m², una esterna da 12.000 m², 7 fontane, 2 cascate e impianti da 20.000 watt di potenza all’esterno, di 50.000 watt all’interno e 10.000 watt nel privé; poteva contenere fino a ottomila persone (forse anche diecimila) ed è stata per un periodo la discoteca più grande d’Europa. Dopo 3 anni di lavori e rinvii venne inaugurata il 22 settembre 1992; nel 1996 una retata della guarda di Finanza portò al sequestro di centinaia di pasticche di ecstasy, hashish, francobolli all’Lsd e cocaina. Fu un duro colpo dal quale l’Ultimo Impero non riuscì più a riprendersi sino alla chiusura nel 1998. Vennero proposte nuove aperture e nuovi nomi (Privilege, Templares e Royal Fashion Club) ma non ci fu nulla da fare e i fasti degli anni precedenti non vennero più ripetuti sino al fallimento del 2010. Oggi è in stato di abbandono, un gigante distrutto che giace sulla statale 23 per il Sestriere a 25 km da Torino.
Eros ci accompagnerà dalla nascita fino alla fine di quello che fu per molti un sogno...ovvero l'Ultimo Impero...Buona lettura...
- Ciao Eros grazie della disponibilità, chi è Eros Onofri? Come è venuta l'idea di fondare una mega discoteca come fu l'Ultimo Impero? Ricordiamo che fu per un periodo la più grande d'Italia e forse d'Europa..
Sono una persona normalissima e vivo una vita altrettanto normale, l'idea nacque da mio padre già negli anni 80, in quel periodo cominciai a frequentare le discoteche per farmi un idea di cosa si sarebbe potuto creare. Avevamo a disposizione un grossa area in cui la mia famiglia avrebbe voluto realizzare un centro commerciale, era talmente vasta che bastò dedicare una parte al quel progetto e la restante adibirla a quello che poi fu la discoteca. Ci mettemmo parecchi anni a realizzarla e man mano che il tempo passava il progetto si espandeva sempre di più. La fortuna è stata incontrare persone che hanno subito capito di cosa si trattasse, ci siamo avvalsi dell'esperienza di personaggi che all'epoca erano già inseriti nel mondo della notte.
- E' stato difficile avere tutte le concessioni? E come avete fatto a trovare un fabbricato grande come quello di Airasca era già costruito?
Come detto abbiamo tribulato molto per le concessioni, forse per la paura dell'impresa o forse anche per invidia, abbiamo avuto per lungo tempo il bastone tra le ruote. Il fabbricato era di nostra proprietà (costruito con le nostre mani). La discoteca si sviluppava su 8.000 mq calpestabili su 3 piani più un parco estivo di 12.000 mq. Era la più grande d'Europa, almeno questo ci avevano detto.
- In che anno fu aperta la discoteca ?
L'inaugurazione avvenne il 18 Dicembre 1992
- Quale fu l'apice del successo dell'Ultimo Impero e in che anno?
Sin dall'inizio fu subito un successo, tutti i fine settimana si sfioravano le 5.000 o 6.000 persone. Dal 1993 in poi, con l'ingresso nello staff di GIGI D'Agostino le serate si resero sicuramente più interessanti e ricche di ospiti nazionali ed internazionali. Praticamente passarono da noi tutti i più grandi dj di quel periodo.
- Quali artisti si sono susseguiti alla consolle ? Per molti di loro fu un trampolino di lancio l'Ultimo Impero?
Per molti fu un trampolino di lancio ma non voglio prendermi nessun elogio per questo, erano tutti veramente in gamba con tanta voglia di crescere, quindi il merito va a loro ed è proprio grazie a loro che il nome del locale diventò famoso.
- Mi racconti cosa avvenne nella notte di quel lontano gennaio 1996, durante la retata della Guardia di Finanza? Cosa ti sentivi nel tuo cuore , essendo il fondatore, durante l'operazione dei finanzieri e fu un duro colpo per L'Ultimo Impero?
Quella fu una notte interminabile, brutta si ma nel contempo una cosa straordinaria, erano presenti oltre 5.000 clienti, quando ci fecero accendere le luci e stoppare la musica, si riversarono tutti nel grande parcheggio di fronte e la cosa più bella fu vedere la maggior parte delle persone mettersi a ballare quasi come se non fosse successo niente. Molti aprivano il baule e sparavano a tutto volume musica techno, in pratica abbiamo senza volerlo organizzano uno dei primi Rave Party d'Italia
- In che anno chiuse la discoteca?
L'Ultimo Impero chiuse nel 1998 ma lo riaprimmo sempre nello stesso anno con il nome Privilege fino al 2007
- Ti piacerebbe riaprire un locale come fu l'Ultimo Impero o non sono più i tempi? Quante generazioni ha fatto ballare?
Non passa giorno in cui non penso di riaprire un locale come quello, certo le tendenze sono cambiate e ci si dovrebbe indirizzare su nuovi fronti. Sarebbe impensabile riproporre le stesse cose di allora, ma ci sono sicuramente nuove mode, nuova musica e nuove idee da mettere in pratica. C'è solo da prendere spunto dai grossi eventi organizzati in Europa. Le idee non mancano. Ci sono ancora tante generazioni da far ballare.
- Se parliamo con la nostalgia quel mondo per molti adulti, che ieri erano dei giovanissimi, non è mai finito vero?
Si, basta guardare le feste organizzate a ricordo dell'Ultimo Impero, sono sempre strapiene e non solo da adulti ma anche da tanti giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere quei momenti ma che hanno tanta voglia di divertirsi. Ecco è su questa generazione che si deve puntare per poter raggiungere un traguardo quale è stato l'Ultimo Impero.
INTERVISTA REALIZZATA DA DIEGO BOTTIN
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