Nella mattinata del 26 settembre 2024, nelle province di
Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna, i Carabinieri del NAS di Torino,
coordinati dalla locale Procura della Repubblica e coadiuvati in fase esecutiva
dai militari del Comando CC. Gruppo Tutela Salute di Milano e dell'A1ma
competente per territorio, nell'ambito di diversi ordini europei di indagine
penale emessi dalla magistratura Francese ed eseguiti dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Torino e dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Milano, hanno dato esecuzione a 6 mandati di arresto
europeo e 16 perquisizioni nei confronti dei componenti di una organizzazione
criminale transnazionale dedita alla contraffazione e commercializzazione di
bottiglie di vino di altissimo pregio prodotte da note case vitivinicole
francesi.
I reati per cui si procede sono: gli artt. 416 e 474 c.p.,
(associazione per delinquere finalizzata all'introduzione e commercio nello
Stato di prodotti con segni falsi). I provvedimenti dell' A.G. italiana e
francese scaturiscono da un'articolata attività di polizia giudiziaria eseguita
nell'ambito di numerosi ordini di investigazione europei, emessi dalla
Magistratura francese ed eseguiti, dopo la trasmissione alle Procure italiane,
dalle FF.PP. francesi e dai militati del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità del
capoluogo Piemontese, con il supporto di operatori Europol. L'indagine ha
consentito di individuare e disarticolare un sodalizio criminale dedito alla
contraffazione di vino di' grande valore economico, anche di 15.000 euro a
bottiglia che venivano vendute ad ignari commercianti a prezzo di mercato. In
tale contesto investigativo, infatti, un soggetto di nazionalità russa, aveva
creato un'organizzazione criminale ben strutturata, avvalendosi anche della
collaborazione di alcuni titolari di tipografie operanti nel territorio
italiano, ai quali commissionava periodicamente la realizzazione di etichette e
tappi contraffatti, da apporre, successivamente, sulle bottiglie di vino, da
commercializzare nel remunerativo mercato del vino di pregio. Spesso le
etichette venivano consegnate dai complici anche presso l'Aeroporto di
Malpensa, al citato soggetto di nazionalità russa che le portava all'estero per
utilizzarle in altri mercati mondiali.
Nel corso delle operazioni sono state sottoposte a
sequestro etichette e bottiglie di vino contraffatte, dispositivi informatici e
telefonici degli indagati, denaro ed altri beni di valore, nonché
documentazione ritenuta estremamente utile alle indagini.
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