#Fossano Una “seconda chance” ai detenuti: Padovano testimonial dell’iniziativa lanciata da Euro 1 di McDonald’s
FOSSANO – La testimonianza di Michele Padovano, ex giocatore della Juventus vincitore della Champions nel 1996, travolto in una vicenda di malagiustizia a fine carriera, incarcerato e assolto dopo 17 anni (autore del libro “Tra la Champions e la libertà”), come esempio per spiegare il valore della forza in un team e il ritrovato dono di una libertà violata.
Proprio come nel progetto di inserimento
lavorativo nato a luglio di due detenuti della Casa Circondariale di Fossano al
McDonald’s locale, voluto dalla società licenziataria Provincia di
Cuneo Euro 1, gestita dall’amministratore delegato e ‘anima del gruppo’
Alessandro Romano, con cinque locali sul territorio della Provincia Granda
e 204 dipendenti. Lo scopo è di far conoscere l’iniziativa ad altri
imprenditori.
L’evento dell’8 novembre scorso, presentato alla Fondazione Fossano Musica al palazzo Burgos, dal titolo “Genesi di un riscatto”, è stato patrocinato dal Consiglio regionale del Piemonte, dalla Provincia di Cuneo, dal Comune di Fossano e dalla stessa Fondazione Baravalle e promossa da più enti.
«Su 110 detenuti il 25 per cento svolge
un’attività lavorativa all’esterno del carcere ed è un
modo di riprendere una vita dignitosa» spiega Antonella Aragno,
funzionario della Casa Circondariale di zona.
Le ribatte il direttore generale Confesercenti
di Cuneo Nadia Dal Bono: «Gli imprenditori devono accogliere senza
pregiudizi, tutti possiamo sbagliare e tutti possiamo rimediare».
Claudia Polidoro, referente del Piemonte per l’ associazione no profit “Seconda Chance”: «Dare una possibilità non è una perdita di tempo, ma un acquisto di valore».
A fare da intermezzo al dibattito le interpretazioni
dell’attore Mario Bois e del pianista Enzo Fornione.
Cristiano Sabre
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