In Evidenza::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

VIMINALE, ASTENSIONE E MATTARELLA di Augusto Sinagra

 

sabato 26 novembre 2022

Trasferimento punto nascite da Imperia a Sanremo, coro di 'no' per la decisione della Regione

A #Carmagnola la Befana... vien di giorno! - TELEGRANDA (ch 81)

Ambiente: la situazione a #Racconigi - TELEGRANDA (ch 81)

 

Bonus matrimoni: cosa ne pensano i cuneesi? - TELEGRANDA (ch 81)

 

Giornata contro la violenza sulle donne, il codice rosso è da cambiare

 

#MALTEMPO #ISCHIA - Frana #Casamicciola: i dispersi diventano 13


 (ANSA) - NAPOLI, 26 NOV - Sale ancora il bilancio della frana di Casamicciola. Secondo l'ultimo bilancio dei Carabinieri, sono diventati 13. Ma secondo il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, il numero dei dispersi a Casamicciola sarebbe ancora incerto. "E' una tragedia", spiega."A causa del maltempo sul territorio isolano di Ischia abbiamo anche altre situazioni di difficoltà localizzate, ma per fortuna in questo caso non di particolare gravità, come allagamenti e altre situazioni trattabili ed arginabili". (ANSA).

#Torino, la DIA confisca definitivamente beni dal valore di 4 milioni a noto commercialista

 


La Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da un noto commercialista di Torino e dai suoi familiari, avverso l’applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per anni 4 e la confisca di beni per un valore superiore a 4 milioni di euro decise da due diversi decreti emessi dal Tribunale e dalla Corte d’Appello di Torino.

La misura di prevenzione personale e patrimoniale era stata presentata a seguito di indagini patrimoniali svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia – articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza -, costantemente coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, i cui esiti erano confluiti in una proposta a firma congiunta del Direttore della DIA e del Procuratore della Repubblica di Torino.

Il professionista era stato arrestato unitamente a due esponenti di spicco della cosca ‘ndranghetista Spagnolo di Ciminà (RC) operante in Piemonte, nell’ambito dell’operazione, convenzionalmente denominata, “PIONEER”, avviata da questo Centro Operativo.

venerdì 25 novembre 2022

#Torino Monitorare i Pronto Soccorso

 Sindaco e Giunta Comunale intraprenderanno un’interlocuzione periodica e continua con l’Assessorato Regionale di competenza al fine di avere un monitoraggio periodico e un continuo aggiornamento in Quarta Commissione Consiliare permanente sulle caratteristiche strutturali ed organizzative dei Pronto Soccorso generalisti cittadini, in particolare per quanto riguarda lo stato dell’edilizia sanitaria, la formazione e il fabbisogno di personale e il boarding di ricovero.

Lo chiede la mozione approvata il 21 novembre 2022 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (23 voti favorevoli su 23 consigliere e consiglieri presenti), presentata dal consigliere Pietro Tuttolomondo (PD).

È un modo per avviare un’interlocuzione collaborativa con Regione Piemonte e direttori delle aziende sanitarie – come ha spiegato il proponente – e intervenire per colmare lacune importanti, che coinvolgono personale e strutture.

Nel dibattito in Sala Rossa, il consigliere Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha denunciato le criticità dei Pronto Soccorso: si tratta di un problema serio, cronico – ha affermato – che riguarda in particolare le carenze di personale medico e infermieristico.

La colpa è anche del malfunzionamento della medicina territoriale e dell’organizzazione del sistema sanitario regionale – ha denunciato Anna Borasi (PD), che ha auspicato quanto prima l’attivazione di un monitoraggio in Commissione.

Occorre più personale, inquadrato correttamente, secondo Alice Ravinale (Sinistra Ecologista): Stato e Regione Piemonte devono intervenire – ha sostenuto – per garantire il diritto alla salute, in particolare alle fasce più deboli della popolazione.

Mancano programmazione e finanziamenti appropriati – ha affermato Ivana Garione (Moderati) – per retribuire adeguatamente chi lavora nella sanità pubblica, evitando fughe nel privato.

Siamo in una situazione emergenziale – ha dichiarato Alberto Saluzzo (PD) – e molte persone scelgono di non recarsi in ospedale per le attese troppo lunghe: la Città di Torino deve essere parte attiva nel monitorare la situazione – ha concluso – per capire quali misure possano essere intraprese.

L’atto nasce dopo un anno di riunioni nella Quarta Commissione che presiedo – ha spiegato Vincenzo Camarda (PD) – e attendiamo che la Regione Piemonte intervenga ad aggiornarci, in un’ottica collaborativa.

Occorre innanzitutto conoscere i numeri precisi degli accessi – ha chiesto Silvio Viale (Lista Civica per Torino), ma non è vero che i Pronto Soccorso non funzionino, anche se il personale è sempre sotto stress e il sistema sanitario nazionale è ingolfato – ha affermato.

La Giunta Comunale – attraverso l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni – ha espresso parere favorevole alla proposta.

#Meteo, gelo di Attila sull’#Italia


Dal Circolo Polare Artico (ma anche dalla Russia) si metteranno in moto delle masse d’aria freddissime che piano piano riusciranno a conquistare tutto il Vecchio Continente, Italia compresa.Correnti gelide di origine artica in arrivo prima del Ponte dell’Immacolata

Con l’avvio di dicembre, dunque, potrebbe materializzarsi il primo vero assalto del Generale Inverno, con temperature previste dopo tanto tempo sotto le medie climatiche su buona parte dell’Italia. (LaPresse)

#Covid, sei Regioni ad alto rischio: Rt sopra la soglia epidemica


 Il valore dell’indice di trasmissibilità Rt non superava la soglia epidemica dell’unità - che indica un livello di maggiore diffusione dell’epidemia di Covid-19 - da circa un mese. Pregliasco: "Direi che quello che emerge dal monitoraggio Covid è un andamento previsto di questa onda di risalita, che definisco onda e non ondata, e che incrementerà secondo i modelli matematici fino a oltre il mese di dicembre" (Il Fatto Quotidiano)

TRENITALIA: ARRIVA IL PRIMO TRENO ROCK SUI BINARI DEL #PIEMONTE

 


Da lunedì 28 novembre un nuovo treno Rock viaggerà sui binari della linea Torino-Milano. A presentarlo, questa mattina in stazione a Porta Nuova, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio accompagnato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Opere Pubbliche Marco Gabusi, il direttore Business Regionale di Trenitalia Sabrina De Filippis, il direttore regionale Trenitalia Piemonte Marco Della Monica e il presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese Licia Nigronio.

«L’obiettivo è dare agli utenti un servizio sempre più efficiente sia per infrastrutture che mezzi - ha affermato l’assessore Gabusi -dando una spinta significativa nella direzione della mobilità sostenibile. Vogliamo attrarre sul servizio di trasporto pubblico un crescente numero di persone puntando sulla modernità dei mezzi e sul vantaggio economico e ambientale rispetto al mezzo privato».

In questi due anni, prima con il Contratto di Servizio Ferroviario Metropolitano, a ottobre 2020 e poi con la stipula del nuovo Contratto di Servizio Ferroviario Regionale, firmato a ottobre di quest’anno, gli investimenti in Piemonte ammontano a 953 milioni di euro.

«Questo è il decimo dei 71 nuovi treni che avremo in Piemonte grazie al contratto che abbiamo voluto sottoscrivere con Trenitalia e che mancava nella nostra regione da 15 anni, impedendo investimenti come questoha sottolineato il presidente Alberto Cirio -.In questo modo dimezziamo l’eta media dei treni che viaggiano in Piemonte, da 26 a 13 anni, e mettiamo a disposizione di chi viaggia tanti treni nuovi made in Italy, di cui 33 fatti in Piemonte dalla Alstom di Savigliano che è un’altra delle eccellenze produttive del nostro territorio. Con l’attenzione del lavoro da fare per rendere il trasporto ferroviario sempre più efficace, sicuro ed efficiente, soprattutto per i tanti pendolari che usano il treno ogni giorno per andare al lavoro e a scuola».

Ha assicurato Sabrina De Filippis, direttore Business Regionale di Trenitalia: «Abbiamo messo in campo per il Piemonte un ingente piano di investimenti, grazie al quale potremo proseguire il programma di rinnovo della flotta dei treni metropolitani e regionali già iniziato a gennaio 2021 e migliorare gli standard qualitativi per una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista non solo ambientale ma anche sociale ed economico».

Ai 38 nuovi treni (29 Rock e 9 Pop) made in Italy di nuovissima generazione previsti nel Contratto SFM si aggiungono 33 (9 Rock e 24 Pop) del nuovo Contratto SFR.

«Sono investimenti importanti per il miglioramento di tutta la rete di collegamento sia interno alla Regione che con tutta l’Italia- ha proseguito Gabusi - che vedrà rinnovare la flotta dei treni in circolazione con mezzi più moderni e soprattutto green».

Il nuovo treno Rock, progettato con tecnologie di ultima generazione, permette di ridurre i consumi del 30% rispetto ai treni precedenti ed è composto per il 97% di materiale riciclabili, con punti dedicati alla raccolta differenziata.

«Sono treni ultra moderni, a doppio piano attrezzati con porta bici e dotati di ricarica per e-bike - riporta Gabusi - Siamo entrati definitivamente nella nuova generazione dei trasporti pubblici. A misura delle esigenze dei pendolari, con spazi dedicati anche ai neonati e alle persone diversamente abili per rendere i viaggi più agevoli e ridurre al minimo gli spostamenti all’interno delle carrozze».

ANCORA AGGRESSIONI AL CARCERE DI CUNEO: 5 POLIZIOTTI IN OSPEDALE. L’ira degli agenti: “Non se ne può più”

 


Nuova aggressione ai danni di agenti della Polizia Penitenziaria nel carcere di Cuneo.

I fatti nella prima mattinata di ieri, giovedì 24 novembre, quando il personale di Polizia penitenziaria si è recato nella sezione detentiva per eseguire una perquisizione di routine e tre detenuti di nazionalità straniera si sono opposti all’ingresso nella propria cella del personale di Polizia Penitenziaria. A nulla è valsa l’opera di persuasione tanto che i detenuti si sono armati di bombolette di gas utilizzate per i fornellini consentiti in cella e hanno minacciato ripetutamente il personale di Polizia che le avrebbero fatte esplodere. Successivamente i detenuti hanno preso a calci e pugni i poliziotti che dovevano eseguire l’attività istituzionale.

Gli agenti feriti sono stati trasportati al pronto soccorso di Cuneo e sono stati dimessi con una prognosi che va dai 3 ai 7 giorni per ferite e escoriazioni multiple.

A darne conto le organizzazioni sindacali del comparto sicurezza della Polizia penitenziaria Sappe, Sinappe, Osapp, Uilpa Pp, Uspp, Fsn Cisl, Cgil Pp, F.P e Fsa Cnpp, che ancora oggi sono in stato di agitazione, comunicato giorni addietro "nel silenzio più totale dell’amministrazione centrale e regionale".

"La situazione – dichiarano i rappresentanti sindacali – sta divenendo davvero difficile e drammatica in Piemonte, soprattutto a Cuneo, Torino e in altri istituti. E' necessario che il personale in occasione di fatti di evidente violenza con uso di armi come i fornellini di gas, usati in modo improprio per ustionare i poliziotti, abbia direttive operative chiare e trasparenti da seguire, che prevedano il necessario utilizzo dei mezzi di coercizione e dell'equipaggiamento già in dotazione per fronteggiare tali eventi senza subire tali gratuite lesioni. Il nuovo governo non può non attenzionare questa gravissima e drammatica situazione, che deve necessariamente inserire in un piano di emergenza nazionale senza ulteriore ritardo. Invitiamo il ministro Nordio e il sottosegretario a recarsi in Piemonte con urgenza".

Bunker per nascondere latitanti e droga scoperti nel Napoletano

 


ANSA, 25/11/2022 08:17

(ANSA) - NAPOLI, 25 NOV - Erano stati studiati per accogliere latitanti, per viverci settimane e sfuggire alle manette, per rimanere in citta' e continuare a controllare gli affari illeciti. E anche per nascondere armi e droga: quattro bunker sono stati scoperti e sequestrati dai carabinieri, con l'ausilio dello squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, durante una serie di perquisizioni eseguite nel rione Parco Verde e nel cosiddetto Bronx di Caivano, in provincia di Napoli. Uno, come gli altri del tutto simile a quelli scoperti in Calaria, era ancora in costruzione. L'ingresso era consentito solo attraverso una botola blindata, nascosta in una parete di mattoni. Ingegnoso anche il trucco utilizzato per nascondere droga e proiettili: lungo un muretto di cinta di uno dei palazzoni era stato scavato un piccolo vano, esattamente della stessa dimensione del mattone di tufo che lo componeva. A coprirlo uno sportello sul quale era stato agganciato uno strato di tufo, muschio compreso, che si mimetizzava perfettamente con il resto della parete. Nella cavita' quasi un chilo di cocaina diviso in 5 panetti e 20 panetti di hashish per oltre 4 chili di sostanza. E ancora 50 proiettili calibro 7,65 e 57 calibro 9x21 millimetri. Durante il blitz e' stato scoperto anche una sorta di laboratorio per il confezionamento della droga. Anche questo e' stato sequestrato. Le indagini vanno avanti per identificare chi avesse commissionato la realizzazione dei nascondigli.

Droga: spaccio davanti ad una scuola, tre arresti a Bari

 


ANSA, 25/11/2022 09:47

(ANSA) - BARI, 25 NOV - Spacciavano sostanze stupefacenti vicino ad una scuola del rione Madonnella e, nello stesso quartiere, avevano creato un vero e proprio bazar della droga dove i carabinieri della compagnia Bari centro hanno arrestato in flagranza di reato per spaccio e detenzione di stupefacenti e detenzione di una pistola tre cittadini italiani. In un deposito nella disponibilita' degli arrestati i militari hanno scoperto e sequestrato un panetto contenente 1,165 chili di eroina e 36 dosi gia' confezionate, circa 400 grammi di hashish suddivisi in quattro panetti, 204 grammi di cocaina suddivisa in 154 dosi, oltre 11mila euro in contanti, somma ritenuta guadagno dell'attivita' di spaccio. Nello stesso luogo e' stata trovata una pistola calibro 7,65, con matricola punzonata e 13 proiettili. Il blitz e' scattato in seguito ai frequenti controlli su strada: i carabinieri avevano infatti notato presenze sospette proprio nei pressi della scuola. I tre arrestati sono ai domiciliari. (ANSA).

Tasso Alcolico 6 Volte Superiore Ai Limiti

 


Nell’ottica del contrasto alla guida in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, prosegue incessante il lavoro delle pattuglie della Sezione Polizia Stradale di Belluno.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza nottetempo delle arterie provinciali, nella giornata di sabato 19 novembre u.s. – alla vigilia peraltro della “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, dedicata a quanti hanno persa la vita sulla strada ed ai loro familiari (che quest’anno si è celebrata appunto il 20 novembre) – veniva fermato alle ore 23:20 alla guida di un furgone un uomo, il quale sceso dal veicolo manifestava agli agenti un comportamento estremamente sintomatico dell’ebbrezza alcolica.

Ad essi si rivolgeva infatti sin da subito con un tono di voce marcatamente alto ed espressione verbale incerta, mentre dai suoi movimenti trasparivano difficoltà di deambulazione e di coordinamento. L’alito emanava un forte odore di tipo chiaramente alcolico.

Veniva, dunque, sottoposto ad un più approfondito accertamento del tasso alcolemico, che dava come esito un valore di 2,94 grammi per litro, cioè ben 6 volte superiore al consentito (!).

Come se non bastasse, veniva infine accertato, all’esito degli ordinari controlli documentali, che l’uomo era privo di patente in quanto precedentemente revocatagli per analoghe ragioni, e non l’aveva più conseguita.

Per l’uomo è scattata innanzitutto la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di guida in stato di ebbrezza, aggravato per essere stato commesso nelle ore notturne, per la quale considerato l’altissimo valore alcolemico rischia il massimo della sanzione edittale prevista, ossia l’arresto fino a un anno e l’ammenda fino a 6mila euro.

Parallelamente, veniva anche sanzionato amministrativamente per la guida di veicolo senza patente perché revocata. In questo caso la sanzione è stata pari a 5.100,00 euro.

Il fatto che tutto ciò sia avvenuto proprio alla vigilia della “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada” impone ancora una riflessione su quanto sia importante, sulla strada, adottare condotte consapevoli e corrette.

Alcol, distrazione, velocità elevata, mancato rispetto della distanza di sicurezza e della segnaletica stradale, sono i principali ma solo alcuni dei tanti errori che si commettono quando si è al volante di una autovettura, una moto, una bicicletta, un monopattino, o ancora un autocarro. Anche tra i pedoni, non sono infrequenti comportamenti azzardati, dettati molto spesso anche in questo caso dalla distrazione.

La sicurezza stradale è uno dei maggiori problemi da affrontare, soprattutto in previsione dell’obiettivo europeo di ridurre drasticamente il numero delle vittime entro il 2030, fino ad azzerarlo completamente entro il 2050. Secondo i dati Istat, il numero degli incidenti, e delle morti su strada, è già considerevolmente diminuito nell’ultimo ventennio.

 E’ il segno evidente che qualcosa sta cambiando in meglio. Una maggiore e diffusa informazione ed educazione stradale, oltre al generale senso civico di rispetto per se stessi e gli altri, rappresentano senz’altro i propulsori di una rinnovata cultura della sicurezza che, se adeguatamente alimentata e supportata, potrà sicuramente minimizzare al massimo i rischi sulla strada.

E’ fondamentale peraltro, in questo senso, che a fianco alla educazione stradale siano assicurati servizi di vigilanza e controllo delle condotte che violano le norme del Codice della Strada.

Il Comandante della Polizia Stradale di Belluno, Atorino Salvatore Erich, dichiara: “Appena ieri si è celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada, in occasione della quale, da sempre, La Polizia di Stato tutta ci tiene a far sentire la sua vicinanza al fianco delle vittime e ai loro familiari, aiutando chi è sopravvissuto all’incidente o magari i familiari della persona deceduta a riprendere il controllo della propria vita e/o ad elaborare il lutto. Nella prospettiva di anticipare e prontamente fermare le condotte rischiose per la sicurezza della circolazione autostradale, per quanto riguarda l’attività nell’ambito della nostra Provincia, continueranno ad essere assicurati incessantemente da parte della Sezione di Polizia Stradale di Belluno costanti servizi di controllo della velocità e rispetto segnaletica stradale, dello stato di alterazione da alcol o droghe, del divieto di utilizzo smartphone alla guida, dell’utilizzo delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta bambini, del rispetto delle norme previste in tema di tempi di guida e riposo da parte dei conducenti dei mezzi pesanti, della regolarità documentale (assicurazioni e revisioni) ed efficienza dei veicoli, dei trasporti sostanze alimentari e merci pericolose (es. infiammabili). Insomma, di tutto ciò che riguarda l’attività specialistica propria della Specialità Polizia Stradale. E, continuerà ancora e senza sosta ogni attività di prevenzione verso i fenomeni potenzialmente rischiosi per la vita e la salute dei passeggeri dei veicoli che circolano sulle principali arterie della viabilità della Provincia. In occasione della giornata dedicata a tutte le vittime di incidenti, infine, mi preme dedicare un ricordo particolare agli appartenenti alle Forze di Polizia che sono sulla strada tutti i giorni per compiere il proprio dovere e che in certi casi, tutt’altro che infrequenti purtroppo, pagano un tributo altissimo per l’espletamento dei loro doveri”.

Prostituzione sulle strade, #Villastellone introduce per primo il Daspo Urbano.

 


Tre importanti strade provinciali che attraversano il territorio comunale di Villastellone - la 122, 130 e 393 – sono letteralmente assediate dalla prostituzione su strada. Il fenomeno ha conosciuto un preoccupante incremento con l’estate, di fatto raddoppiando. E quello che è peggio, l’atteggiamento delle lavoratrici del sesso a pagamento si è fatto aggressivo e invadente nei confronti di chiunque si trovi a transitare per quegli assi viari.

Il Comune di Villastellone ha deciso così di porre rimedio a una situazione denunciata da tempo da molti cittadini e ben nota alle forze dell’ordine. E ha approvato nella seduta di ieri del Consiglio comunale, con anche il voto dell’opposizione, l’introduzione del cosiddetto Daspo Urbano nei confronti delle persone segnalate.

Il Daspo Urbano è stato introdotto nella legislazione dal cosiddetto Decreto Minniti n. 42 del 20 febbraio 2017 convertito in legge n. 48 del 18 aprile 2017, che autorizza i Comuni a modificare le proprie dinamiche di sicurezza sul territorio a fronte di atti di condotta molesta e volti a minare il decoro urbano. Tecnicamente si tratta di una modifica al regolamento comunale di Polizia Urbana che definisce le zone del proprio territorio nelle quali è possibile applicare le misure previste dalla legge nazionale.

La normativa permette al Comune tre concrete attività di contrasto: 1. Alla prima segnalazione, i vigili o i carabinieri emettono al soggetto una sanzione fra i 100 e i 300 euro e impongono l’allontanamento per 48 ore dal territorio comunale; 2. In caso di recidiva entra in gioco la Questura e si dispone al soggetto il divieto di accesso totale al territorio comunale per 12 mesi, 24 se ha già riportato condanne; 3. In caso di ulteriore recidiva, viene disposto l’arresto fino a 1 anno o 2 se già pregiudicato.

Spiega il vicesindaco con delega alla sicurezza, Domenico Ristaino: «Villastellone è il primo Comune della Città metropolitana di Torino a introdurre questo strumento. La norma non parla esplicitamente di prostituzione ma più genericamente di condotte moleste e minaccia al decoro urbano, in cui queste ricadono ampiamente: non si punisce quindi la persona ma i comportamenti. Questo può essere di grande aiuto perché, in passato, le periodiche retate effettuate dalle forze dell’ordine finivano in un nulla di fatto a fronte della dichiarazione delle ragazze di non essere sfruttate ma di lavorare liberamente. L’idea di adottare questo strumento ci è stata suggerita dal Comando della Stazione Carabinieri: l’abbiamo fatto studiare e adattare dal comandante della Polizia Municipale Gianclaudio Maione che ha predisposto le modifiche al regolamento approvate all’unanimità. Ci stanno già arrivando le richieste da altri Comuni per studiare provvedimenti analoghi».

Dal consigliere regionale e vicepresidente del Gruppo Fratelli d’Italia Davide Nicco il vivo apprezzamento per il risultato: «Quello di Villastellone è un caso in cui i cittadini stessi si fanno carico in prima persona del controllo del loro territorio segnalando con elevato senso civico e di comunità i comportamenti illegali di cui il territorio è fatto oggetto. Il nuovo Daspo Urbano è un esempio virtuoso di coordinamento fra Amministrazione Comunale e presidii locali delle Forze dell’Ordine nelle politiche di sicurezza e decoro urbano. Mi rendo disponibile con piacere a organizzare a breve un incontro con i Comuni limitrofi per fare rete ed evitare che il fenomeno si sposti semplicemente al di là dei confini comunali senza venire risolto in modo coordinato ed efficace».

Carcere Ivrea di Torino, indagate 45 persone tra polizia penitenziaria, medici, funzionari e direttori


 "Prendiamo atto che, a seguito di indagine della Procura di Ivrea, sono 45 gli indagati tra appartenenti alla Polizia Penitenziaria, medici, funzionari e direttori pro-tempore del carcere di Ivrea nell’ambito di una nuova inchiesta, coordinata dalla procura, in merito ai pestaggi subiti dai detenuti della casa circondariale. I reati ipotizzati sono quelli di tortura con violenze fisiche e psichiche nei confronti di numerosi detenuti, falso in atto pubblico e reati collegati. Invito però tutti a non trarre affrettate conclusioni prima dei doverosi accertamenti giudiziari. La presunzione di innocenza è uno dei capisaldi della nostra Carta costituzionale e quindi evitiamo illazioni e gogne mediatiche! Niente è più barbaro dei processi mediatici. Ricordo a me stesso che, in molti casi ed in diverse città, detenuti sono stati condannati per calunnia per le false accuse di presunti pestaggi subìti da alcuni poliziotti penitenziari durante la detenzione. Noi confidiamo nella Magistratura perché la Polizia penitenziaria, a Ivrea come in ogni altro carcere italiano, non ha nulla da nascondere. L’impegno del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, è sempre stato ed è quello di rendere il carcere una “casa di vetro”, cioè un luogo trasparente dove la società civile può e deve vederci“chiaro”, perché nulla abbiamo da nascondere ed anzi questo permetterà di far apprezzare il prezioso e fondamentale – ma ancora sconosciuto - lavoro svolto quotidianamente – con professionalità, abnegazione e umanità - dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria”.

Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri.

Il segretario regionale SAPPE per il Piemonte, Vicente Santilli, torna a sottolineare che “la Polizia Penitenziaria, che lavora a Ivrea e nelle altre carceri piemontesi per adulti e minori, è formata da persone che hanno valori radicati, un forte senso d’identità e d’orgoglio, e che ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano quotidianamente, soprattutto sventando centinaia e centinaia suicidi di detenuti. Ripeto, non abbiamo nulla da nascondere. Non si traggano, dunque, giudizi affrettati senza aver atteso prima i doverosi accertamenti giudiziari”.

La Squadra Mobile toglie dal mercato più di 15 kg di eroina pura.

 


Nel corso dell'intensificazione dei servizi disposti dal Questore di Teramo Dr. Lucio Pennella per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti anche in Provincia, in considerazione dell'avvicinarsi delle feste natalizie, personale della Squadra Mobile Di Teramo — Sezione Antidroga nella serata di ieri, in Floriano di Campii, ha proceduto al sequestro, di complessivi 15 kg e 846 grammi di eroina.  La predetta sostanza stupefacente, suddivisa in diversi panetti, è risultata pura e non tagliata e quindi, nella ricomposizione, avrebbe consentito di ottenere oltre 70 kg di sostanza stupefacente da immettere nel mercato di questa provincia.

Il sequestro è seguito al controllo da parte del personale di un soggetto che si aggirava con fare sospetto all'esterno di una casa disabitata. Durante la predetta attività, l'uomo riusciva a sottrarsi al controllo ed a fuggire, riuscendo a far perdere le proprie tracce, nonostante l'esplosione, da parte dei poliziotti, di alcuni colpi di arma da fuoco in aria, a scopo intimidatorio.

L'attività di ricerca ha permesso di rinvenire anche gr 20 di cocaina e diversi strumenti per la lavorazione ed il successivo confezionamento dello stupefacente. Sono in corso indagini da parte di questa Squadra Mobile in stretto contatto con la locale A.G

Il Questore di Teramo si è congratulato con gli investigatori della Squadra Mobile per la brillante operazione portata a termine che ha consentito di sottrarre al mercato un' ingente carico di morte del valore presumibile di circa un milione e mezzo di euro

comunicato stampa - fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Teramo/articolo/1216637f91765643d498991426

Incendio all'interno di una scuola: evacuato l'intero edifico


 In data odierna, i Vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio divampato all’interno dell’itis Galileo Galilei in via Paravia. Le fiamme hanno interessato il terzo e il piano interrato della struttura. Sul posto sono giunte 4 squadre che hanno evacuato l’intero edificio. Una ragazza durante l’evacuazione è caduta riportando escoriazioni al braccio e una contusione all’anca ed è stata trasportata all’ospedale al Gaetano Pini.

comunicato stampa - https://www.vigilfuoco.it/aspx/notizia.aspx?codnews=83137

Sciopero per i dipendenti di del gruppo ITX a #Cuneo proclamato dalla #CGIL

 Sono giorni neri per le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ITX Italia (di cui fanno parte i marchi Zara, Zara Home, Stradivarius, Pull & Bear, Oysho, Bershka e Massimo Dutti).

Le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ITX Italia contestano la mancata valorizzazione del proprio lavoro e della propria professionalità.

Ad oggi l'Azienda, che ha dichiarato un utile di circa il 41% in più rispetto al 2021, posizionandosi al terzo posto al mondo per fatturato nel settore, ha manifestato la propria volonta di abbassare gli attuali premi corrisposti ai dipendenti, calcolati non più in base alle vendite effettuate ma con un premio variabile che ne riduce in maniera consistente il valore.

Dopo oltre 15 anni le lavoratrici ed i lavoratori verrebbero a perdere una parte importante di retribuzione.

La proposta aziendale è inaccettabile: l'Azienda non considera il contributo fornito quotidianamente dalle lavoratrici e dai lavoratori e prende iniziative unilaterali rifiutando la contrattazione.

Le Organizzazioni Sindacali di categoria, unitariamente, hanno chiesto di non modificare l'attuale premio e di aumentarne l'importo complessivo anche utilizzando un welfare aziendale uguale per tutti, senza distinzioni tra le varie insegne.

Dopo 20 anni di presenza del Gruppo in Italia si deve arrivare a negoziare con le parti sindacali le forme di cambiamento messe in atto dall'Azienda.

Le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ITX sono stanchi di tutte le variabili eventuali e negative portate al tavolo di contrattazione dall'Azienda, considerando il fatto che, anche per il 2022, una reale distribuzione degli utili verrà attuata solamente tra i manager aziendali.

Per queste ragioni la Filcams-Cgil di Cuneo, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori di Zara Cuneo, proclama lo SCIOPERO per il giorno:


25 novembre 2022 con presidio dalle ore 11:00 alle ore 13:00

davanti al punto vendita di Zara in Via Roma.

giovedì 24 novembre 2022

#Carmagnola: Emanuela Fulgori difende la Juventus

 


Leggi qui: https://www.viveretorino.it/2022/11/25/carmagnola-emanuela-fulgori-difende-la-juventus/2100313829

Macerata. Pedopornografia: arrestato dalla Polizia 54enne italiano. Deteneva oltre 31.000 foto e video


 In questo periodo di emergenza epidemiologica, caratterizzato da un aumento esponenziale dei crimini informatici legati alla pedopornografia online, gli investigatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni “Marche” hanno arrestato un uomo di 54 anni, per la detenzione di oltre 31.000 files contenenti immagini e video pedopornografici.

Il materiale rinvenuto ritraeva minori tra i 6 e i 13 anni coinvolti in atti sessuali tra loro e con adulti.

L’indagine, coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, trova la propria fonte nella segnalazione presentata da un organismo internazionale.

Accertamenti investigativi svolti dalla Polizia Postale di Ancona avevano consentito di correlare altre 12 segnalazioni del predetto organismo e di identificare il destinatario della perquisizione, privo di precedenti di polizia.

L’attenta e scrupolosa analisi delle informazioni fornite permetteva di identificare e rintracciare l’utente, residente nella provincia di Macerata, nei cui confronti l’Autorità Giudiziaria di Ancona emetteva un provvedimento di perquisizione.

In ragione dell’ingente quantità e qualità del materiale rinvenuto, ritraente bambini in età preadolescenziale e prepuberale, gli operatori della polizia postale marchigiana procedevano all’arresto in flagranza di reato dell’uomo, che su disposizione del  Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Macerata veniva condotto in carcere.

Il GIP del Tribunale di Macerata ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. La Polizia Postale consiglia ai genitori, soprattutto in questo periodo, al fine di garantire una navigazione sicura e consapevole dei minori su internet, di non lasciare mai i propri figli in tenera età soli in un ambiente popolato da adulti come la rete. La navigazione sicura e consapevole passa sempre attraverso una gradualità nell’uso temporale della stessa: un bambino che non è in grado di capire i rischi del web non deve essere mai lasciato solo e soprattutto deve trascorrere un tempo moderato di navigazione che sia consono e proporzionato all’età.

comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Macerata/articolo/2921637f1dffcedd0410044476

mercoledì 23 novembre 2022

CITTA’ METROPOLITANA – Votata l’adesione al distretto del cibo chierese-carmagnolese


 Nella seduta del 9 novembre il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità l’adesione della Città Metropolitana di Torino all’associazione Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese e il relativo Statuto. Oltre alla Città Metropolitana, all’associazione, costituita ufficialmente con un atto notarile il 31 maggio scorso, aderiscono associazioni di categoria, associazioni di promozione del territorio, Enti di formazione professionale, Consorzi di produttori, produttori singoli e i Comuni di Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Carmagnola, Castagnole Piemonte, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Osasio, Pancalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Sciolze e Villastellone.

Nel dibattito che ha preceduto il voto sulla Deliberazione il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha sottolineato la natura politica dell’adesione al Distretto del Cibo, grazie ad una scelta condivisa da tutte le forze rappresentate in Consiglio.

Il Consigliere del gruppo “Città di città”, Alessandro Sicchiero, anche nella sua veste di Sindaco di Chieri, ha affermato che il Distretto del Cibo è un’occasione importante per rafforzare le filiere produttive, logistiche e commerciali legate al settore primario e all’alimentazione. Ringraziando la Regione Piemonte per l’opportunità offerta ai territori che intendono istituire i Distretti, Sicchiero ha sottolineato che accanto ai prodotti locali vi è un paesaggio tipico presidiato da agricoltori e allevatori che lavorano in un territorio che l’azione degli Enti pubblici deve tutelare e difendere. Il Distretto, a giudizio di Sicchiero, è l’occasione per dare alle amministrazioni, alle aziende e ai cittadini strumenti per valorizzare le potenzialità che si aprono sul territorio grazie all’integrazione tra città e campagna per promuovere le filiere corte e il turismo culturale ed enogastronomico. I temi forti che saranno essere alla base dell’azione dei Distretti sono la sostenibilità ambientale, la biodiversità, la tutela del paesaggio, la responsabilità sociale delle aziende, l’inclusione, la tutela dei diritti dei lavoratori, la lotta allo spreco alimentare, la sicurezza alimentare, l’innovazione tecnologica e produttiva; il tutto per dare valore alla terra, alle persone, alle aziende e alle nuove generazioni.

Davide Ghio, Sindaco di Santena e Consigliere metropolitano della Lista civica per il territorio, ha innanzitutto elencato cosa non sarà il Distretto del Cibo. Non sarà l’ennesima associazione che promuove prodotti, fiere e sagre, perché lo fanno già benissimo Enti e associazioni e lo ha fatto il Paniere dei prodotti tipici ideato 21 anni orsono dall’allora Provincia di Torino. Il Distretto sarà invece uno strumento di programmazione e progettazione territoriale per far sedere allo stesso tavolo cittadini, associazioni, istituzioni, imprenditori agricoli e non, con lo scopo di ottimizzare il rapporto tra città e campagna e puntare allo sviluppo locale attraverso la tutela del paesaggio. Il tutto superando il tradizionale campanilismo, per dare al territorio i giusti strumenti per perseguire obiettivi comuni. I produttori, i distributori e i consumatori di cibo, a giudizio del Consigliere Ghio, devono essere al centro del sistema delle politiche alimentari, soprattutto nell’attuale difficile situazione, in cui le fasce di popolazione portatrici di nuova povertà alimentare si stanno ampliando. Il Distretto del Cibo può in questo senso impegnarsi a sostenere azioni di contrasto alle nuove povertà alimentari, che a giudizio del Sindaco di Santena, devono coinvolgere il CAAT di Torino in un sistema in cui il consumo di cibo diventi più razionale e limiti lo spreco.

Il Consigliere del Movimento 5Stelle Luca Salvai, Sindaco di Pinerolo, ha da parte sua sottolineato che anche nel Pinerolese il tema della nascita di un Distretto del Cibo è all’ordine del giorno e se ne parlerà in un convegno domenica 13 novembre a Cavour, nell’ambito della rassegna Tuttomele. La Città Metropolitana a giudizio di Salvai può giocare un ruolo importante per indirizzare i Distretti nella giusta direzione.

Impediscono al treno di partire e fanno resistenza alla Polizia. Daspo urbano per due persone denunciate a piede libero


 Lo scorso 15 Novembre, il treno Udine-Venezia è rimasto temporaneamente bloccato alla stazione di Pordenone a causa delle intemperanze di due passeggeri, in forte stato di alterazione alcolica, che, con il loro atteggiamento hanno disturbato i passeggeri e costretto il capotreno a rivolgersi alla Polizia di Stato.

Sul posto sono intervenuti il personale della Polizia Ferroviaria di Pordenone ed una volante della Questura. I due uomini, di 19 e 28 anni, cittadini italiani, si sono dapprima rifiutati di lasciare il convoglio e fornire le generalità; quindi, hanno opposto resistenza agli agenti che cercavano di farli scendere.

Accompagnati negli uffici Polfer, i due hanno chiesto agli agenti di recuperare le loro biciclette parcheggiate accanto alla stazione e uno zaino, lasciato nella toilette del convoglio.

Purtroppo per la coppia le loro biciclette (da donna) sono risultate entrambe rubate mentre nello zaino è stata ritrovata la refurtiva che era stata sottratta poco prima da un supermercato del centro, aggravando ulteriormente la loro posizione.

Espletate le formalità di rito, il contenuto dello zaino è stato restituito al legittimo proprietario mentre si cerca di risalire ai nomi delle proprietarie dei velocipedi. I due uomini sono stati denunciati a piede libero per i reati di interruzione di servizio pubblico, rifiuto di indicazione delle generalità, furto e ricettazione e sono stati muniti dell’ordine di allontanamento, il cosiddetto DASPO urbano, dal comune di Pordenone per un anno.

comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Pordenone/articolo/8486378d004a9ec9893466721

Detenzione ai fini dispaccio di 87 Kg di hashish. Sequestrate un milione di dosi.


 I Carabinieri in borghese, nel corso di un servizio antidroga, transitando in via di Torre Maura, hanno notato un’auto in sosta e il conducente discutere con un altro uomo, appoggiato al finestrino lato guida. L’auto è risultata noleggiata un’agenzia di Roma e a quel punto hanno deciso di controllarli. L’atteggiamento sospetto dell’uomo alla guida, un 29enne romano, ha spinto i militari ad approfondire, ispezionando l’auto dove, sotto il sedile, è stato rinvenuto un involucro contenente 15 grammi di hashish. A quel punto, i Carabinieri hanno esteso la perquisizione anche all’abitazione del 29enne, dove sono stati rinvenuti, nella camera da letto, nascosto in un sacchetto di plastica da cucina, un involucro con 50 g. della medesima sostanza. La perquisizione è poi proseguita in una cantina, nell’esclusiva disponibilità del giovane ma di proprietà della nonna, all’interno della quale hanno rinvenuto ben quasi 87 chili del medesimo stupefacente, suddivisi in panetti, in gran parte ancora sigillati in pacchi del peso di circa un chilo, alcuni dei quali riportanti la sigla “INTER”, l’immagine di un personaggio di Dragon Ball e altri “RED MAGIC”, nonché due telefonini che saranno analizzati dagli esperti informatici dell’Arma per il prosieguo delle indagini. Dalla perizia eseguita dagli esperti è risultato che dallo stupefacente sequestrato si sarebbero potute ricavare oltre un milione di dosi. Il giovane è stato condotto in caserma e successivamente il suo arresto è stato convalidato e condotto in carcere in attesa del giudizio.

Un arresto e dieci indagati per traffico di sostanze anabolizzanti tra la Riviera romagnola e la Repubblica di San Marino

 


Comando Carabinieri per la Tutela della Salute  - Rimini, 22/11/2022 15:26

Nell’ambito di un’articolata indagine relativa ad un traffico illecito di sostanze anabolizzanti anche stupefacenti, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, i Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute hanno eseguito 11 perquisizioni domiciliari, sequestrando decine di migliaia di medicinali, sostanze anabolizzanti e stupefacenti. L’operazione, eseguita con il supporto dei Comandi provinciali dell’Arma competenti per territorio e in stretta sinergia con il personale dalla Gendarmeria della Repubblica di San Marino, oltre al territorio sammarinese ha interessato la provincia di Rimini, Roma, Pesaro Urbino, Asti, Vicenza, Monza Brianza, Verbano-Cusio Ossola e Genova. L’efficacia dei canali di cooperazione internazionali di Polizia e la rapidità dell’azione rogatoriale giudiziaria intrapresa con il Commissario della Legge di San Marino hanno consentito, proprio nello Stato estero, di trarre in arresto un sammarinese per l’ipotesi di reato di “attentato alla salute pubblica mediante la fabbricazione, corruzione, adulterazione, messa in circolazione di sostanze alimentari o medicinali” (art. 242 codice penale della Repubblica di San Marino), nella cui disponibilità è stato rinvenuto un magazzino in cui erano stoccati ingentissimi quantitativi di nandrolone, steroidi anabolizzanti, testosterone, ormone della crescita e altre varie tipologie di sostanze anabolizzanti, il cui valore al dettaglio è superiore ai 2 milioni di euro. Nella stessa circostanza, sono stati altresì rinvenuti e sottoposti a sequestro 300 mila euro in contanti, ritenuti il profitto dell’illecita attività di vendita. Ulteriori 5 persone di nazionalità italiana, destinatarie del medesimo decreto di perquisizione, sono state trovate in possesso di analoghe sostanze anabolizzanti e steroidi, a riprova della vendita illegale anche al di fuori dei confini dello Stato sammarinese. L’indagine è scaturita dal monitoraggio di spedizioni postali dirette in Italia dalla Repubblica di San Marino, già oggetto di precedenti sequestri per un ammontare di 2,5 kg di nandrolone (sostanza stupefacente e anabolizzante, rinvenuto all’interno di plichi di corrispondenza estera diretti al gruppo criminale) e del contestuale arresto in flagranza di reato di uno dei componenti del sodalizio. Gli esiti investigativi hanno consentito di ricostruire la struttura illecita dotata di un “centro di comando” attestato tra Rimini e la Repubblica di San Marino dedito all’importazione, produzione, stoccaggio e distribuzione in tutta Italia di sostanze dopanti e stupefacenti pericolose per la salute pubblica, con ramificazioni su tutto il territorio nazionale attraverso centri di distribuzione locale che operano in qualità di affiliati. Le analisi chimico-tossicologiche esperite hanno evidenziato un ulteriore elemento di pericolosità riguardo alle sostanze poste in vendita, rappresentato sia dalla ricorrente realizzazione di miscelature tra più prodotti, sia dalla presenza di sostanze (come la sibutramina) bandite dal commercio poiché assai nocive e responsabili, in altre circostanze, di episodi di decessi, nonché di intossicazioni epatiche e renali. L’effettiva responsabilità degli indagati sarà vagliata dalle indagini, che sono tuttora in corso.