La storia di Selene, la bimba nata prematura, sopravvissuta dopo quasi 5 mesi di ricovero. Esemplare la collaborazione nell’ambito della neonatologia piemontese
Selene è una bambina nata prematura (alla
ventiseiesima settimana) lo scorso 7 giugno, con un taglio cesareo praticato
d’urgenza dell’Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo
per un sospetto distacco di placenta. Selene pesava soltanto 800 grammi e sin
dalle prime ore i medici dell’Azienda Ospedaliera sono intervenuti per
stabilizzarla: nata con i polmoni bianchi, con un’infezione in corso, che ha
richiesto un’immediata copertura antibiotica, e un basso livello di emoglobina,
che ha portato a una trasfusione.
Una condizione difficile, un percorso in
salita, anche se la gravidanza era stata tranquilla. Ne parla il papà, ora che
la bimba ha superato un lungo periodo di ricovero all’interno della Terapia
intensiva Neonatale del S. Croce (è stata dimessa sabato 26 ottobre), facendo più volte la
spola verso Torino, al Sant’Anna, al Regina Margherita e al Maria
Vittoria.
«In realtà – spiega il papà – in un primo
tempo, sono stati i cardiochirurghi del Regina Margherita a spostarsi su Cuneo
per riparare la rottura del dotto di Botallo, una connessione tra l’aorta e
l’arteria polmonare; infatti il trasporto sarebbe stato a rischio in quella
fase». Poi interviene una retinopatia trattata con risultati positivi al Maria
Vittoria.
Tutto bene, ma dopo un giorno il pancino
gonfia, si presume un volvolo intestinale. La bambina sarà operata al Regina
Margherita e ricoverata 5 giorni in Rianimazione, prima di essere trasferita
una decina di giorni nella terapia intensiva del Sant’Anna. «Diciamo che la tempistica
perfetta ha giocato a suo favore – chiosa il papà – grazie a una collaborazione
all’interno di una rete che abbiamo scoperto a poco a poco, vivendo un mondo
che non conoscevamo».
Oggi Selene ha
recuperato e, con una Risonanza Magnetica negativa, ha potuto finalmente
raggiungere casa con i genitori.
Una storia complessa, quella di questa
bambina, che dimostra quanto sia importante “fare rete” ed essere coordinati
sui tempi di intervento.
All’azienda Ospedaliera S. Croce e Carle
di Cuneo un anno fa è stato riorganizzato il reparto di Ostetricia diretto da
Andrea Puppo (quasi 1800 parti all’anno, punto nascita di terzo livello): a
fianco dei 16 posti letto, cui accedono le gravidanze fisiologiche con un
setting quasi esclusivamente ostetrico, c’è l’alta intensità: 20 posti letto
collocati sullo stesso piano vicino a sala parto, sala operatoria per i
cesarei, Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale (TIN), riservati a donne con
patologie o particolari problematiche seguite in modo più intensivo. Un’attenzione
particolare poiché all’ospedale di Cuneo arrivano le situazioni più complesse
da tutta la Provincia di Cuneo, affrontate in collaborazione con la TIN
(diretta da Andrea Sannia) nel percorso pre e post partum.
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