MOSAC
Carabinieri: evitiamo la perdita di vite umane, servono immediate forniture di
Taser anche alle Stazioni dei Carabinieri.
Alla luce del tragico episodio accaduto a Villa
Verucchio, dove Muhammad Sitta, il 23enne morto lo scorso 31 dicembre ucciso
con l’uso della pistola di ordinanza mentre in forte stato di agitazione
accoltellava quattro persone e continuava a seminare il panico, bisogna
acquisire la consapevolezza che la sicurezza dei cittadini ed al contempo la
tutela della salute dai rischi del lavoro sono obiettivi in divenire che non
consentono a nessuno di abbassare la guardia.
Sono sempre più frequenti ed agli occhi di
tutti le aggressioni nei confronti degli operatori di Polizia; notizie che
giungono da ogni parte d’Italia di operatori della sicurezza costretti a
difendersi a mani nude e talvolta con l’uso estremo dell’arma letale in
dotazione dato che non esistono tecniche operative o manuali in grado di
fermare soggetti esagitati che spesso sono armati di coltelli.
“I Carabinieri sono risorse dell’organizzazione
della sicurezza che nell’interesse della collettività accettano il rischio ma
hanno il diritto di essere tutelati, devono essere dotati della massima
sicurezza tecnologicamente fattibile da parte dei rappresentanti delle istituzioni
con strumenti funzionali a prevenire eventi di natura dolosa e colposa ed
operare in serenità, in sicurezza e con la consapevolezza di essere tutelati.”
Quanto riferisce il Comitato Nazionale del MOSAC
“Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri” che continua:
“Servono strumenti alternativi a quelli meccanici ed a quelli letali in modo da
ridurre il rischio di probabili perdite di vite umane. Investire in sicurezza
significa dare certezze e rispose concrete agli operatori nonché maggiori
garanzie alla comunità.”
Il MOSAC chiede,
ancora un volta, la ripresa dell’addestramento dei corsi per l’utilizzo della
pistola ad impulsi “taser” ed immediate forniture anche alle piccole unità
organizzative quali le Stazioni
dei Carabinieri costrette ad operare con poche unità a
chilometri di distanza dai capoluoghi.
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