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VIMINALE, ASTENSIONE E MATTARELLA di Augusto Sinagra

 

venerdì 27 gennaio 2023

#VERCELLI - Polizia Penitenziaria trova droga in carcere

 


Prosegue incessante l’attività del personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri del Piemonte nelle attività di controllo finalizzate al rinvenimento di sostanze stupefacenti nelle strutture detentive regionali.

Ed è nella casa circondariale di Vercelli che si è registrato un nuovo rinvenimento e sequestro di droga.

Mario Corvino, vice segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, evidenzia che “gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno attentamente ispezionato, come di consueto, il perimetro interno e quello esterno del carcere rinvenendo involucri contenenti droga. Questo ha ovviamente imposto il controllo delle aree adiacenti alla zona, che ha però dato esito negativo. E’ dunque grazie allo scrupolo, all’attenzione ed alla professionalità dei Baschi Azzurri in servizio a Vercelli che si è stroncata la circolazione illegale di droga tra le sbarre, salvaguardando e garantendo la sicurezza interna dell’istituto. Il SAPPE rimarca una volta di più che senza un immediato intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani”.

Plauso agli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria di Vercelli arriva anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che torna a sottolineare come il rinvenimento sia avvenuto “grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di Personale di Polizia. 

Questo deve far comprendere una volta di più come le attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria divengono fondamentali.

Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti. Auspico che l’Amministrazione penitenziaria promuova ed intensifichi momenti di formazione ed aggiornamento professionale per il personale di Polizia Penitenziaria di tutta la Regione, in particolare sui temi – come quelli del contrasto all’introduzione di droga e telefonini cellulari in carcere – maggiormente utili alla quotidianità operativa dei Baschi Azzurri.”

Per questo, il leader del primo Sindacato della Polizia torna a sollecitare un intervento dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.

SAPPE . Aggressione nel carcere di #Alba

 



Ancora un fatto violento all’interno delle carceri piemontesi.

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto ieri nel carcere di Alba: “Ieri sera, verso le 18, tre internati (2 italiani e un tunisino) si sono azzuffati tra loro. Prontamente intervenuto, il personale di Polizia Penitenziaria ha riportato la calma. Due ore dopo, quando è stato il momento di chiudere le celle, alcuni detenuti si sono rifiutati di rientrare in cella con l’intento di andare a colpire il medesimo ristretto tunisino. Sono subito intervenuti gli Agenti che, con il Comandante di Reparto, sono riusciti ad evitare il pestaggio, ma nelle fasi più concitate dell’evento critico il Comandante è stato fortemente strattonato. La situazione è insostenibile e al Comandante contuso va la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.

Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà al Dirigente di Polizia Penitenziaria contuso ad Alba ed è impietoso nella sua denuncia: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma sembra che a nessuno freghi nulla”.

“Importante e urgente”, prosegue, “è invece prevedere un nuovo modello custodiale. Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch’essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità”.

Carcere di #Alba: rivolta e 5 agenti feriti. Distrutte le telecamere e motori di apertira cancelli. AGGREDITA la comandante di reparto...


 Arriva dalle sigle sindacali della polizia penitenziaria la denuncia che riguarda quanto accaduto tra mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio alla Casa Circondariale "Giuseppe Montalto" di Alba, la cui parte rimasta agibile (il complesso principale attende da anni la partenza dei lavori di ristrutturazione disposti dopo un'infezione da legionella) dalla metà del 2021 è stata convertita in "Casa Lavoro" con l'arrivo di una trentina di internati (persone che hanno terminato la pena, ma per cui è stata sancita la "pericolosità sociale") prima di allora in capo al carcere di Biella.


Da mesi le organizzazioni sindacali del comparto rappresentato la grave situazione vissuta nella struttura langarola. Nei giorni scorsi i disordini che avrebbero portato al ferimento di diversi agenti.

"Mercoledì 25 gennaio – spiegano in nota i sindacati Sinappe, Osapp, Uil PP, FNS Cisl e FP Cgil – alcuni internati hanno provocato una 'mini rivolta' e 5 agenti, tra quelli intervenuti per sedare la rissa, sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Ieri, giovedì 26 gennaio, sempre alcuni facinorosi internati hanno posto in essere un’altra lotta concludendo l’opera di distruzione di tutte le telecamere di sorveglianza, spaccando anche i motori dell’automazione dei cancelli e finendo con l’aggredire anche il comandante del Reparto del carcere albese, che è stata scaraventata a terra".

"Le risse sono quotidiane – prosegue la denuncia –. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, ha dovuto cercare luoghi ove inserire questi internati, dei quali molti affetti da problemi psichici e quindi ingestibili in sezioni ordinarie di un carcere come è quello di Alba, che tra l’altro è parzialmente chiuso da diversi anni per ristrutturazioni che durano in «eterno»”.

"Chiediamo un intervento immediato della politica, del sottosegretario alla Giustizia Del Mastro e del ministro Nordio – 
chiedono i sindacati - affinché si occupino di tutte le carceri italiani per risolvere i problemi che da anni denunciamo e che rimangano irrisolti poiché affliggono i comuni cittadini come lo sono anche gli agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, che subiscono tutti i giorni gli assalti dei criminali. A tutti i colleghi – si conclude la nota – va tutta la nostra più sentita solidarietà e vicinanza, compreso il Comandante di Alba".

Carabiniere travolto a un posto di blocco, resistenza e lesioni non bastano, contestare il tentato omicidio

 


“Quanto avvenuto oggi a Napoli, dove una persona ha travolto un carabiniere a un posto di blocco, è un fatto di gravità assoluta. Purtroppo, non sono eventi rari, ma fin troppo frequenti, e confermano una chiara mentalità delinquenziale di chi vive in assoluto spregio di regole e istituzioni, nella convinzione di poter affermare la propria arrogante supremazia con qualsiasi gesto criminale, infischiandosene se questo possa costare la vita altrui. Ci chiediamo se davvero possa sembrare sufficiente procedere contro questa persona per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, laddove le indagini su questo episodio così come appare da una primissima ricostruzione potrebbero portare a delineare un tentato omicidio”.   

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo quanto avvenuto oggi a Napoli, dove un 18enne, che secondo i media è risultato avere già alle spalle un’accusa di tentato omicidio per l’accoltellamento di un coetaneo, procedeva senza casco e senza patente e non si è fermato a un posto di blocco ma, anzi, ha travolto un militare.

“Intanto rivolgiamo la nostra solidarietà al collega finito in ospedale in gravi condizioni, nella speranza che possa rimettersi al più presto. Allo stesso tempo – conclude Mazzetti – torniamo a ragionare sulla seria questione della mancanza di protocolli operativi che ci consentano di gestire in maniera chiara e sicura situazioni di rischio elevatissimo come quella odierna. E, soprattutto, continuiamo ad affermare che azioni del genere non possono e non devono essere tollerate, non hanno giustificazioni, e devono portare a conseguenze altrettanto serie. Grazie al cielo quel carabiniere è ancora vivo, ma avrebbe potuto non esserlo. Sulle strade ne abbiamo persi tanti, troppi”.   

Nuovi edifici scolastici, arrivano i soldi mancanti #Bra, #Cuneo e #Fossano: gare in corso per l’assegnazione dei lavori

 Cuneo – Buone notizie per le scuole cuneesi e, in particolare, per il nuovo Istituto superiore “Guala” di Bra. E’ arrivata dal Ministero dell’Istruzione la notizia dell’assegnazione di ulteriori finanziamenti di 2.600.000 euro per coprire i costi del rincaro dei materiali di costruzione della nuova scuola di Bra per la quale è previsto un impegno finanziario totale di oltre 12 milioni di euro. La gara per l’assegnazione dei lavori è in corso (avviso pubblicato all’albo pretorio il 30 dicembre) ed ora potrà andare avanti comprendendo tutto l’edificio scolastico.

Via libera anche per le altre due scuole di Cuneo e di Fossano per le quali sono arrivati rispettivamente 1.677.000 euro e 1.500.000 euro, risorse che la Provincia aveva accantonato sul suo bilancio con risorse proprie. Si tratta della costruzione del nuovo polo scolastico di Cuneo che sorgerà nell’area del Provveditorato agli studi (bando già pubblicato il 16 dicembre) per un costo totale di circa 19 milioni di euro e della nuova manica dell’Itis di Fossano, gara già precedentemente bandita ma non aggiudicata, per un totale di 7 milioni di euro.

“Siamo molto contenti che l’importante lavoro portato avanti di nostri uffici sia stato riconosciuto dal Miur – dichiarano il presidente Luca Robaldo e il consigliere provinciale delegato Davide Sannazzaro. Questo ci permette di procedere in maniera spedita per le gare sulle tre scuole della nostra provincia. Fondamentale, soprattutto, il finanziamento di Bra che consente così di dare alla città una struttura completa e che va a valorizzare il tessuto scolastico locale. Questa notizia, inoltre, ci permette di recuperare delle liquidità economiche all’interno del nostro bilancio provinciale”.

Carla Vallauri – Uff. Stampa Provincia

#Cuneo: "“Non aspettiamo una nuova estate di siccità, confrontiamoci ora sulle misure da assumere”


 Il presidente Robaldo: “È giunto il momento di adottare delle soluzioni in grado, se non altro, di sfruttare al meglio quelle risorse idriche su cui ancora possiamo contare”


Cuneo – Secondo uno studio dell’Organizzazione meteorologica mondiale, che ha confrontato i dati di pioggia e neve del 2022 con quelli della media degli ultimi trenta anni, il Piemonte è una delle regioni d’Europa che nell’anno scorso ha riscontrato il maggior deficit di precipitazioni, sfiorando il 50% in meno rispetto alla media riscontrata dagli anni Novanta ad oggi. E già il 2021 si era dimostrato un anno più secco rispetto alla medesima media.

I dati raccolti dell’Organizzazione meteorologica mondiale trovano conferma nel Rapporto sulla siccità in Piemonte nel 2022 pubblicato lo scorso 6 ottobre dall’Arpa Piemonte, in cui si evidenzia che la nostra Regione ha inanellato 3 stagioni consecutive senza precedenti: lo scorso inverno è risultato infatti il “più anomalo dell’ultimo secolo, una stagione eccezionalmente calda, secca…”, con oltre 100 giorni consecutivi senza precipitazioni significative; parimenti, la primavera si è rivelata la “quinta più secca degli ultimi 65 anni e con temperature che hanno toccato valori eccezionali, avvicinandosi ai record storici dell’anno nero 2003”. Infine, a completare il preoccupante scenario, anche l’estate scorsa “è stata da record, classificandosi come la seconda estate più calda in Piemonte negli ultimi 65 anni”.

A salvare parzialmente la crisi idrica sono state le precipitazioni di agosto, seppur a macchia di leopardo sul territorio piemontese, e di dicembre, ma che la situazione dell’approvvigionamento idrico sia drammatica lo dimostrano la portata d’acqua dei nostri fiumi, mai così bassa in questo periodo dell’anno, e la necessità di ricorrere alle autobotti per rifornire di acqua alcuni Comuni delle nostre valli alpine, eventualità fino ad oggi inimmaginabile in una stagione normalmente umida come l’inverno.

Che non si tratti di una situazione temporanea, destinata a risolversi con un eventuale incremento delle precipitazioni, ne è convinta l’Anbi, l’associazione nazionale per la gestione delle acque, che ha lanciato un nuovo grido allarme: secondo le sue stime, risulta ormai impossibile recuperare “il deficit idrico con le attuali precipitazioni”, per cui, anche se la pioggia e la neve dovessero cadere copiosamente nei prossimi mesi, non riuscirebbero comunque a rifornire in modo adeguato i bacini idrici non solo del Piemonte, ma dell’Italia intera.

Il presidente della Provincia Luca Robaldo: “Tutti questi segnali non possono lasciarci indifferenti ed è giunto il momento di adottare delle soluzioni in grado, se non altro, di sfruttare al meglio quelle risorse idriche su cui ancora possiamo contare. Come? Innanzitutto, cercando di ridurre al minimo le perdite di rete del servizio idrico integrato, e sotto questo aspetto i fondi del Pnrr possono darci una mano sia per effettuare una graduale sostituzione delle condotte più vetuste, sia per digitalizzare la rete e installare sensori di monitoraggio, in grado di segnalare tempestivamente i cali di pressione, in modo da ottimizzare lo sfruttamento della risorsa acqua. A tal proposito, il progetto “Acquedotto 4.0: innovazione e riduzione delle perdite della rete idrica cuneese”, predisposto dall’Egato 4 per un importo complessivo di 42.569.000 euro, è stato ammesso nella graduatoria stilata nell’ambito della misura 4.2 del Pnrr, anche se al momento non verrà finanziato”.

“Dopodiché, occorre riprendere in mano la questione dei mini invasi, che più volte è stata al centro del dibattito, ma senza quasi mai tradursi in azioni concrete: un sistema integrato di piccoli bacini ci permetterebbe di trattenere l’acqua prima della sua discesa al mare. Il cambiamento climatico ci fa assistere a periodi di secca intervallati da ondate di precipitazioni intense, e una percentuale elevata di acqua confluisce nel mare senza bagnare i terreni o ripopolare le falde sotterranee. Stoccare queste piogge in una riserva ci permetterebbe di avere più ricadute positive sui nostri territori, non solo per quanto concerne l’approvvigionamento idrico, in particolar modo a scopo irriguo, ma anche per la produzione di energia elettrica rinnovabile, aiutando a raggiungere gli obiettivi di diversificazione delle fonti energetiche previste dal piano comunitario RePowerEu”.

“Grazie all’interessamento del consigliere Silvano Dovetta la nostra Provincia collaborerà con la Provincia di Imperia, i dipartimenti francesi della Région Sud e la regione Valle d’Aosta per la programmazione di una serie di progetti a valere sui fondi Alcotra di ricarica programmata delle falde acquifere e di realizzazione di mini laghetti. In particolare, per la nostra provincia, si cercherà appunto di ricaricare le falde sotterranee che costituiscono un importante risorsa idropotabile e irrigua del territorio: dopo una prima fase di analisi dei dati disponibili si procederà, di concerto con i Consorzi irrigui coinvolti, a ricaricare direttamente le riserve idriche sotterranee di tre siti sperimentali. Se questo procedimento dovesse dare gli auspicati risultati favorevoli, sia per quanto concerne il livello di riempimento delle falde, sia per ciò che riguarda la purezza dal punto di vista chimico delle acque presenti nel sottosuolo, i siti sperimentali potranno diventare interventi definitivi dei consorzi irrigui e costituire un esempio di sistema per altre realizzazioni di natura analoga”.

“Infine, l’ultimo intervento da mettere in cantiere riguarda la sensibilizzazione ad un corretto uso dell’acqua: in media in Europa si consumano 125 litri al giorno per abitante, mentre in Italia se ne consumano 215 litri al giorno pro capite, quasi interamente per fini diversi dalla potabilità, in quanto gli Italiani sono anche i principali acquirenti di acqua in bottiglia: a fronte di un’encomiabile cura per l’igiene personale c’è sicuramente margine per migliorare i nostri comportamenti, così da evitare ulteriori sprechi di una risorsa che, oggi più che mai, va trattata con la massima attenzione”.

Ufficio Stampa della Provincia di Cuneo

Meno 100 giorni al Giro d’Italia: #Bra s’illumina di rosa La Zizzola e i monumenti simbolo delle città italiane sede di tappa accesi in contemporanea

 




A cento giorni dalla grande partenza del Giro d’Italia 2023, nella serata di ieri – giovedì 26 gennaio – i monumenti simbolo che più identificano le città d’Italia sede di tappa si sono illuminati di rosa, in un evento corale e simbolico che di fatto segna il conto alla rovescia prima che la carovana rosa attraversi la Penisola.

Bra ha scelto la Zizzola, costruzione simbolo a pianta ottagonale che rappresenta e sovrasta la Città, visibile anche a grande distanza, in un ideale trait d’union con il territorio di Langhe e Roero che, dopo il via tutto braidese della 12° tappa del 18 maggio prossimo, verrà attraversato dalla carovana del Giro, verso l’arrivo a Rivoli.

Solo in occasione dell’accensione corale del 26 maggio, il rosa del Giro d’Italia ha colorato anche piazza Caduti per la Libertà, sede del Municipio e futuro quartier generale della partenza, alla presenza di una rappresentanza del Comitato Tappa, della Giunta e del Consiglio comunale cittadino. L’illuminazione della Zizzola sarà invece visibile fino al giorno della partenza della Bra-Rivoli, il 18 maggio prossimo, con un’accensione tramite nuove tecnologie a led ad alto risparmio energetico programmata tra le 18 e le 24.

“Abbiamo scelto uno dei luoghi simbolo della Città per accompagnarla verso uno dei grandi appuntamenti che segneranno il 2023, in grado di richiamare l’attenzione dei media nazionali e internazionali, di turisti e appassionati sull’intero territorio – commentano il sindaco Gianni Fogliato e il presidente del Comitato Tappa Sandro Stevan –. Un grande evento sportivo e, nello stesso tempo, un momento di festa per tutti, che ci vedrà impegnati in prima linea, in collaborazione con la Regione e tutti gli Enti e i partner, affinché l’organizzazione sia adeguata a ospitare una kermesse di portata mondiale”.

Nelle prossime settimane verrà svelato il ricco calendario di iniziative che accompagnerà il percorso verso la partenza di maggio, tra eventi, vetrine d’eccellenza dedicate al mondo bike, mostre, rassegne tematiche e una eccezionale Notte dei Campioni a teatro.

Tutte le informazioni sul Giro d’Italia 2023 sul sito ufficiale www.giroditalia.it, dove sarà pubblicata anche una gallery con tutte le foto dei monumenti d’Italia in rosa, su www.turismoinbra.it e su www.visitlmr.it.

#Alba: l’edilizia scolastica delle scuole superiori nell’incontro con la Provincia

 Mercoledì 25 gennaio il sindaco di Alba Carlo Bo e l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Reggio hanno incontrato in Municipio Davide Sannazzaro sindaco di Cavallermaggiore e consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica, insieme a Fabrizio Freni dirigente del settore Edilizia scolastica della Provincia di Cuneo, alla presenza dei dirigenti scolastici delle scuole superiori albesi, accanto alla dirigente della Ripartizione Opere Pubbliche del Comune di Alba, architetto Daniela Albano.

 

Durante l’incontro si è parlato della nuova palestra per la cittadella degli studi attigua al Centro Giovani H-Zone per la quale la Provincia ha ottenuto un finanziamento dai fondi del PNRR. Nei prossimi giorni proseguirà il confronto con la Soprintendenza per la definizione dell’iter del progetto.

 

Inoltre, sono state affrontate le problematiche e le previsioni dei vari istituti superiori ed anche il tema dei fondi PNRR, a cui ciascun istituto può accedere per ammodernare sotto l’aspetto digitale le aule e i laboratori. Ogni istituto potrà ricevere un finanziamento di oltre 200 mila euro.

 

Dichiara il sindaco Carlo Bo: «Siamo soddisfatti di questo incontro e della vicinanza della Provincia alla nostra città dimostrata con questa importante riunione. Ringrazio il consigliere provinciale Davide Sannazzaro per l’attenzione dimostrata verso il nostro territorio. Le scuole superiori albesi, in continua crescita in termini di incrementi sulla popolazione scolastica, necessitano di ampliamenti e ammodernamenti, oltre all’importante manutenzione ordinaria eseguita costantemente».

 

Dichiara il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica Davide Sannazzaro: «È stato molto importante questo pomeriggio ad Alba per definire e condividere con il comune i passaggi per la realizzazione della nuova palestra scolastica. Visti i tempi ristretti dati dal PNRR. Ho voluto inoltre ascoltare i dirigenti scolastici delle scuole superiori della città per avere un quadro completo della progettualità e dei bisogni di questa importante realtà della nostra provincia».

Incidente a #Roma, auto si ribalta su via #Nomentana: morti cinque ragazzi, un ferito grave.




Incidente a Roma questa notte. Cinque ragazzi sono morti, secondo quanto riferiscono i Vigili del Fuoco, dopo che l'auto su cui viaggiavano, una Fiat 500, si è ribaltata più volte per cause ancora da accertare. Il fatto è avvenuto intorno alle 2.30 a Fonte Nuova su via Nomentana. Una sesta persona è stata trasportata in ospedale in codice rosso ed è attualmente in prognosi riservata. A bordo quattro ragazzi e due ragazze, nati tra il 2001 e il 2006.

Le vittime del grave incidente avvenuto questa notte a Fonte Nuova, centro vicino Roma, hanno età comprese tra i 22 anni e i 17 anni. In base a quanto si apprende si tratterebbe di tre ragazzi e due ragazze che erano a bordo della Fiat 500 che si è ribaltata su via Nomentana. Un sesto ferito è stato trasportato all'ospedale Sant'Andrea. Probabilmente alla guida c'era uno dei ragazzi deceduti sul colpo perché l'auto é intestata alla madre. A bordo dell'auto c'erano, Valerio Di Paolo, i cugini Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, e Flavia Troisi, che sono morti sul colpo. Giulia Sclavo, 17 anni, è morta all'alba al Policlinico Umberto I di Roma. È Leonardo Chiapparelli, 22 anni, di Tor Lupara come gli amici, il ragazzo che lotta tra la vita e la morte all'ospedale Sant'Andrea. I sei amici stavano probabilmente festeggiando il compleanno di Flavia, che aveva compiuto gli anni il 25 gennaio. 

giovedì 26 gennaio 2023

#Napoli. Carabiniere investito da un 18enne ad un posto di blocco

 


Un carabiniere è ricoverato in gravi condizioni all'Ospedale dei Pellegrini di Napoli dopo essere stato investito nel centrale Corso Arnaldo Lucci da un diciottenne in scooter che non si è fermato all'alt, intimato a seguito di manovre pericolose in mezzo al traffico cittadino. Il militare non è in pericolo di vita.

Il giovane ha ignorato l'ordine del carabiniere e lo ha travolto, per poi compiere un volo di diversi metri. Non indossava il casco.

Il 18enne è stato arrestato. L'accusa è di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. A eseguire il provvedimento i Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo del Reggimento Campania e dai Carabinieri della Napoli Stella. Al momento è piantonato all'Ospedale del Mare. Anche le sue condizioni sono gravi, ma non rischia la vita. 

#Torino, aggressioni a due prostitute

 


Due prostitute sarebbero state aggredite negli ultimi giorni nel torinese. Una di 28 anni sarebbe stata colpita da due uomini di origini magrebine ed è stata ferita al fianco sinistro. Secondo fonti ospedaliere è ricoverata in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ha subito un intervento durato diverse ore. Sveglia e cosciente è ricoverata nel reparto di chirurgia dell'ospedale Molinette. 

La seconda, più giovane, di 24 anni di origine romena, residente nel quartiere di Borgo Vittoria, sarebbe stata accoltellata da un cliente. A raccontare l'accaduto ai carabinieri, che indagano sulla vicenda, e' stata la stessa vittima
che ha spiegato di aver avuto un appuntamento con una persona che, poi, a suo dire, sarebbe andata fuori di testa, e dopo averla colpita e accoltellata è scappata. 

Soccorsa e trasportata in ospedale, la giovane è stata medicata per lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.

Poderosa operazione della Polizia contro la ‘Ndrangheta: arresti anche a #Cuneo. "Coinvolti funzionari pubblici". 56 arresti in tutta #Italia


 La Polizia di Stato ha eseguito un’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 56 persone accusate, a vario titolo, tra l’altro, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, estorsione e sequestro di persona. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda.

 
L’operazione è stata effettuata, oltre che in Calabria, ed in particolare a Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio, anche in varie località del territorio nazionale come Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila, Spoleto e Civitavecchia. Alle persone coinvolte nell'operazione vengono contestati anche i reati di trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa. Nell’ambito dell’operazione, inoltre, sono stati sequestrati beni mobili ed immobili per un valore di 250 milioni di euro.
 
Secondo il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina, “la poderosa operazione di polizia giudiziaria che è stata portata a conclusione ha consentito di smantellare un’agguerrita consorteria mafiosa riconducibile al ‘crimine’ di ndrangheta vibonese, da almeno 4 anni impegnata nella massiva consumazione di diversi delitti che vanno dall’associazione mafiosa, alle estorsioni, all’intestazione fittizia di beni, alla detenzione illegale di armi, al traffico di influenze illecite e alla corruzione - questi ultimi due reati aggravati dal metodo mafioso - nonché all’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di macchine agricole, aggravata dalla transnazionalità, con il conseguente inquinamento dell'economia locale, finendo così con il condizionare la libertà economica e commerciale dell’intero tessuto sociale del litorale e delle aree prossime alla rinomata località turistica di Tropea”.

Tra gli oggetti di misura di custodia cautelare, anche l'ex assessore regionale calabrese e imprenditore Francescantonio Stillitani, di 70anni, ed il fratello Emanuele, di 68. Sarebbero stati entrambi arrestati nell'ambito dell'operazione "Imponimento" e da poco in libertà.
Accanto a loro anche due funzionari della Prefettura di Vibo Valentia: Rocco Gramuglia, di 54 anni, e Michele Larobina, di 65, già coinvolto nell'indagine "Rinascita-Scott". 

Scontro mortale a #Pollenzo: muore una donna Ancora non si conoscono le generalità della vittima

 


Gravissimo incidente stradale in frazione Pollenzo. A scontrarsi un camion, un furgone e un’autovettura alla cui guida c’era una donna, di cui ancora non si conoscono le generalità, che è deceduta.

#Torino: arrestati 75 pusher

 


Con le vedette, munite di monopattini elettrici e biciclette, i pusher potevano garantirsi il costante monitoraggio della piazza di spaccio nel quartiere Barriera di Milano a Torino, per assicurarsi una fuga certa in caso di intervento da parte delle Forze dell’ordine.

Gli investigatori hanno potuto notare dalle telecamere, posizionate nella zona, il grave fenomeno di spaccio di stupefacenti, a seguito di numerosi esposti di privati cittadini.

Dopo mesi di osservazione, i poliziotti della Squadra mobile di Torino hanno avviato l’operazione “Pusher 2022”, individuando spacciatori e acquirenti. Gli agenti, durante il periodo di indagine, hanno arrestato 75 persone, indagate perché responsabili di cessione di sostanze di stupefacenti.

Inoltre, hanno sequestrato complessivamente oltre 1 chilo di cocaina e crack e oltre 500 grammi di eroina, nonché la somma di denaro di circa 50mila euro in contanti.

All’indagine ha partecipato il Servizio centrale operativo (Sco) e i poliziotti del commissariato di “Barriera di Milano”.

#Terremoto in #Emilia-Romagna: circolazione sospesa per controlli sull'Adriatica

 


Circolazione ferroviaria sospesa dalle 11.50 in via precauzionale sulla linea Adriatica, tra Cesena e S. Arcangelo di Romagna e tra Igea Marina e Cervia, a seguito di una scossa di terremoto che ha interessato la zona.

Nessun treno è fermo in linea. È in corso l'attivazione di un servizio bus sostitutivo.

Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l'evento sismico.

FEDERALBERGHI #TORINO E MUSEO EGIZIO FIRMANO UN ACCORDO PER PROMUOVERE IL TURISMO

 I turisti che visiteranno Torino e soggiorneranno in uno degli alberghi associati a Federalberghi Torino potranno beneficiare di un voucher per l’ingresso al Museo Egizio - fino ad esaurimento delle scorte - e avranno la possibilità di fruire di una visita tematica esclusiva guidata da un egittologo. L’associazione delle imprese turistico-ricettive e la Fondazione Museo delle Antichità Egizie hanno siglato un accordo rivolto ai turisti e finalizzato a incentivare le visite all’Egizio soprattutto nei mesi e nei periodi di bassa stagione con l’obiettivo di contribuire alla miglior promozione della destinazione durante un periodo più lungo dell’anno.

<Il turista che visita la nostra città chiede, sempre più spesso, di vivere un’esperienza possibilmente eccezionale ed esclusiva – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – questo accordo ci consente di proporre continuamente nuove offerte ai nostri clienti contribuendo ad aumentare l’attrattività della destinazione anche in ottica di destagionalizzazione. Tutto ciò insieme e grazie al Museo Egizio, un fiore all’occhiello per la città di Torino che si colloca al secondo posto al mondo per il pregio delle sue collezioni. Siamo quindi molto felici ed orgogliosi di avere stretto questa collaborazione che attesta ancor più quanto solo mettendo a sistema l’ampia offerta turistica e culturale della Città possiamo incentivare ulteriormente i flussi verso la nostra destinazione>.

#Torino IL GRUPPO SPORTIVO DELLA POLIZIA LOCALE INSEGNA LA PALLAVOLO ALLE DETENUTE DELLA CASA CIRCONDARIALE LORUSSO CUTUGNO

 


Si tratta di un progetto nato da una collaborazione consolidata ormai da anni tra il Gruppo Sportivo della Polizia Locale e la Casa Circondariale Lorusso Cutugno.

 

Da qualche anno le atlete del Gruppo Sportivo dei ‘civich’ (sezione pallavolo) giocano una partita amichevole contro le detenute della Casa Circondariale e, proprio da queste ultime, sarebbe nata la richiesta di voler effettuare degli allenamenti periodici per migliorare le proprie prestazioni e limitare il divario tecnico con le avversarie che spesso le aveva costrette a mischiare le squadre per giocare partite più equilibrate.

 

L’idea è stata accolta con entusiasmo dalla Direttrice della Casa Circondariale, Cosima Buccoliero, dal Comandante della Polizia Locale, Roberto Mangiardi e dall’assessora alle Politiche per la Sicurezza, Gianna Pentenero che, vista anche la disponibilità delle agenti a effettuare gli allenamenti nel proprio tempo libero, hanno intravisto nel progetto un’opportunità per coltivare e trasmettere un modo di ragionare collettivo e non individuale, fondato sullo spirito di squadra, sull’aiuto reciproco e su tutti i valori positivi che lo sport è in grado di infondere.

 

Mercoledì prossimo avrà luogo il secondo allenamento che, di volta in volta, vedrà coinvolte da 10 a 15 ragazze scelte su base volontaria in relazione anche alla buona condotta.

 

Fino al mese di giugno, 7 agenti del Gruppo Sportivo della Polizia Locale saranno dunque impegnate, su base volontaria e fuori dall’orario lavorativo, nelle vesti di allenatori giocatori, prestando il proprio tempo a una nobile causa in cui la Polizia Locale si mette ancora una volta a servizio della collettività.

 

"Il lavoro di questa Amministrazione, insieme all'Amministrazione penitenziaria, alla Commissione Legalità del Consiglio Comunale e alla Garante dei Detenuti è continuo. Non posso che ringraziare il nostro gruppo sportivo della Polizia Locale perché contribuisce all'integrazione di attività all'interno degli istituti cittadini. Il maggiore coinvolgimento nell'offerta dei progetti destinati al carcere è un obiettivo che vogliamo perseguire e implementare perché sappiamo che solo questo lavoro congiunto può garantire una condizione di vita e lavoro migliore a tutti i soggetti coinvolti dal sistema carcerario, dai detenuti e detenute, passando per tutti gli agenti e le agenti della polizia penitenziaria"afferma l'assessora al Sistema Carcerario e Sicurezza Gianna Pentenero.

 

In vendita l'ospedale di #Settimo a terzi


 «Il percorso individuato per l’Ospedale di Settimo è legato alla vendita tramite gara pubblica senza alcuna variazione rispetto ai posti letto ed alle tipologie di prestazioni attualmente erogate».

Così l'assessore alla Sanità del PiemonteLuigi Genesio Icardi, in risposta ad un'interrogazione sulle decisioni riguardanti il futuro dell’Ospedale di Settimo.

«La cessione a terzi – osserva l’assessore Icardi - è stata individuata quale opzione perseguibile a seguito di un percorso di analisi improntato a tutelare le garanzie della continuità dei servizi, con particolare riguardo alle specialità di lungodegenza, riabilitazione e CAVS, ed in attuazione delle norme di programmazione regionali».

TORNA IL GRAN CARNEVALE DI #CARMAGNOLA

 



Dal 15 al 21 febbraio 2023 a Carmagnola (TO)

www.comune.carmagnola.to.it

Tutti gli eventi sono gratuiti


Tanti eventi in programma con l’investitura di Re Peperone e della Bela Povronera presentata da Sonia De Castelli con oltre 250 figuranti, animazionibaby dance truccabimbi per bambini e ragazzi, la sfilata di carri allegorici e la chiusura con l’orchestra I Roeri e la grande veglia danzante.

Dopo tre anni in cui, per ovvie motivazioni, non è stato possibile organizzare grandi eventi di aggregazione, quest’anno la Proloco e il Comune di Carmagnola tornano a proporre la sfilata dei carri allegorici e un ricco cartellone di eventi per festeggiare il Carnevale, con tanti appuntamenti gratuiti per grandi e piccini.


Si comincia mercoledì 15 febbraio 2023 alle 21:00 presso il Salone Antichi Bastioni con la cerimonia di investitura di Re Peperone e della Bela Povronera, alias Lorenzo Piana e Karin Borga, che verrà presentata dalla popolare artista Sonia De Castelli.

Durante la tradizionale ricorrenza, alla quale parteciperanno più di 250 figuranti di oltre 50 Comuniil Sindaco Ivana Gaveglio consegnerà simbolicamente alle maschere cittadine le chiavi della città.


Lorenzo Piana veste i panni di Re Peperone da ben 33 anni, scelto nel 1991 dalla Pro Loco. La maschera della Città del Peperone è stata ideata nel 1952 dal fumettista Sebastiano Craveri ed ha cominciato ad assumere un ruolo importante nelle manifestazioni carmagnolesi dal 1982 grazie ad Adriano Berardi, all’epoca presidente della Pro Loco. Nel 2018 ha ottenuto la certificazione ufficiale, con registrazione di nome e marchio al Ministero dello Sviluppo Economico e l’inserimento nel Registro delle Maschere Italiane. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro della Pro Loco e di Lorenzo Piana che hanno portato la maschera folcloristica carmagnolese con grande passione in numerose manifestazioni nazionali.

Karin Borga veste i panni della Bela Povronera da sette anni ed accompagna il suo Re in molti dei suoi impegni.

Sonia De Castelli è un personaggio molto noto nel mondo della musica da ballo, particolarmente conosciuta al pubblico piemontese e ligure quale volto noto di svariate trasmissioni di carattere musicale emittenti televisive locali, distinguendosi, in ogni circostanza, per la sua semplicità, eleganza e simpatia.


Domenica 19 febbraio i bambini saranno i protagonisti della giornata. Dalle 15:30 presso gli Antichi Bastioni sono in programma baby dance con Madame Zorà, truccabimbi a cura della Croce Rossa Italiana comitato di Carmagnola e Nutella Party a cura della Pro Loco.


Si chiude in bellezza nella giornata del Martedì Grasso, il 21 febbraio, con due appuntamenti: alle ore 15:00 la grande sfilata dei carri allegorici e alle 21:00 agli Antichi Bastioni la Grande Veglia Danzante con l’Orchestra I Roeri. La sfilata dei carri con Re Peperone e la Bela Povronera torna in presenza dopo tre anni di stop a causa del Covid e con un nuovo percorso lungo l’asse di via Torino, nel tratto compreso tra le due rotonde. Nel dettaglio il percorso sarà il seguente: via Novara, via Bergamina, via Torino, via Savonarola e via Novara.


“Dopo la positiva esperienza della Notte Bianca del 2 luglio scorso, abbiamo deciso di organizzare anche il Carnevale in questo importante asse della nostra città per sostenere in maniera importante il piccolo commercio di periferia”, dichiara L’Assessore Domenico La Mura.


IN #PIEMONTE, DA OGGI BASTA LA TESSERA SANITARIA PER RITIRARE IN FARMACIA I MEDICINALI PRESCRITTI DAL MEDICO


 Da oggi in Piemonte è possibile ritirare in farmacia i medicinali prescritti dal medico, senza dover più consegnare la ricetta: basta solo la tessera sanitaria. Un nuovo servizio per tutti i piemontesi, comodo, facile e sicuro, realizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con Federfarma Piemonte, con il supporto tecnico del CSI.


«Digitalizzazione dei servizi sanitari e medicina territoriale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - sono due tra i principali obiettivi della politica sanitaria del Piemonte. Con l’implementazione della Farmacia dei servizi, che la nostra Regione è stata tra le prime ad attivare sul proprio territorio, raggiungiamo entrambi i risultati, compiendo un ulteriore e importante passo per avvicinare sempre più la Sanità ai cittadini piemontesi. La capillare rete delle farmacie rientra a tutti gli effetti nel sistema di assistenza sanitaria sul territorio, garantendo e facilitando l’accesso a numerosi servizi, che altrimenti richiedono azioni più impegnative, soprattutto per l’utenza più fragile e disagiata».


«Le farmacie, grazie al lavoro che stiamo facendo insieme, stanno tornando ad essere quelle di una volta – afferma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -, un punto di riferimento per la sanità di prossimità, grazie ad una serie di servizi che raggiungono direttamente i cittadini, facilitandone l’accesso al sistema di medicina territoriale. La possibilità di ritirare i farmaci con la sola tessera sanitaria è una straordinaria comodità, soprattutto per chi non ha dimestichezza con la tecnologia e nemmeno con i telefonini».


Per utilizzare questo nuovo servizio i cittadini piemontesi dovranno rendere consultabile il proprio fascicolo sanitario elettronico, fornendo il consenso. In questo modo, la farmacia scelta dal cittadino tra quelle che aderiscono al servizio potrà visualizzare le prescrizioni e procedere all’erogazione del farmaco, perché acquisirà il numero di ricetta elettronica direttamente attraverso il fascicolo sanitario elettronico.

Il cittadino, dal canto suo, in qualunque momento potrà oscurare una ricetta, delegare una persona di fiducia al ritiro dei farmaci prescritti, sapere quando il farmacista effettua l’accesso al suo fascicolo sanitario elettronico, segnalare eventuali anomalie.


Per fare in modo che questo servizio sia accessibile a tutti, superando così il digital divide, è stato progettato per essere utilizzato sia da chi è in possesso di SPID e di uno smartphone o un tablet, sia anche da chi non ha né SPID, né un dispositivo mobile.

Per attivarlo è possibile chiedere informazioni al farmacista, ai Punti Assistiti dell’ASL o andando su www.salutepiemonte.it.


Questa iniziativa va ad alimentare l’offerta della “farmacia dei servizi” che già oggi permette ai piemontesi di ricevere una serie di servizi direttamente sul territorio, attraverso la rete capillare delle farmacie. I cittadini, infatti, recandosi in farmacia possono, ad esempio, prenotare visite ed esami, ritirare i referti, fornire il consenso alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico e gestire le deleghe.


«Le farmacie piemontesi sono naturalmente parte attiva in questo percorso di innovazione che, attraverso il corretto uso del Fascicolo sanitario elettronico, agevolerà i cittadini nella fruizione di alcuni servizi importanti, oltre il ritiro dei farmaci prescritti dal medico. Il sistema farmacia funge da collante ideale tra Servizio sanitario nazionale e cittadino e i farmacisti saranno a disposizione per rendere fruibile a chiunque lo strumento del Fascicolo. In farmacia, infatti, sarà possibile dare il consenso a che tutti gli attori del Servizio sanitario nazionale possano vedere i contenuti del Fascicolo sanitario elettronico di chiunque. Ancora una volta le innovazioni in tema di salute dei cittadini trovano disponibili e pronti i farmacisti piemontesi», dichiarano Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte, e Mario Corrado, coordinatore regionale Assofarm.


«Abbiamo lavorato a fianco dell’Assessorato alla Sanità - ha dichiarato Carla Gaveglio, Direzione Sanità Digitale CSI Piemonte - per realizzare questo importante servizio che agevola davvero la vita del cittadino, garantendo sicurezza e riservatezza dei dati. Questa soluzione si basa sul Fascicolo sanitario elettronico attivo in Piemonte per tutti i cittadini che, raccogliendo la storia clinica del paziente e regolandone l’accesso sulla base del suo consenso esplicitonecessita di elevati standard di sicurezza, un tema su cui il Consorzio è impegnato da anni».

Ad oggi sono 622.000 i cittadini piemontesi che hanno già dato il loro consenso alla consultazione del Fascicolo sanitario elettronico. Nel 2022 le ricette farmaceutiche dematerializzate in Piemonte sono state 43 milioni, usufruite da quasi 3 milioni di cittadini piemontesi.