Almeno nove persone sono rimaste uccise e altre 11 ferite da colpi esplosi
da militari israeliani nel nord della Cisgiordania, una regione occupata
da Tel Aviv dal 1967: lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa,
denunciando che i soldati hanno anche circondato alcuni ospedali. Le violenze
sono in corso in particolare nei governatorati di Jenin, Tubas e Tulkarem.
Secondo Wafa, tra le vittime ci sono tre giovani colpiti da un drone mentre
viaggiavano in automobile presso Misilya, un villaggio alle porte di
Jenin. Altre fonti riferiscono che i morti sono almeno 11. L’esercito
di Israele ha motivato l’azione dei militari con “una operazione
anti-terrorismo”.
Secondo media concordanti, l’offensiva di Tel Aviv è la prima a colpire
contemporaneamente più città palestinesi in Cisgiordania dalla seconda intifada
combattuta tra il 2000 e il 2005.
Almeno quattro vittime sono state segnalate anche nel campo profughi di Al
Far’a, a sud di Tubas.
Wafa ha riferito di “una offensiva militare su larga scala da parte delle forze
di occupazione di Israele”.
MO. KATZ (ISRAELE): “IN CISGIORDANIA
FAREMO COME A GAZA”
“Smantellare le infrastrutture del terrore islamico-iraniano”: questo l’obiettivo
dichiarato dal ministro degli Esteri Israel Katz per l’offensiva militare di
Tel Aviv al via questa notte in più città della Cisgiordania occupata.
La tesi del dirigente è che Teheran stia cercando di aprire nella regione
palestinese “un secondo fronte” contro Israele. “Dobbiamo affrontare
questa minaccia con la stessa determinazione usata contro le infrastrutture del
terrore a Gaza”, ha detto Katz, “anche con l’evacuazione temporanea dei
residenti palestinesi e ogni misura necessaria”. Il ministro ha aggiunto: “Questa
è una guerra e dobbiamo vincerla”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
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