Nel
pomeriggio di ieri i Carabinieri del Comando Provinciale di Verbania hanno
tratto in arresto in flagranza di reato due individui, provenienti dal
capoluogo campano, dopo che questi avevano messo a segno una truffa ai danni di
una signora residente nella bassa Ossola.
Erano da poco
passate le 2 del pomeriggio quando alla Centrale Operativa del Comando
Provinciale Carabinieri di Verbania è giunta la telefonata di un cittadino
di Ornavasso che informava che la propria madre era appena
stata truffata da due individui.
L’anziana ultraottantenne era stata
infatti contattata telefonicamente da un individuo che, spacciandosi per
carabiniere, l’aveva informata che il proprio figlio era stato trattenuto in
caserma poiché protagonista di un grave incidente stradale dove aveva causato
gravi danni ad un’altra persona. L’unico modo per scongiurare il suo arresto
sarebbe stato consegnare denaro o oro come pagamento di una cauzione.
Mentre la donna, ovviamente in stato di
agitazione cercava di rimediare quanto chiesto, l’interlocutore rimaneva in
linea anche per impedire alla donna di effettuare altre chiamate, magari per
controllare la veridicità di quanto asserito. Il falso carabiniere avvisava
quindi la signora che sarebbe arrivato a breve un loro incaricato cui
consegnare quanto indicato.
Passati pochi minuti infatti si
presentava alla porta di casa un individuo che ritirava il contante e una
scatolina con alcuni monili in oro di proprietà della vittima, del valore di
poche migliaia di euro.
Appena l’uomo si allontanava
dall’abitazione la donna, nonostante l’invito a non chiamare nessuno da parte
del telefonista, decideva di contattare il figlio per sincerarsi delle sue
condizioni. È a questo punto che la signora ha realizzato di essere stata
vittima dell’ennesima truffa con la tecnica del finto carabiniere.
Immediatamente è stato dato l’allarme e diverse pattuglie di militari si sono
portate nell’area compresa tra Omegna e Premosello, alla ricerca di una vettura
con due individui a bordo,uno dei quali era stato descritto dall’anziana signora
come un giovane sui 20 anni.
Proprio una
pattuglia della Stazione di Omegna, nel transitare nei pressi di un
supermercato di Omegna, notava due individui stazionare in prossimità di una
vettura, come fossero in attesa di qualcosa. Avvicinatisi per un controllo i
due soggetti hanno mostrato subito segni di nervosismo. Identificati sono
risultati un 30enne ed un 19enne entrambi di Napoli, mentre l’auto in loro uso
è risultata a noleggio. Inoltre il più grande dei due da un controllo alla
banca dati delle FFPP è risultato con numerosi precedenti anche per truffa, da
ultimo il più giovane corrispondeva per descrizione, anche come abbigliamento,
a quello che si era presentato in casa della donna per ritirare denaro e oro. I
due sono stati quindi portati in caserma a Verbania per approfondire gli
accertamenti. A seguito di una minuziosa perquisizione, anche veicolare, i
carabinieri hanno rinvenuto, occultata nel sedile posteriore dell’auto, la
scatolina contenente il contante e l’oro appena sottratto alla signora di
Ornavasso. Stante la situazione i due sono stati dichiarati in arresto per
truffa aggravata in concorso ai danni di persona anziana ed associati presso il
carcere di Verbania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre alla
vittima della truffa, accompagnata in caserma dal figlio, è stato restituito
quanto sottratto.
A margine dell’operazione i “veri”
carabinieri ricordano che nel nostro ordinamento non è prevista alcuna forma di
cauzione in caso di arresto, e che in nessun modo i militari telefonano a casa
per chiedere denaro o altro quale forma di pagamento per il rilascio di un
proprio caro. Si invita, in caso di telefonate simili, ad interrompere subito
la comunicazione e chiamare i carabinieri su utenza di emergenza 112 per
rappresentare la situazione.
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