La crisi del gruppo Volkswagen arriva nel cuore dell’Europa:
Audi, uno dei marchi del gigante tedesco, ha annunciato che non verranno più
assemblati nuovi modelli nel suo stabilimento di Bruxelles, dove oggi lavorano
circa 3mila addetti. Una decisione che, di fatto, comporterà la chiusura
dell’impianto.
L’annuncio
L’annuncio è arrivato dopo che la Volkswagen ha fatto sapere di non
escludere più la chiusura di stabilimenti e licenziamenti forzati in Germania
nel quadro di un programma di riduzione dei costi. La direzione del colosso
tedesco ha dichiarato che annullerà un accordo di lunga data con i sindacati
che escludeva in Germania i licenziamenti non concordati fino alla fine del
2029. Secondo le indiscrezioni, nel mirino potrebbero finire una delle grandi
fabbriche tedesche e uno stabilimento di componentistica. Si tratterebbe della
prima chiusura di un impianto tedesco negli 87 anni di storia del marchio
Volkswagen.
La crisi del gruppo Volkswagen
Il gruppo è in crisi da tempo e non riesce a reggere alla
concorrenza di Cina e Tesla: da un lato, le vendite di automobili a motore
termico non sono più redditizie come prima, mentre i
margini sui modelli elettrici restano troppo bassi. I costi di produzione sono
troppo alti, a causa dei prezzi dell’energia ma anche dei costi del personale
nelle fabbriche con sovraccapacità. Ecco perché i piani di
ristrutturazione del colosso dell’automotive non riguardano solo gli
stabilimenti di casa, come dimostra il caso del maxi impianto dell’Audi a
Bruxelles. “Per la nostra fabbrica nei prossimi anni non è previsto alcun
progetto automobilistico o volume di produzione, il che significa la chiusura”,
ha detto il fronte congiunto dei sindacati belgi in un comunicato stampa.
Circa 3mila operai a rischio
Mercoledì, i lavoratori dello stabilimento non si sono recati in
fabbrica, nell’attesa di novità sul loro futuro. A Bruxelles l’Audi fabbricava
il suo Suv elettrico Q8 e-tron, che è uscito di produzione a luglio in seguito
al fallimento nelle vendite. Già negli scorsi mesi,
l’azienda aveva preannunciato una riduzione del personale, ma nel corso
dell’estate le cose sono precipitate, e lunedì i vertici della
filiale belga hanno fatto sapere che nessun nuovo modello dell’Audi sarà
assegnato a questa fabbrica.
Volkswagen porta avanti i suoi affari in Cina
La speranza dei lavoratori è che il gruppo Volkswagen possa
spostare a Bruxelles la produzione di altri modelli, se non dell’Audi, almeno
di altri marchi di casa come Skoda o Cupra. C’è poi l’ipotesi di una vendita
dell’impiato a degli investitori asiatici non meglio definiti. Ma entrambe le
strade sembrano in salita.
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