Bentornati a tutte e a tutti sulle pagine del blog. Ecco una nuova intervista, con protagonista il giornalista e scrittore carmagnolese Cristiano Sabre non vi resta che proseguire nella lettura!
- Buanasera Cristiano grazie del tuo tempo chi è Cristiano Sabre?Cristiano Sabre è un giornalista pubblicista free lance che da 21 anni ha in vena un amore: quello di essere un attento osservatore del quotidiano, della società e di tutti gli aspetti cronistici di vario genere da riportare per più testate, auspicando sempre di farlo nel miglior modo possibile. Una passione viscerale, quella per il giornalismo, che porta ormai avanti da tanto tempo e parte dal 2003, quando iniziò a scrivere, quasi per scherzo, per la sua prima testata a fine liceo linguistico, il "Corriere del Monviso e del Saluzzese" e poi di lì tante esperienze da collaboratore per settimanali e mensili cartacei, nonchè quotidiani on line come "Il Carmagnolese", "Il Corriere di Savigliano", "Targatocn", "Sanremonews", "La Pancalera", "Idea", "Eco del Chisone" e poi anche come addetto stampa sportivo per società del territorio. Attualmente sono in forza al "Corriere di Carmagnola", con una collaborazione ormai in piedi da quasi una decina d'anni grazie alla stima e alla fiducia del direttore Pierpaolo Boschero, da poco con la stessa stima anche al settimanale "Il Saviglianese" come corrispondente sui fatti di Savigliano e autore di videointerviste. E' in corso anche una collaborazione a "La Stampa" di Cuneo, come corrispondente sportivo. Infine, dopo un'avventura durata 4 anni al CSF Carmagnola Queencar come loro addetto stampa societario tra Promozione ed Eccellenza, sono passato nel medesimo ruolo al Villafranca calcio in Promozione. Ringrazio tutti quanti indistintamente per le opportunità passate, presenti e future. Parallelamente, ho anche svolto il lavoro di addetto al ricevimento per più hotel in zona e in passato di insegnante di lingue straniere (francese e inglese) presso Unitre e diverse scuole nelle varie fasce: pre-scolari e scolari fino alle scuole medie.
- Come ti sei avvicinato al giornalismo e da quanti anni svolgi questa mansione? Come detto il giornalismo è entrato a far parte della mia vita dal 2003, poi sono iscritto all'Albo dei Giornalisti del Piemonte dal luglio 2007 come pubblicista.
- Che ruolo hai nella Redazione del Corriere di Carmagnola? Quando hai cominciato a farne parte?Al Corriere di Carmagnola curo la parte giornalistica sui social e sul sito quotidiano e riporto le notizie, con buona parte di articoli di Carmagnola e dei dintorni, sul mensile cartaceo. Ho cominciato a farne parte nel 2017 e da lì il rapporto è proseguito e sta proseguendo proficuamente.
- Qual è la tua intervista che ricorda con più affetto ed orgoglio? E' una domanda che è capitata mi ponessero spesso durante la mia professione. Sono state molte le mie interviste, per cui faccio davvero fatica a ricordarne una in particolare. In questo momento direi di avere avuto una serie di interviste che mi hanno coinvolto: dall'incontro con vari artisti musicali e conduttori televisivi come Gianni Morandi, Paolo Bonolis, Max Pezzali, Al Bano, Iva Zanicchi, Caterina Caselli, Ivana Spagna, Amadeus, Antonella Clerici, Pippo Baudo, Luca Argentero, il compianto Toto Cutugno, Paola e Chiara, Piero Chiambretti, tanto per fare alcuni nomi. Ho collezionato tante interviste, direi quasi un centinaio con personaggi della sfera culturale, dello sport e dello spettacolo e la carrellata di incontri aumenterà sicuramente. Da buon sportivo ho anche intervistato o avvicinato gloriosi calciatori come Alex Del Piero, Gianni Rivera, Josè Altafini, ma anche Claudio Marchisio, Michele Padovano, Angelo Peruzzi o il grande telecronista Bruno Pizzul. Mi ricordo invece che qualche anno fa mi chiesero, in occasione dell'uscita del mio primo libro, chi avessi voluto intervistare tra ancora i miei 'non intervistati' di carriera. Io in quel momento dissi che avrei voluto colloquiare con il Papa, l'attore americano Micheal J Fox, Enrico Mentana e Christian De Sica!
- Qual è la cosa che ti piace di più e cosa, invece, cambieresti di Carmagnola? Io sono nativo di Carmagnola, per cui per svariati motivi rimane nel mio cuore, anche perchè ci ho anche vissuto per parecchi anni. Ora però mi sono trasferito con la mia compagna, ma spesso e volentieri, per diverse ragioni, ci torno con piacere. Di Carmagnola apprezzo sicuramente i recenti appalti che consentiranno al "cuore" della Città di avviare un restyling nel centro storico, lungo i portici di via Valobra ad esempio. Sono dell'idea che bisogna preservare i punti di maggior interesse della Città, che possono essere di attrattiva anche a livello turistico, trovandosi Carmagnola tra le Langhe e il vicino capoluogo di Regione Torino. Amando l'attività fisica, è sicuramente un "plus" il Parco La Vigna, una parte di polmone verde dove in genere mi immergevo per il jogging e per gli allenamenti. Trovo che a Carmagnola dovrebbe regnare una maggiore socializzazione e che si creino più momenti aggregativi di ogni genere, malgrado ve ne siano già abbastanza, tralasciando la "Fiera Nazionale del Peperone", che però a mio avviso andrebbe rivista sotto certi aspetti logistici e innovativi. Tradizione sì, ma ogni tanto qualche piccola novità non guasterebbe. Pubblica sicurezza, decoro urbano, sinergia fra Comune e realtà limitrofe: questi sono gli aspetti che andrebbero poi sempre secondo me costantemente presi in analisi. Incentivare le attività locali è un altro aspetto che ritengo sia ancora giusto valorizzare, malgrado l'arrivo di grandi multinazionali che la stanno facendo da padroni.
- Si sta passando dalla carta al digitale. Chi è oggi il giornalista? Il ruolo di giornalista oggigiorno è cambiato notevolmente e non è più propriamente il classico cronista sulla carta stampata. Oggi tutti i vari mezzi di comunicazione social e televisivi permettono alla sua figura di evadere dal tipico ruolo 'standardizzato' di reporter con penna e taccuino. Ora il giornalista è videomaker, fotografo, addetto stampa per relazioni aziendali o di ogni genere, è scrittore e relatore, talvolta anche moderatore e presentatore di eventi. Il giornalista è particolarmente versatile, quantificando la sua figura verosimilmente dovrebbe lavorare ininterrottamente 24 ore su 24, contrariamente a quanto qualcuno possa immaginare, ma è giusto, quando possibile, che ci si conceda anche qualche momento di relax e di vita privata con le persone care per ritemprarsi.
- Di quali tematiche ti sei maggiormente occupato da giornalista? Le tematiche di cui mi occupo più spesso sono i fatti di cronaca locale, sport, cultura e spettacolo. Sono molto contento che negli ultimi anni, molte testate giornalistiche e persone a me vicine mi abbiano fatto scuola e stia ancora insegnando ad andare più nelle profondità delle vicende, rendendo il mio stile di scrittura e argomentazione più sintetico, essenziale, ma al tempo stesso pungente, lineare ed efficace.
- Hai pubblicato dei libri? Al momento ho due libri all'attivo. Il primo è una biografia "romanzata" delle mie interviste che ho raccolto in 10 anni, dal 2002-2003 al 2012, dal titolo "Generazione Vip - i miei dieci anni di interviste ai famosi" , il secondo, uscito nel 2022 ,"Pepè, una vita piena di scatti - storia autentica di un paparazzo", in cui racconto la storia privata e professionale dell'ora compianto fotoreporter torinese, di origine calabresi, Giuseppe Staltari, in un excursus molto intimo e interessante di vita intrecciato di amicizie celebri e aneddoti. Un'opera da leggere che raccoglie inoltre un vero patrimonio artistico di Staltari con tanti personaggi dagli anni '70 ai primi anni del 2000 immortalati in momenti davvero unici. Il libro è stato voluto in compartecipazione della figlia dell'artista, Francesca Staltari. Con Pepé ancora in vita, ma allora affetto da una diafasia, malattia degenerativa, Francesca e familiari durante il lavoro di scrittura del libro ho instaurato inoltre un rapporto di collaborazione e amicizia. Entrambi le opere furono presentate a Carmagnola nel passato alla Fiera Nazionale del Peperone, rispettivamente con due testimonial: per la prima con il comico Beppe Braida, per la seconda la conduttrice Maria Teresa Ruta.
- Cristiano hai anche delle apparizioni in Tv , per quali emittenti e come ti è sembrata come esperienza? Sì, ne ho avuto diverse, tutte formative ed interessanti per la mia gavetta, ma ricordo con particolare affetto l'esperienza avuta con Emanuela Fulgori, Orazio Pappalardo e Barbara Beltrando nel programma di informazione "People Today" in onda su Telecupole.
- Ha senso provare a diventare giornalisti oggi? Io ritengo sempre che il giornalismo sia un nobile mestiere, ma che molte volte sia sottovalutato e improvvisato anche da molti, senza averne le carte in regola. Indubbiamente presuppone come tutti i lavori di una base e di tanta esperienza alle spalle. Andrebbe valorizzato e tutelato maggiormente, la sola deontologia giornalistica a volte non basta.
- Blog e social network: un’altra via per fare giornalismo?Sicuramente, sono la nuova frontiera di comunicazione, anche se rimango ancora fedele ai valori del classico giornalismo. Sono un utilizzo 'accessorio' e più immediato di riportare le notizie.
- Ultima domanda, cosa ti auguri per questo Natale alle porte? e Grazie del tuo tempo CristianoL'augurio per questo Natale, non lo dico solo per pura formalità, è quella di augurare a tutti una costante serenità e salute, auspicando tutte le migliori fortune possibili, malgrado una dimensione storico-culturale in cui siamo circondati da notizie allarmanti di guerre che stanno falcidiando il mondo, dal periodo post-Covid per alcuni ancora da smaltire, da relazioni danneggiate da atti di violenza ingiustificata, da troppa frenesia e messaggi fuorvianti: le cosiddette fake news. "Si stava meglio quando si stava peggio": questo detto molte volte, per alcune dinamiche di questa vita moderna, lo rimpiango, perchè privilegiavano le relazioni umane e i valori genuini comunitari nella quotidianità. Grazie a voi per lo spazio concessomi, che mi ha permesso di riflettere attentamente sui vari aspetti della mia persona e per questo vi ringrazio di cuore.
INTERVISTA REALIZZATA DA DIEGO BOTTIN
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