Roma, 15 luglio 2024 – Espressione autentica delle nostre
tradizioni, lo street food è un fenomeno sempre più trasversale, capace
di unire generazioni e fasce sociali nel segno del gusto e del cibo di
qualità. E la Guida Street Food 2025 del Gambero Rosso,
giunta alla sua 10° edizione, ne è la celebrazione più vivida: un
coloratissimo viaggio attraverso piazze, vicoli e mercati per
raccontare l’evoluzione di un trend che, su solide radici
popolari, proietta ramificazioni e innesti pressoché infiniti della
varietà delle eccellenze gastronomiche locali di ogni regione
italiana.
Osterie,
paninerie, pizzerie, bacari, mercati, friggitorie sono i veri templi
del cibo di strada, dove quotidianamente milioni di persone partecipano
al rito del mangiare all'aperto, assaporando le specialità tipiche di
ogni angolo d’Italia. Quest’edizione della Guida testimonia anche il
coraggio e l’apertura all’innovazione verso nuove esperienze culinarie,
in un melting pot di sapori e ricette, soprattutto
nelle grandi città dove le contaminazioni sono sempre più frequenti.
Non c’è da stupirsi quindi di trovare ravioli giapponesi a Torino,
pizza al taglio a Milano o gnocco fritto a Cagliari tra le specialità
dei 20 Campioni Regionali di questa pubblicazione. “Un’attitudine al
sincretismo gastronomico che è sempre più evidente in questa edizione
della guida Street Food, la decima, un decennio nel quale il Gambero
Rosso ha raccontato la parabola contemporanea del cibo di strada in
Italia” commenta Pina Sozio, curatrice della Guida.
La Guida, i Campioni Regionali e il Premio
Speciale
Sono 633 gli indirizzi più interessanti selezionati dal Gambero, tra
attività stanziali e itineranti, cui è riservata un’attenzione
particolare nell'appendice finale dedicata ai migliori food truck che
portano le loro specialità ovunque; e con il grande ritorno del Premio
Speciale Street Food on The Road, presente agli esordi della Guida,
che celebra, appunto, le eccellenze del cibo di strada itinerante. La
corona spetta all’abruzzese Bracevia - A tutta pecora che
da quasi vent’anni porta in giro per l’Italia su una Fiat 500 gialla i
veri arrosticini, con carni di pecora di alta qualità.
Rispetto
all’edizione precedente, accanto alle insegne storiche, fanno
il loro ingresso 129 nuove attività imprenditoriali di
cui 16 già conquistano il titolo di Campione Regionale (su
20 in tutto).
Il Piemonte
La corona d’oro va a Kokoroya di Torino, al
suo debutto, subito premiato, in guida. Gastronomia e alimentari giapponese,
Kokoroya è un minuscolo negozietto a due passi da via Garibaldi,
strapieno di prodotti nipponici e con cinque spartani posti al bancone.
La coppia che gestisce il locale è italo-giapponese: lui accoglie i
clienti, lei - la metà che arriva dal Sol Levante - prepara piatti di
autentica cucina casalinga, anche da asporto. Dal martedì al venerdì,
ad esempio, ci sono diverse formule pranzo che permettono di gustare, a
prezzi contenuti, ottimi takoyaki (polpette di polpo) e onigiri a
scelta, zuppe di miso o di alghe wakame. Meritano l’assaggio anche
ramen, gyoza, unagi (anguilla alla griglia). Da segnalare i Bento box,
che costituiscono un ricco piatto da asporto.
Sempre a Torino - vera capitale dello street food, anche
per le sue contaminazioni - si aggiungono 26 altre insegne,
con novità in guida come Da Demir, U Fugassin, Spoto Bakery
Voglia di pane: una varietà di cibo tradizionale, etnico e
regionale che incontra sempre maggiore favore in città accanto alla
proposta tradizionale di cucina piemontese.
Escludendo
Torino, nella Guida si affermano Stardust di Alessandria; Becheri e Duchessa ad
Asti; al Balmet del Farinel di Borgofranco d’Ivrea (TO) e
due insegne di Bra, Festival Snack Bar e Senduis.
A
loro si aggiunge la meraviglia di 7 food truck itineranti
che meritano un incontro: Ortofritto, La Madda 2.0, Sbaffalo,
Zippi Zabajone, Jango Bistrot, Rock Burger e Van Ver Burger.
|
Nessun commento:
Posta un commento