In
Piemonte l’appuntamento decisivo per le regionali, che dovrebbero tenersi
assieme alle euopee e alle comunali l’8 e 9 giugno, nel campo del
centrosinistra sarà venerdì 19 pomeriggio, quando a Torino si
incontreranno ufficialmente per la seconda volta da inizio gennaio le
delegazioni del Pd e del Movimento 5 stelle. Il primo appuntamento non
aveva portato un avvicinamento, e ora il tempo stringe.
Per
il centrodestra Albero Cirio è sicuro della candidatura
Anche
perché nel campo avverso, seppure non ancora ufficializzato, il governatore
azzurro uscente Alberto Cirio è già in campagna elettorale.
«Abbiamo
fatto alcune verifiche interne con i nostri enti locali – dice il capogruppo
Dem in Regione, Raffaele Gallo – e vedremo di tirare le fila rispetto ai
problemi sollevati dal Movimento 5 stelle. Credo che se venerdì il confronto
porterà a una apertura ci si potrà ancora incontrare per mettere a punto
programma e candidati. Ma se le distanze rimarranno ampie, ritengo che non ci
sarà spazio per ulteriori confronti. Nel lungo percorso di stop and go che
abbiamo vissuto negli ultimi mesi, quello di venerdì sarà un momento cruciale».
Intanto
ieri la deputata Dem cuneese Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd nazionale
che aveva dato la sua disponibilità a candidarsi alla presidenza del Piemonte,
ha fatto un annuncio significativo: «Sulla mia candidatura – ha dichiarato –
posso fare un passo indietro per una figura che apra il perimetro
dell’alleanza».
Il
segnale è chiaro. «Gribaudo ha sbagliato – osserva la capogruppo pentastellata
in Regione, Sarah Disabato – non avevamo bisogno di una autocandidatura. La
strada verso il cosiddetto campo largo resta in salita. Un buon segnale sarebbe
stato quello di darci delle risposte su ciò che abbiamo chiesto al primo
tavolo. Dicono che dobbiamo unirci a tutti i costi, ma loro lo vogliono? I
presupposti mi sembrano molto difficili: ad Alessandria dove governiamo insieme
vogliono fare un rimpasto per far entrare un rappresentante di Azione, ma per
noi Azione è fuori. A Cuneo poi già governano con la destra (la lista civica
Centro per Cuneo include esponenti di Azione, ndr) sui Comuni
mancano le risposte».
Quanto
ai nomi, nel vivo delle trattative nessuno si sbilancia. «Di nomi si parla dal
20 mattina – chiarisce Gallo – oggi è prematuro». Sul fronte Pd è in campo il
vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, e in caso di naufragio
dell’intesa con il Movimento 5 stelle sarebbe ancora in gioco Gribaudo.
Sull’altro fronte c’è chi ipotizza che l’annunciata presenza all’appuntamento
di venerdì della vicepresidente nazionale M5s Chiara Appendino, ex sindaca di
Torino, possa prefigurare un suo coinvolgimento diretto. Ma i pentastellati lo
negano, anche nell’evenienza della corsa in solitaria. Le delegazioni
ricalcheranno quelle del 4 gennaio: per il Pd lo stesso Gallo con il segretario
regionale Domenico Rossi, la presidente regionale Nadia Conticelli, il
presidente del tavolo per il programma Daniele Viotti e il responsabile nazionale
enti locali Davide Baruffi; per i pentastellati insieme ad Appendino e Disabato
ci saranno il coordinatore provinciale di Cuneo Ivano Martinetti e il deputato
Antonino Iaria.
Ansa
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