Guarene è comune della Provincia di Cuneo che svetta
sulle colline del Roero, di circa 3500 abitanti.
Il suo nome ha origine dal centro abitato di “Gorena”; così era definito
nell’XI
secolo l’agglomerato plebeo costruito dagli abitanti di San Giovanni de
Villa per sfuggire alle incursioni saracene; situato sulla rocca antistante la
riva sinistra del Tanaro, alle porte di Alba, era da considerarsi l’ultimo
baluardo della diocesi di Asti.
Verso la metà del 1300 divennero signori della zona i Roero, facoltosa famiglia di banchieri astensi, che imposero
tasse e balzelli mal sopportati dalla popolazione guarenese. Questo malcontento
portò ad una rivolta che culminò nella giornata della candelora del 1564 quando
la popolazione tentò di uccidere il conte Teodoro II che, solo per puro caso,
riuscì a scampare la brutta sorte.
Nel 1631 Guarene fu annessa al ducato di Savoia e da allora in poi ne seguì
le sorti.
Il paese gode di un fiorente settore primario, oltre alla vitivinicultura
eccelle il comparto frutticolo, in particolare con la produzione della tipica
pera “Madernassa".
Guarene con il suo imponente Castello, le sue belle chiese, il suo centro
storico tortuoso ed affascinante, il suo panorama mozzafiato, ha rappresentato
il Piemonte tra i paesi finalisti
dell’edizione 2024 de il “Borgo dei Borghi”.
Guarene è anche sede della Fondazione museo di arte contemporanea Sandretto
Re Rebaudengo che ha recentemente raddoppiato la sua attività con il Parco
sulla collina di San Licerio ove sono state collocate sculture permanenti di
grandi dimensioni.
Degni di nota sono i riconoscimenti ottenuti da questo comune roerino fra
cui ricordiamo la “Bandiera Arancione” del Touring Club italiano e la “Spiga
Verde” per l’agricoltura e la sostenibilità ambientale.
Da vedere: la Chiesa della SS. Annunziata, gioiello del Barocco Piemontese;
il Castello, una delle più notevoli dimore signorili del Settecento; la Chiesa
parrocchiale dei Santi Pietro e Bartolomeo; la Cappella Madonna delle Grazie;
la Chiesa di San Michele; la Pinacoteca Comunale del Roero; la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo.
A cura del CR Piemonte
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