E' stata trattenuta dai poliziotti dopo
essersi gettata da un balcone al quarto piano
Personale della Squadra Volante dell’UPGSP è intervenuto, nelle scorse ore, a seguito della segnalazione di aiuto proveniente da uno stabile ubicato in centro città.
Due condomini riferivano infatti di aver appena notato, uscendo nel balcone
condominiale per stendere i panni, una vicina, di circa 70 anni, in pigiama,
seduta sulla ringhiera del balcone del terzo piano di un stabile attiguo, che
dava sul medesimo interno cortile.
Temendo per la sua incolumità, la coppia aveva chiesto alla signora se
potessero aiutarla, quest’ultima, senza rispondere, era rientrata nel vano
scala, permanendo però sempre nei pressi del balcone controllando, di tanto in
tanto, se i vicini fossero tornati dentro casa.
A seguito della telefonata effettuata immediatamente dalla coppia al numero
unico di emergenza, giungevano tempestivamente sul posto due Volanti della
Polizia di Stato: l’equipaggio, composto da quattro operatori, riusciva ad
accedere al condominio in questione e, dividendosi, raggiungeva sia il quarto
che il terzo piano utilizzando le scale condominiali, mentre un poliziotto
rimaneva all’interno del cortile per controllare se la donna si sporgesse di
nuovo.
Proprio in quei frangenti la signora ritornava a sedersi, in tutta fretta,
con l’utilizzo di una scaletta, sul bordo della ringhiera del balcone
condominiale, con la schiena rivolta verso il vuoto.
Giunto al quarto piano, uno dei poliziotti, intuendo che non ci fosse ormai
più il tempo per instaurare un dialogo con la donna, ormai in grave pericolo,
con uno scatto repentino, sdraiandosi a pancia sotto sul balcone, riusciva ad
afferrarla per i polsi proprio un attimo dopo che si era lasciata cadere, da
un’altezza stimata di circa 15 metri: riusciva così a trattenerla per alcuni,
interminabili, istanti.
La donna rimaneva sospesa fra il quarto ed il terzo piano; gli altri due
poliziotti, posizionatisi nel balcone sottostante, nonostante il grave pericolo
di essere trascinati al di sotto, afferravano la donna per le gambe ed il busto
e, proprio quando la donna riusciva a divincolarsi dalla presa del primo
agente, riuscivano ad evitare il peggio: mentre uno dei due faceva da contrappeso
all’altro, riuscivano a dirigere verso l’interno la donna e rovinavano in
terra, sul balcone sottostante, attutendone la caduta. Azione che il figlio
della signora definirà aver avuto successo solo “grazie ad un misto di
professionalità, umanità, altruismo e una buona dose di sprezzo del pericolo” di
questi “angeli custodi”, in una missiva di ringraziamento inviata
al Questore due giorni fa.
La donna, in evidente stato di shock, è stata successivamente affidata alle
cure di personale del 118, così come i tre poliziotti intervenuti, uno dei
quali, Matteo, ha riportato 15 giorni di prognosi per una forte distorsione al
polso, e gli altri due, Dario e Angelo, cinque giorni per distorsione e
distrazione agli arti superiori e inferiori.
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