I talebani sono entrati a
Kabul, capitale dell'Afghanistan, secondo le news diffuse oggi da media locali.
In precedenza avevano conquistato la città chiave di Jalalabad, nell'est del
paese. Da ore voci si rincorrono sull'ingresso dei talebani nella capitale.
L'ufficio stampa della presidenza nega, affermando che in alcune zone della
città sono stati esplosi colpi di pistola. Secondo alcuni media, però, gruppi
di talebani sarebbero già entrati in città.
Per Tolo News, sarebbero in
corso trattative: l'obiettivo sarebbe una transizione pacifica. Il ministro
dell'Interno ad interim, Abdul Sattar Mirzakwal, ha affermato che Kabul non
sarà attaccata e che le forze di sicurezza garantiranno l'ordine.
"Più tardi verrà presa
una decisione separata su Kabul", aveva spiegato intanto all'agenzia
tedesca Dpa il portavoce talebano Zabihullah Mujahid. "La gente dovrebbe
essere certa che non vogliamo uno stato di guerra a Kabul o, Dio non voglia,
che nessuno venga danneggiato".
Intanto Jalalabad, la
capitale della provincia di Nangarhar, è stata conquistata senza combattere,
come hanno spiegato all'agenzia tedesca Dpa due consiglieri provinciali. I
talebani sono entrati a Jalalabad alle 6 del mattino (1.30 Gmt), hanno spiegato
le fonti all'agenzia tedesca.
La cattura della città di
Jalalabad con una popolazione stimata di oltre 280.000 abitanti e di altre aree
della provincia dà ai talebani il controllo del valico di frontiera di Torkham,
la più grande rotta commerciale e di transito tra l'Afghanistan e il Pakistan.
I talebani ora controllano almeno 25 capoluoghi delle 34 province
dell'Afghanistan. Tutte queste città sono state acquisite in 10 giorni.
Il rimpatrio degli italiani
A quanto si apprende sono
iniziate questa mattina le operazioni per il rientro in Italia del personale
dell’ambasciata a Kabul e dei connazionali presenti in Afghanistan. La partenza
del volo è prevista per le 21.30 locali. Ieri l’appello della Farnesina tramite
una mail mandata agli italiani presenti in Afghanistan a ritornare in Italia
tramite il volo messo a disposizione dall’aeronautica militare.
Il Papa: "Cessi il
frastuono delle armi"
''Mi unisco all'unanime
preoccupazione per la situazione in Afghanistan, vi chiedo di pregare con me il
Dio della pace, affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano
essere trovate al tavolo del dialogo. Solo così la martoriata popolazione di
quel Paese, uomini, donne, anziani e bambini potrà ritornare alle proprie case,
vivere in pace e sicurezza nel pieno rispetto reciproco''. Lo ha detto Papa
Francesco dopo l'Angelus davanti ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
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