giovedì 7 novembre 2024

L’Hub di #Cuneo coordina i 3 spoke della Provincia Granda e #Pinerolo La terapia intensiva neonatale: una “rete” per la vita

 


La storia di Selene, la bimba nata prematura, sopravvissuta dopo quasi 5 mesi di ricovero. Esemplare la collaborazione nell’ambito della neonatologia piemontese  

Selene è una bambina nata prematura (alla ventiseiesima settimana) lo scorso 7 giugno, con un taglio cesareo praticato d’urgenza dell’Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo per un sospetto distacco di placenta. Selene pesava soltanto 800 grammi e sin dalle prime ore i medici dell’Azienda Ospedaliera sono intervenuti per stabilizzarla: nata con i polmoni bianchi, con un’infezione in corso, che ha richiesto un’immediata copertura antibiotica, e un basso livello di emoglobina, che ha portato a una trasfusione. 

Una condizione difficile, un percorso in salita, anche se la gravidanza era stata tranquilla. Ne parla il papà, ora che la bimba ha superato un lungo periodo di ricovero all’interno della Terapia intensiva Neonatale del S. Croce (è stata dimessa sabato 26 ottobre), facendo più volte la spola verso Torino, al Sant’Anna, al Regina Margherita e al Maria Vittoria. 

«In realtà – spiega il papà – in un primo tempo, sono stati i cardiochirurghi del Regina Margherita a spostarsi su Cuneo per riparare la rottura del dotto di Botallo, una connessione tra l’aorta e l’arteria polmonare; infatti il trasporto sarebbe stato a rischio in quella fase». Poi interviene una retinopatia trattata con risultati positivi al Maria Vittoria.

Tutto bene, ma dopo un giorno il pancino gonfia, si presume un volvolo intestinale. La bambina sarà operata al Regina Margherita e ricoverata 5 giorni in Rianimazione, prima di essere trasferita una decina di giorni nella terapia intensiva del Sant’Anna. «Diciamo che la tempistica perfetta ha giocato a suo favore – chiosa il papà – grazie a una collaborazione all’interno di una rete che abbiamo scoperto a poco a poco, vivendo un mondo che non conoscevamo».

Oggi Selene ha recuperato e, con una Risonanza Magnetica negativa, ha potuto finalmente raggiungere casa con i genitori.

Una storia complessa, quella di questa bambina, che dimostra quanto sia importante “fare rete” ed essere coordinati sui tempi di intervento. 

 

All’azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo un anno fa è stato riorganizzato il reparto di Ostetricia diretto da Andrea Puppo (quasi 1800 parti all’anno, punto nascita di terzo livello): a fianco dei 16 posti letto, cui accedono le gravidanze fisiologiche con un setting quasi esclusivamente ostetrico, c’è l’alta intensità: 20 posti letto collocati sullo stesso piano vicino a sala parto, sala operatoria per i cesarei, Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale (TIN), riservati a donne con patologie o particolari problematiche seguite in modo più intensivo. Un’attenzione particolare poiché all’ospedale di Cuneo arrivano le situazioni più complesse da tutta la Provincia di Cuneo, affrontate in collaborazione con la TIN (diretta da Andrea Sannia) nel percorso pre e post partum.  

 

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