L’allungamento delle rotte dei trasporti marittimi verso oriente
sta creando forti aumenti dei costi per l’export Made in Piemonte. E’ quanto
afferma la Coldiretti Piemonte rispetto alle difficoltà di navigazione
provocate dagli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso
nel canale di Suez e la conseguente necessità di circumnavigare il continente
africano. Il canale di Suez è una delle rotte più significative e fra le più
economiche con navi di linea che viaggiano dall’Asia verso l’Europa e
viceversa.
“Si tratta di un cambiamento che ha provocato il forte aumento dei
costi di trasporto che sulla rotta mediterraneo - Cina sono arrivati
praticamente a quadruplicare dall’inizio dell’anno ad oggi, mentre per arrivare
in India circumnavigando il continente africano si impiega più di quaranta
giorni rispetto ai ventotto attraverso lo stretto di Suez – sottolineano Cristina
Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa,
delegato confederale -. Ciò comporta oltre al deperimento delle merci,
l’aumento di diverse centinaia di dollari in più rispetto alle tariffe
attuali e si paventa alla possibilità che venga addirittura applicato un
«supplemento per il rischio guerra». Coldiretti, già da tempo, chiede già
che venga messa in atto una task-force a livello nazionale per rimuovere con
maggiore velocità le barriere non tariffarie che troppo spesso bloccano le
nostre esportazioni. Ora, quindi, bisogna accelerare sulla risoluzione di un
problema che sta rischiando di mettere totalmente ko l’economia internazionale
perché quanto sta accadendo sul Mar Rosso è una crisi di grandi proporzioni che
sta paralizzando il traffico marittimo”.
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